Nicola Liberatore. Visioni del Sacro
Dal 09 Aprile 2015 al 22 Aprile 2015
Bari
Luogo: Palazzo Barone Ferrara
Indirizzo: corso Vittorio Emanuele II, 102
Orari: mercoledì al venerdì 11-13; dal martedì al venerdì 17-20
Curatori: Stefania Cassano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 393 9183405
E-Mail info: assanimarsi@gmail.com
Sarà inaugurata giovedì 9 aprile 2015 alle ore 17,30 alla presenza delle Istituzioni , l’Assessore alle Culture, Turismo, Partecipazione e Attuazione del Programma Silvio Maselli, il Presidente Club UNESCO Bari dott. Guido Gentile (che patrocinia l’evento per l’alto valore socio-culturale del progetto), la mostra “VISIONI del SACRO” dell’artista Nicola Liberatore, che espone per la prima volta nella città di Bari, in una importante personale, presso PALAZZO BARONE FERRARA (Spazio Apulia) - Corso Vittorio Emanuele II, 102/A, progetto ideato e curato da Stefania T. Cassano (Associazione artistica culturale AnimARSi), in cui saranno esposte gran parte delle opere più significative del Maestro. La mostra è volta a dare proprio la personale ed intimistica "visione" della interazione continua e necessaria fra Arte, Sacro ed Umano dell’artista, che è simbioticamente coincisa con la "visione" e la "mission" operativa della curatrice, da cui ne è appunto scaturito il titolo. Interazione straordinaria, la partecipazione di Teresa Ludovico (regista, drammaturga, direttrice artistica Teatro Kismet – Bari), su ancestrali suoni d'arpa in estemporanea, dell'arpista Valentina Nardino, ci accompagneranno nelle "Visioni del Sacro". Fotografia a cura di Elio Iurino per AnimARSi .
Stefania Cassano scrive in Catalogo che accompagna la mostra:
Incontrare la magia e la potenza del messaggio simbolico e simbiotico fra Arte, Sacro e Memoria che scaturiscono dalla personalissima produzione di Nicola Liberatore, sono state forte scossa emotiva ed impulso intimistico, che mi hanno portata a concepire il progetto artistico "VISIONI DEL SACRO", collocandolo nella prestigiosa cornice di Palazzo Barone Ferrara (Spazio Apulia); è qui che il Maestro Liberatore esporrà per la prima volta nella città di Bari, in una importante personale. In un momento storico in cui intorno a noi si sta sempre più frequentemente assistendo alla distruzione di patrimoni storico/artistico e culturali, sia nel nostro paese che molto lontano da noi, l 'intuizione di Liberatore di sublimare la materia e renderla "medium" di un importantissimo messaggio e cioè che senza la conservazione e la trasmissione del passato - meglio se permeato di simbolismo religioso e divino, inscindibile parte della "storia umana" - non vi può essere presente né costruzione del futuro, é folgorante! Il "quotidiano" inteso come momento di vita o come oggetto, che per ognuno di noi è sinonimo di "scontato e noioso", per l'Artista è potenza espressiva! Egli riesce a sublimare il "materiale" e rendere l' "immateriale" tangibile, annullando i concetti spaziotemporali. Ecco quindi l'antico abito da sposa, quello da battesimo, le fasce in cui il nascituro è avvolto, i rosari, le antiche forme dei calzari dei pellegrini, guanti, cappellini, antiche carte alternate a pizzi, perline, veli, garze e mescolati ad ori di richiamo bizantino, pigmenti di lapislazzulo evocativi di spiritualità per disegnare Angeli e Cattedrali, bianchi ed avori in cromatismi di purezza da cui prendono forma eteree Madonne, contrapposte ai contrasti di colorismo cupo per le magnifiche Madonne Nere, assurgere a fluido linguaggio emozionale… Il colloquio fra Anime - quelle del passato di appartenenza dei materiali - arriva al fortunato fruitore delle opere in un "viaggio" di congiunzione fra "quel " passato che Liberatore ha trasposto sui "medium" ed il presente, cosi lontani ma cosi inscindibili nel percorso umano, che altrimenti ne resta vuoto e privo di significato di ciò che lo contraddistingue: l'Anima! Liberatore riesce, attraverso le interpretazioni cromatiche, le manipolazioni materiche, il recupero interpretativo, a collocare ogni sua opera in un viaggio emozionale unico.. in un purissimo e purificatore "viaggio" fra umano e divino, finalmente liberi da ogni tormento "digitale"!
"L'Arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, ed indica il contenuto del futuro" - Vasilij Kandinskij.
