Giacomo Ceruti. Maddalena in orazione
Dal 25 Marzo 2013 al 29 Marzo 2013
Bergamo
Luogo: Fondazione Credito Bergamasco
Indirizzo: via Gramsci 12
Orari: da lunedì a venerdì 8.20-13.20/ 14.50-15.50
Telefono per informazioni: +39 035 393230
In occasione della Settimana Santa, la Fondazione Credito Bergamasco mette a disposizione del pubblico un’opera della collezione privata della Banca.
Presso la sede Creberg di Brescia sarà visibile l’opera di Giacomo Ceruti “Maddalena in orazione”, significativa opportunità in quanto l’opera è generalmente allocata nel Palazzo Storico di Bergamo.
L’opera, tra le poche pitture di soggetto religioso di Ceruti, è stata resa nota nel 1966 da Testori ed è considerata appartenente al periodo padovano del pittore, entro il 1739. Nella città veneta l’artista lasciò alcune importanti opere, due grandi pale nella basilica di Sant’Antonio e alcune tele in Santa Lucia. Proprio a queste ultime la Maddalena qui in esame sembra avvicinarsi, sia per il patetismo (vicino a Giovan Battista Pittoni, come fa giustamente notare Morassi nel 1967) sia per l’intonazione monocroma. Rossi nel 1996 spiega come questa tela del Pitocchetto sia l’unica opera di soggetto religioso non collocata in ambito ecclesiastico: “il taglio della composizione denuncia assai chiaramente una meditazione – assai filtrata in chiave pietistica, tuttavia – sulle trattazioni del tema elaborate in ambito emiliano seicentesco, tra Pasinelli e Cignani” (Rossi 1996, p. 90). La Maddalena di Ceruti, come osserva giustamente Rossi, è poi strettamente legata a una invenzione composita di Pittoni, che oggi ritroviamo sia in un bozzetto alla Accademia di Venezia, sia nella versione finale per la chiesa dei Cappuccini di Parma. Simone Facchinetti, nel 2008, dà un’efficace descrizione dell’opera: “Il limite dello spazio dipinto – apparentemente individuabile nel fuoco centrale in cui si concentra il soggetto – è superato dalla trovata illusionistica del cherubino che svolazza al di qua dell’ovale (oltre che dal lembo di mantello azzurro spiegazzato che travalica il bordo inferiore). I parchi dettagli dell’ambiente (quasi risucchiati dalla preparazione bruna della tela) inquadrano un soggetto in cui l’osservatore è chiamato a concentrarsi sul gesto penitenziale della Maddalena, ripresa – piangente – mentre stringe a sé il crocifisso, assieme a un lindo fazzoletto.” (Facchinetti 2008, p. 26).
Presso la sede Creberg di Brescia sarà visibile l’opera di Giacomo Ceruti “Maddalena in orazione”, significativa opportunità in quanto l’opera è generalmente allocata nel Palazzo Storico di Bergamo.
L’opera, tra le poche pitture di soggetto religioso di Ceruti, è stata resa nota nel 1966 da Testori ed è considerata appartenente al periodo padovano del pittore, entro il 1739. Nella città veneta l’artista lasciò alcune importanti opere, due grandi pale nella basilica di Sant’Antonio e alcune tele in Santa Lucia. Proprio a queste ultime la Maddalena qui in esame sembra avvicinarsi, sia per il patetismo (vicino a Giovan Battista Pittoni, come fa giustamente notare Morassi nel 1967) sia per l’intonazione monocroma. Rossi nel 1996 spiega come questa tela del Pitocchetto sia l’unica opera di soggetto religioso non collocata in ambito ecclesiastico: “il taglio della composizione denuncia assai chiaramente una meditazione – assai filtrata in chiave pietistica, tuttavia – sulle trattazioni del tema elaborate in ambito emiliano seicentesco, tra Pasinelli e Cignani” (Rossi 1996, p. 90). La Maddalena di Ceruti, come osserva giustamente Rossi, è poi strettamente legata a una invenzione composita di Pittoni, che oggi ritroviamo sia in un bozzetto alla Accademia di Venezia, sia nella versione finale per la chiesa dei Cappuccini di Parma. Simone Facchinetti, nel 2008, dà un’efficace descrizione dell’opera: “Il limite dello spazio dipinto – apparentemente individuabile nel fuoco centrale in cui si concentra il soggetto – è superato dalla trovata illusionistica del cherubino che svolazza al di qua dell’ovale (oltre che dal lembo di mantello azzurro spiegazzato che travalica il bordo inferiore). I parchi dettagli dell’ambiente (quasi risucchiati dalla preparazione bruna della tela) inquadrano un soggetto in cui l’osservatore è chiamato a concentrarsi sul gesto penitenziale della Maddalena, ripresa – piangente – mentre stringe a sé il crocifisso, assieme a un lindo fazzoletto.” (Facchinetti 2008, p. 26).
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 18 dicembre 2024 al 18 dicembre 2024
Venezia | Museo Correr
L’impronta di Andrea Mantegna. UN DIPINTO RISCOPERTO DEL MUSEO CORRER DI VENEZIA
-
Dal 14 dicembre 2024 al 02 marzo 2025
Palermo | Palazzo Abatellis
Attraversamenti. Il Trionfo della morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso
-
Dal 12 dicembre 2024 al 23 febbraio 2025
Roma | Palazzo Altemps
Gabriele Basilico. Roma
-
Dal 13 dicembre 2024 al 31 agosto 2025
Roma | Museo dell'Ara Pacis
Franco Fontana. Retrospective
-
Dal 13 dicembre 2024 al 09 marzo 2025
Milano | Fabbrica del Vapore
Tim Burton's Labyrinth
-
Dal 13 dicembre 2024 al 06 aprile 2025
Senigallia | Palazzo del Duca
La Camera Oscura di Giacomelli