SehenSucht
Dal 03 Dicembre 2016 al 18 Dicembre 2016
Bergamo
Luogo: Palazzo della Misericordia
Indirizzo: via Arena 9
Enti promotori:
- DI + ONLUS
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.associazionedipiu.org
Nasce da questa domanda la installazione di arte contemporanea SehenSucht, immersione polifonica in un mondo reale occultato, silenziato, ma vicino e molto diffuso.
Promossa e organizzata da DI + ONLUS, associazione che si occupa di progetti di arte relazionale, SehenSucht parla il linguaggio dell’arte contemporanea per comunicare una visione complessa e una serie di domande esistenziali sulla pandemia dell’alzheimer.
Filosofia, antropologia, evoluzione dell’uomo, relazione sentimentale, memoria, errore, linguaggio.
La stessa parola SehenSucht è un lapsus, una parola nata da un errore di rammemorazione del termine tedesco “sehnsucht”: “Sehnen/avere nostalgia” con l’aggiunta di una “e” si trasforma in “sehen/vedere”. Il termine accostato a “sucht/brama e anche dipendenza”, esprime un desiderio ossessivo di vedere, una brama di visione.
La riflessione che conduce a “SehenSucht” è emersa progressivamente nel corso del progetto d’arte relazionale ”a a a a” (2011-2014) nato e realizzato a Bergamo per volontà di Carolina Lussana (caregiver) e di sua madre Gianna Bartolini (con morbo di alzheimer), con cui l’artista Laura Morelli ha iniziato ad indagare lo speciale universo relazionale che scaturisce dall’Alzheimer, con l’obiettivo di farlo scoprire al pubblico.
Per quattro anni l’artista Laura Morelli e la documentarista Sara Luraschi hanno lavorato a stretto contatto con il mondo dell’Alzheimer (malati, familiari, personale medico e paramedico, volontari, animatori e le persone che si occupano di cura e sostegno), al fine di raccogliere e potenziare le visioni positive dei singoli. Con il procedere dell’esperienza relazionale hanno, passo dopo passo, costruito una visione collettiva complessa e visionaria: SehenSucht
L’installazione SehenSucht è il frutto del dialogo fra lo sguardo delle due autrici, l’incontro di due estetiche relazionali che hanno preso forma scavando nelle 32 ore di riprese video accumulate durante questa esperienza.
SehenSucht è composta da tre installazioni
Si comincia con “Le parole e le cose” in cui le artiste ci propongono di attraversare una soglia di libri. Libri che le autrici in questi anni hanno letto, studiato, condiviso – e che ci avviano nel mondo di SehenSucht. Sono pensieri e visioni tradotte in parole che, superata la soglia, si condensano in 8 parole chiave accompagnate da altrettanti oggetti: una ruota di bicicletta, un prato sintetico, un quaderno delle tabelline, ecc. Oggetti che si ritrovano nel percorso dell’opera con significati sempre diversi e parole che scandiscono SehenSucht.
Siamo pronti per l’immersione nell’installazione SehenSuchtche si presenta come la proiezione in sincrono di due video: le visioni delle due artiste dialogano. I due video attingono allo stesso materiale ma ciascuna è un distillato da prospettiva differente; a volte si sovrappongono e corrispondono, altre volte invece vivono in autonomia ma sempre dialogano.
Lo spazio espositivo è diviso a metà da uno schermo di tulle, stratificato e leggero, sul quale è proiettato un video per ogni facciata. Il pubblico può girare attorno alle proiezioni a 360° e lo schermo velato consente che le due proiezioni siano visibili in contemporanea, da entrambi i lati, con diverse trasparenze, arrivando a lasciar cadere a terra le sue tracce luminose.
L’opera è composta da quattro capitoli: Tempo/Parola, Morte/Ritratto, Memoria/Corpo, Economia/Domestica.
Conclude il percorso la stanza “Archeologia”, una stanza da proiezione cinematografica in cui si possono vedere in successione i due video integrali, il primo corpus da cui è nato SehenSucht.
Il video di Laura Morelli è una riflessione sull’essere umano. L’artista utilizza brani di video già prodotti durante il progetto d’arte relazionale “a a a a” video-idee, spot, performance, e le combina con la lettura fuoricampo di alcuni brani tratti dall’enciclopedia Einaudi (1977-84), dalle voci: Vita/Morte di Nicole Belmont; Medicina/Medicalizzazione di Ongaro Basaglia, Franca e Giorgio Bignami; Tempo/Temporalità di Krzysztof Pomian; Memoria di Jeaques Le Goff, Krzysztof Pomian.