Nicola Liberatore nasce a S. Marco in Lamis nel 1949, sul Gargano, dove trascorre la sua infanzia e parte dell’adolescenza. Proprio sul Gargano ha le sue prime esperienze da insegnante. Vive a Foggia. Negli anni’70 ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, si abilita in Disegno e Storia dell’Arte, inizia ad esporre in spazi pubblici e privati. Dall’84’ è tra gli artisti del Laboratorio Artivisive diFoggia. Collabora alle iniziative di Spazio 55-arte contemporanea, Foggia. Nel 2004 i critici L. Caramel, T. Carpentieri, P. Marino, gli conferiscono il Premio Paolo VI nell’ambito della Terza Triennale d’Arte Sacra di Lecce. Nello stesso anno, è invitato dal critico G.Di Genova nella mostra Luce, vero sole dell’arte, presso il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 “G. Bargellini”, Pieve di Cento-Bologna. È presente nelle Collezioni Permanenti dello stesso Museo e nel volume “Storia dell’Arte Italiana del ’900-Generazione anni quaranta”, Edizioni Bora-Bologna 2009, curato dallo stesso critico. È invitato nella Rassegna promossa da Padiglione Italia, 54ª Biennale di Venezia, Palazzo delle Esposizioni - Sala Nervi - Torino ed è presente nel relativo volume “ Lo Stato dell’Arte” a cura di vittorio Sgarbi. È tra gli artisti premiati alla XII Biennale dell’acquarello di Albignasego (Padova). Nel 2013 è invitato a Napoli alla Rassegna Paleocontemporanea, a cura di Holger Milkau. Nell’ambito dei festeggiamenti dell’Esaltazione della Santa Croce, è invitato dal Comune di Collecchio (Parma), in settembre-ottobre 2013, ad esporre a Villa Soragna in una mostra personale, Nicola Liberatore, il sacro, l’uomo, l’arte, a cura di Guido Pensato. È invitato dalla Galleria Fiber Art and.., Milano, nella mostra d’arte contemporanea Merletti e dintorni/frammenti, citazioni, evocazioni, maggio 2014 - Rosignano Monferrato (Alessandria). È invitato ad esporre dal 25 giugno al 30 settembre 2014, presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Foggia. Espone nei mesi di novembre-dicembre 2014 in una mostra personale Oltre l’oblio, a cura di Gaetano Cristino e Luigi Paolo Finizio, articolata in due sedi espositive , Sala Grigia del Palazzetto dell’Arte e Museo Civico di Foggia. Espone nella mostra Mito sepolto, Alarico e la leggenda dei due fiumi, Vertigoarte, a cura di Luigi Paolo Finizio, Museo Civico dei Brettii e degli Enotri, complesso Monumentale di S. Agostino, Cosenza, 10 gennaio - 15 febbraio 2015.
Sue opere si trovano presso i seguenti Musei e Spazi Pubblici: Biblioteca Comunale di Vico del Gargano; Museo di arti e tradizioni popolari di Monte S. Angelo; Galleria Provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea di Foggia; Museo Civico di Foggia; Galleria d’Arte Sacra Contemporanea di Lecce; Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 G. Bargellini di Pieve di Cento-Bologna; Laboratorio MU.S.A.della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Foggia; Galleria Permanente d’Arte Contemporanea Mediafarm–Cittadella della comunicazione - Foggia
Stefania Cassano scrive in Catalogo che accompagna la mostra:
Incontrare la magia e la potenza del messaggio simbolico e simbiotico fra Arte, Sacro e Memoria che scaturiscono dalla personalissima produzione di Nicola Liberatore, sono state forte scossa emotiva ed impulso intimistico, che mi hanno portata a concepire il progetto artistico "VISIONI DEL SACRO", collocandolo nella prestigiosa cornice di Palazzo Barone Ferrara (Spazio Apulia); è qui che il Maestro Liberatore esporrà per la prima volta nella città di Bari, in una importante personale. In un momento storico in cui intorno a noi si sta sempre più frequentemente assistendo alla distruzione di patrimoni storico/artistico e culturali, sia nel nostro paese che molto lontano da noi, l 'intuizione di Liberatore di sublimare la materia e renderla "medium" di un importantissimo messaggio e cioè che senza la conservazione e la trasmissione del passato - meglio se permeato di simbolismo religioso e divino, inscindibile parte della "storia umana" - non vi può essere presente né costruzione del futuro, é folgorante! Il "quotidiano" inteso come momento di vita o come oggetto, che per ognuno di noi è sinonimo di "scontato e noioso", per l'Artista è potenza espressiva! Egli riesce a sublimare il "materiale" e rendere l' "immateriale" tangibile, annullando i concetti spaziotemporali. Ecco quindi l'antico abito da sposa, quello da battesimo, le fasce in cui il nascituro è avvolto, i rosari, le antiche forme dei calzari dei pellegrini, guanti, cappellini, antiche carte alternate a pizzi, perline, veli, garze e mescolati ad ori di richiamo bizantino, pigmenti di lapislazzulo evocativi di spiritualità per disegnare Angeli e Cattedrali, bianchi ed avori in cromatismi di purezza da cui prendono forma eteree Madonne, contrapposte ai contrasti di colorismo cupo per le magnifiche Madonne Nere, assurgere a fluido linguaggio emozionale… Il colloquio fra Anime - quelle del passato di appartenenza dei materiali - arriva al fortunato fruitore delle opere in un "viaggio" di congiunzione fra "quel " passato che Liberatore ha trasposto sui "medium" ed il presente, cosi lontani ma cosi inscindibili nel percorso umano, che altrimenti ne resta vuoto e privo di significato di ciò che lo contraddistingue: l'Anima! Liberatore riesce, attraverso le interpretazioni cromatiche, le manipolazioni materiche, il recupero interpretativo, a collocare ogni sua opera in un viaggio emozionale unico.. in un purissimo e purificatore "viaggio" fra umano e divino, finalmente liberi da ogni tormento "digitale"!
