Lino Sivilli. Classico-agreste
Dal 20 Aprile 2013 al 19 Maggio 2013
Sannicandro di Bari | Bari
Luogo: Castello Normanno Svevo
Indirizzo: piazza Castello
Orari: da martedi a venerdi 17-20; sabato e domenica 10-12.30/ 17-20
Enti promotori:
- Provincia di Bari
- Comune di Sannicandro di Bari
- Regione Puglia
- FAI Delegazione di Bari
- Associazione Culturale Scalera
Telefono per informazioni: +39 080 9936111
E-Mail info: sandra.sivilli@arkeologia.com
Sito ufficiale: http://www.comune.sannicandro.bari.it
All’inaugurazione parteciperanno l’artista Lino Sivilli, il Vice Presidente della Provincia di Bari Nuccio Altieri, il sindaco del Comune di Sannicandro di Bari Vito Novielli e l’Assessore alla Cultura del Comune di Sannicandro di Bari Beppe Giannone. Precederà l’inaugurazione un intervento di Nicola Zito. Sostenuta dalla Provincia di Bari in collaborazione con il Comune di Sannicandro di Bari, Regione Puglia, FAI Delegazione di Bari e Associazione Culturale Scalera, la mostra si sviluppa in tutti gli spazi del castello di Sannicandro di Bari in un percorso che lo attraversa, sviluppando un dialogo site specific fra produzione dell’artista e le atmosfere, la storia e la luce del maniero normanno svevo. Oltre cinquanta opere in mostra, installazioni, sculture, tele e video, percorrono trent’anni di produzione dell’artista Lino Sivilli. Un viaggio al cui centro è il dialogo con il territorio e con la memoria, con l’arte antica e con la civiltà contadina, suggestioni che animano sin dall’origine la ricerca di Lino Sivilli. "Il lavoro di Lino Sivillli ruota da molti anni intorno alla nozione complessa di tempo.
E’ il tempo che scandisce la vita e le stagioni, che fa arrugginire il ferro e invecchiare il bambino, è il tempo del lavoro e della meditazione, è la sonda psicoanalitica nel magazzino della memoria. Sullo sfondo è il conflitto tra cultura urbana e contadina, materializzata in innesti ibridi di organico e tecnologico. E’ l’artista che riunifica e concilia mondi diversi e lontani, con il potere trasfiguratore dei linguaggi, con il mistero della creazione, con le aperture esistenziali della dimensione estetica" (Anna D'Elia) LINO SIVILLI Nasce a Bitetto il 6 Dicembre del 1942, una cittadina circondata da ulivi situata a nord-ovest di Bari. Il suo primo maestro come lui ama precisare è stato Lillum de Barulo, l’autore dei bassorilievi del portale della cattedrale romanica di Bitetto. Effettua gli studi artistici a Bari e Roma,(Istituto d’Arte e Accademia di Belle Arti) città in cui mostra i suoi primi lavori.
Dal 1970 Insegna Anatomia Artistica presso il Liceo Artistico di Bari mentre continua la sua attività con mostre in diverse gallerie d’arte italiane ed estere, tra cui: Torino, Roma, Genova, Basilea, Dublino,Marsiglia, Nizza, Beverly Hills, San Paolo del Brasile, New York. Effettua viaggi di studio in Europa e negli U.S.A. Nel 1993 in Brasile a Caraguatatuba nello stato di San Paolo, realizza un murales di m. 24X7. Nel 1996 nella collettiva “pensare la città” coordinata da Anna Delia e Maria Vinella, realizza un filmato che documenta la chiusura del museo archeologico dall’inizio degli anni 80. In questi anni, il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali lo nomina Ispettore Onorario per la tutela per i beni ambientali e artistici. Negli anni 96 e 97 è direttore artistico presso una fabbrica TELCOM a Ostuni BR. che produce oggetti in polietilene. In questo periodo curerà anche la produzione delle statue della serie “Museum”. Nel 2000 gli viene assegnato il primo premio nazionale alla II triennale nazionale d’Arte Sacra, bandito dall’Archidiocesi di Lecce, a cura di Toti Carpentieri. Nel 2005, è negli Stati Uniti, per una mostra intitolata: “Persistenze storiche al centro del Mediterraneo”presso la New York University. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia per il 150° dell’Unità d’Italia. Oltre che nel campo della pittura e della scultura, la sua attività lo vede attivo nel campo della scenografia, del designer e come ideatore di eventi culturali.
E’ il tempo che scandisce la vita e le stagioni, che fa arrugginire il ferro e invecchiare il bambino, è il tempo del lavoro e della meditazione, è la sonda psicoanalitica nel magazzino della memoria. Sullo sfondo è il conflitto tra cultura urbana e contadina, materializzata in innesti ibridi di organico e tecnologico. E’ l’artista che riunifica e concilia mondi diversi e lontani, con il potere trasfiguratore dei linguaggi, con il mistero della creazione, con le aperture esistenziali della dimensione estetica" (Anna D'Elia) LINO SIVILLI Nasce a Bitetto il 6 Dicembre del 1942, una cittadina circondata da ulivi situata a nord-ovest di Bari. Il suo primo maestro come lui ama precisare è stato Lillum de Barulo, l’autore dei bassorilievi del portale della cattedrale romanica di Bitetto. Effettua gli studi artistici a Bari e Roma,(Istituto d’Arte e Accademia di Belle Arti) città in cui mostra i suoi primi lavori.
Dal 1970 Insegna Anatomia Artistica presso il Liceo Artistico di Bari mentre continua la sua attività con mostre in diverse gallerie d’arte italiane ed estere, tra cui: Torino, Roma, Genova, Basilea, Dublino,Marsiglia, Nizza, Beverly Hills, San Paolo del Brasile, New York. Effettua viaggi di studio in Europa e negli U.S.A. Nel 1993 in Brasile a Caraguatatuba nello stato di San Paolo, realizza un murales di m. 24X7. Nel 1996 nella collettiva “pensare la città” coordinata da Anna Delia e Maria Vinella, realizza un filmato che documenta la chiusura del museo archeologico dall’inizio degli anni 80. In questi anni, il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali lo nomina Ispettore Onorario per la tutela per i beni ambientali e artistici. Negli anni 96 e 97 è direttore artistico presso una fabbrica TELCOM a Ostuni BR. che produce oggetti in polietilene. In questo periodo curerà anche la produzione delle statue della serie “Museum”. Nel 2000 gli viene assegnato il primo premio nazionale alla II triennale nazionale d’Arte Sacra, bandito dall’Archidiocesi di Lecce, a cura di Toti Carpentieri. Nel 2005, è negli Stati Uniti, per una mostra intitolata: “Persistenze storiche al centro del Mediterraneo”presso la New York University. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia per il 150° dell’Unità d’Italia. Oltre che nel campo della pittura e della scultura, la sua attività lo vede attivo nel campo della scenografia, del designer e come ideatore di eventi culturali.
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