Il video di Sara Luraschi, invece, è una narrazione emotiva dalle riprese realizzate durante e dopo la conclusione del progetto d’arte relazionale “a a a a” e da alcuni materiali d’archivio. All’interno di una narrazione lineare emergono sovrapposizioni temporali e associazioni libere tra volti, corpi, movimenti, colori e parole, in un percorso di progressiva astrazione e rarefazione.
Nell’ambito della mostra sono in programma iniziative di coinvolgimento per differenti fasce di pubblico: dalle visite in compagnia delle autrici del progetto, di un’attrice di teatro e delle protagoniste dirette dell’esperienza dell’Alzheimer, ai laboratori per i bambini invitati a scoprire la loro ombra come un’amica immaginaria, fino ad aperitivi e tea party.
Laura Morelli 1960 - Laurea in DAMS, dal 2000 inizia una ricerca artistica sulla relazione costruendo macchine relazionali. Dal 2003 l’interesse per i meccanismi della relazione si combinano con il sociale e l’artista passa alla relazione diretta con gruppi di persone con cui realizza opere d’arte, video, installazioni, in Italia e all’estero. Nel 2005 è ideatore della tecnica di autoproduzione emotICON. Nel 2006 fonda l’associazione Di + di cui è presidente.
Sara Luraschi 1979 - Laurea nel 2006 all’Università degli Studi di Milano, Scienze dei Beni Culturali. Si è formata tecnicamente attraverso corsi professionali di ripresa e montaggio digitale; nel 2008 partecipa ad un workshop di regia e produzione cinematografica a Berlino. Il suo interesse principale è il documentario. Dal 2013 implementa la tecnica emotICON.
DI + ONLUS Realizza progetti di arte pubblica valorizzando le culture e i linguaggi marginali. Ha lavorato in: Italia, Mali, Malawi, Bolivia, Bangladesh, Laos, Thailandia. Laura Morelli ne è presidente e ideatrice dei più importanti progetti. Nel 2010 la Di + ha vinto il premio nazionale “Takunda” per la comunicazione. Nel 2012 finalista del premio “Sodalitas social innovation” con il progetto “a a a a”
Le origini di SehenSucht: Il progetto “a a a a”(2011-12014) di Laura Morelli
Il progetto di arte relazionale nasce dalla diretta relazione con l’Alzheimer e il suo mondo. Iniziato per volontà di Carolina Lussana e di sua madre Gianna Bartolini, con cui Laura Morelli ha iniziato ad indagare l’universo relazionale con l’obiettivo di estrofletterlo al pubblico. Dopo questa prima esperienza l’artista ha chiesto a un gruppo di donne senza alcuna esperienza di Alzheimer, di entrare il relazione con un malato e un familiare per 6 mesi. L’obiettivo per ognuna di loro era vivere la relazione, trovarne un canale di comunicazione per poi sviluppare un progetto culturale. Le prime donne coinvolte sono Raffaella Chillè, Elena Catalfamo. Nel 2012 nasce ”vorrei farti entrare in un mondo” PERFORMANCE di Laura Morelli e Raffaella Chillè. Sara Luraschi cura le riprese video ed il montaggio di tutti i prodotti video. Per tre anni è attivo il cantiere VIDEO-IDEE dove parenti, malati, caregiver, volontari, operatori sociali, medici possono raccontare il loro punto di vista positivo sulla loro esperienza con l’Alzheimer. Un archivio di brevi videomessaggi autoprodotti, realizzati con il supporto tecnico di Laura Morelli e Sara Luraschi. I video sono coperti dal marchio Creative Commons e pubblicati sul CANALE YOUTUBE aaaaALZHEIMER che raccoglie 6000 visualizzazioni,14 video-idee in ita/eng e 2 video-interviste PAGINA FACEBOOK a a a a ALZHEIMER
Nel 2013 LE SPILLE E LE SUE SORELLE Attraverso workshop in sartoria le cose e le memorie si trasformano in spille che portano in sé una racconto orale e il nome della persona a cui si riferisce. Sono state prodotte e vendute 700 spille. Laura Morelli e Sara Luraschi hanno prodotto uno spot con alcune delle donne partecipanti.
Inaugurazione: 3 dicembre 2016, ore 18-20, con aperitivo
Orari: sabato e domenica 10-16
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