Nico Vigenti. Copula Mundi Michelangelo
Dal 25 Ottobre 2014 al 15 Novembre 2014
Monopoli | Bari
Luogo: Galleria SpazioSei
Indirizzo: via S. Anna 6
Orari: da martedì a sabato 17.30-20.30
Curatori: Mina Tarantino
Enti promotori:
- Regione Puglia
- Provincia di Bari
- Città di Monopoli
Telefono per informazioni: +39 080 802903
E-Mail info: spazioseimonopoli@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.comune.monopoli.ba.it
Sabato 25 ottobre 2014, alle ore 19, presso la Galleria SpazioSei di Monopoli sarà inaugurata la mostra personale del maestro Nico VIGENTI, a cura di Mina TARANTINO.
Nico Vigenti, attore, regista teatrale e artista visivo di origine pugliese, vive a Napoli, ove condivide l’impegno professionale con la ricerca artistica. Avvalendosi di una conoscenza trasversale della storia dell’arte, individua i riferimenti cardini di suo maggiore interesse per dare origine a una propria peculiare scelta stilistica. Uno stile in continua rivolta. Esplora tra le pieghe della realtà e si sottrae alla tentazione della ripetizione, alla finzione mimetica del passato, segnando nuovi orizzonti ideativi ed emozionali. Le sue creazioni attingono all’universo dell’inconscio che, per mezzo della pittura, della fotografia e della performance, riflettono le immagini con una luce esaltatrice e si fanno altro da sé, altro dal s-oggetto, espletandosi nella sublimazione del puro evento.
Scrive in catalogo il critico d’arte Santa FIZZAROTTI SELVAGGI: «Nico Vigenti, attraverso la citazione de "i non finiti" di Michelangelo, giunge alla natura delle cose e si accorge di essere il messaggero tra Cielo e Terra.
Il passaggio misterioso tra la parola dell'uomo e il Fiat del Soffio impronunciabile dell'Essere divino è indicato dal gesto felice dell'Artista che, consapevole dei suoi limiti, si affida a “Colui che ha fatto il mondo“, al Creatore, il nostro concorrente più amato e temuto.
L’opera dell'Artista non potrà mai essere compiuta essendo egli stesso un essere umano alla interminabile ricerca di Se', delle sue origini dal passato infinito in viaggio verso un futuro infinito.
Si tratta del divenire, della trasformazione che appare insita nel concetto filosofico del "non finito". Come se in questo percorso iniziatico fosse nascosto il segreto della "pia philosophia", cui fa riferimento Marsilio Ficino quando afferma che nel "Corpus hermeticum" di Ermete Trismegisto affiora una sapienza antica, la rivelazione della gerarchia degli spiriti.
Nico Vigenti, con il suo attento lavoro colmo di intense meditazioni, sfiora il segreto della materia pregna di una materna luce. Michelangelo con le sue "divine mani" (Vasari) ritrovava nella pietra l'anima mundi e la rendeva palpitante di carnalità. Ed è su questa linea di pensiero che Nico Vigenti rende armonico il "non finito", consegnandolo alle nostre inquietudini e all'intelligere..».
Nico Vigenti, attore, regista teatrale e artista visivo di origine pugliese, vive a Napoli, ove condivide l’impegno professionale con la ricerca artistica. Avvalendosi di una conoscenza trasversale della storia dell’arte, individua i riferimenti cardini di suo maggiore interesse per dare origine a una propria peculiare scelta stilistica. Uno stile in continua rivolta. Esplora tra le pieghe della realtà e si sottrae alla tentazione della ripetizione, alla finzione mimetica del passato, segnando nuovi orizzonti ideativi ed emozionali. Le sue creazioni attingono all’universo dell’inconscio che, per mezzo della pittura, della fotografia e della performance, riflettono le immagini con una luce esaltatrice e si fanno altro da sé, altro dal s-oggetto, espletandosi nella sublimazione del puro evento.
Scrive in catalogo il critico d’arte Santa FIZZAROTTI SELVAGGI: «Nico Vigenti, attraverso la citazione de "i non finiti" di Michelangelo, giunge alla natura delle cose e si accorge di essere il messaggero tra Cielo e Terra.
Il passaggio misterioso tra la parola dell'uomo e il Fiat del Soffio impronunciabile dell'Essere divino è indicato dal gesto felice dell'Artista che, consapevole dei suoi limiti, si affida a “Colui che ha fatto il mondo“, al Creatore, il nostro concorrente più amato e temuto.
L’opera dell'Artista non potrà mai essere compiuta essendo egli stesso un essere umano alla interminabile ricerca di Se', delle sue origini dal passato infinito in viaggio verso un futuro infinito.
Si tratta del divenire, della trasformazione che appare insita nel concetto filosofico del "non finito". Come se in questo percorso iniziatico fosse nascosto il segreto della "pia philosophia", cui fa riferimento Marsilio Ficino quando afferma che nel "Corpus hermeticum" di Ermete Trismegisto affiora una sapienza antica, la rivelazione della gerarchia degli spiriti.
Nico Vigenti, con il suo attento lavoro colmo di intense meditazioni, sfiora il segreto della materia pregna di una materna luce. Michelangelo con le sue "divine mani" (Vasari) ritrovava nella pietra l'anima mundi e la rendeva palpitante di carnalità. Ed è su questa linea di pensiero che Nico Vigenti rende armonico il "non finito", consegnandolo alle nostre inquietudini e all'intelligere..».
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