"L'Arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, ed indica il contenuto del futuro" - Vasilij Kandinskij.
Nicola Liberatore nasce a S. Marco in Lamis nel 1949, sul Gargano, dove trascorre la sua infanzia e parte dell’adolescenza. Proprio sul Gargano ha le sue prime esperienze da insegnante. Vive a Foggia. Negli anni’70 ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, si abilita in Disegno e Storia dell’Arte, inizia ad esporre in spazi pubblici e privati. Dall’84’ è tra gli artisti del Laboratorio Artivisive diFoggia. Collabora alle iniziative di Spazio 55-arte contemporanea, Foggia. Nel 2004 i critici L. Caramel, T. Carpentieri, P. Marino, gli conferiscono il Premio Paolo VI nell’ambito della Terza Triennale d’Arte Sacra di Lecce. Nello stesso anno, è invitato dal critico G.Di Genova nella mostra Luce, vero sole dell’arte, presso il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 “G. Bargellini”, Pieve di Cento-Bologna. È presente nelle Collezioni Permanenti dello stesso Museo e nel volume “Storia dell’Arte Italiana del ’900-Generazione anni quaranta”, Edizioni Bora-Bologna 2009, curato dallo stesso critico. È invitato nella Rassegna promossa da Padiglione Italia, 54ª Biennale di Venezia, Palazzo delle Esposizioni - Sala Nervi - Torino ed è presente nel relativo volume “ Lo Stato dell’Arte” a cura di vittorio Sgarbi. È tra gli artisti premiati alla XII Biennale dell’acquarello di Albignasego (Padova). Nel 2013 è invitato a Napoli alla Rassegna Paleocontemporanea, a cura di Holger Milkau. Nell’ambito dei festeggiamenti dell’Esaltazione della Santa Croce, è invitato dal Comune di Collecchio (Parma), in settembre-ottobre 2013, ad esporre a Villa Soragna in una mostra personale, Nicola Liberatore, il sacro, l’uomo, l’arte, a cura di Guido Pensato. È invitato dalla Galleria Fiber Art and.., Milano, nella mostra d’arte contemporanea Merletti e dintorni/frammenti, citazioni, evocazioni, maggio 2014 - Rosignano Monferrato (Alessandria). È invitato ad esporre dal 25 giugno al 30 settembre 2014, presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Foggia. Espone nei mesi di novembre-dicembre 2014 in una mostra personale Oltre l’oblio, a cura di Gaetano Cristino e Luigi Paolo Finizio, articolata in due sedi espositive , Sala Grigia del Palazzetto dell’Arte e Museo Civico di Foggia. Espone nella mostra Mito sepolto, Alarico e la leggenda dei due fiumi, Vertigoarte, a cura di Luigi Paolo Finizio, Museo Civico dei Brettii e degli Enotri, complesso Monumentale di S. Agostino, Cosenza, 10 gennaio - 15 febbraio 2015.
Sue opere si trovano presso i seguenti Musei e Spazi Pubblici: Biblioteca Comunale di Vico del Gargano; Museo di arti e tradizioni popolari di Monte S. Angelo; Galleria Provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea di Foggia; Museo Civico di Foggia; Galleria d’Arte Sacra Contemporanea di Lecce; Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 G. Bargellini di Pieve di Cento-Bologna; Laboratorio MU.S.A.della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Foggia; Galleria Permanente d’Arte Contemporanea Mediafarm–Cittadella della comunicazione - Foggia
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