1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore
Dal 22 Giugno 2017 al 07 Gennaio 2018
Bologna
Luogo: Museo Civico Medievale
Indirizzo: via Manzoni 4
Orari: martedì-venerdì 9-15; sabato, domenica e festivi infrasettimanali 10-18,30; chiuso: lunedì (se non festivo)
Curatori: Massimo Medica
Enti promotori:
- Musei Civici d’Arte Antica
- Arcidiocesi di Bologna
Costo del biglietto: intero € 5 | ridotto € 3 | gratuito Card Musei Metropolitani Bologna e la prima domenica del mese
Telefono per informazioni: +39 051 2193930
E-Mail info: museiarteantica@comune.bologna.it
Sito ufficiale: http://www.museibologna.it
Inaugura giovedì 22 giugno 2017 alle h 18.00 e apre al pubblico da venerdì 23 la mostra 1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore, organizzata dai Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con l'Arcidiocesi di Bologna presso il Museo Civico Medievale, dedicata alla croce ritrovata nell'ottobre 2013, durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa di Santa Maria Maggiore.
L'esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall'occasione di esporre per la prima volta al pubblico questo prezioso esemplare di croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L'opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da Sant'Ambrogio o da San Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l'espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno. Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la cele- brazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Come scrive Massimo Medica nel suo saggio incluso nella pubblicazione realizzata in occasione della mostra acquistabile al bookshop del museo, inoltre:
“Nel diradato panorama della produzione plastica bolognese dell’XI e XII secolo l’acquisizione di una nuova testimonianza quale la croce di Santa Maria Maggiore rappresenta certamente un fatto di grande rilievo anche in virtù dei possibili indizi che il manufatto, giunto a noi in numerosi pezzi, può offrire in relazione ad un contesto produttivo, quello della scultura medievale, che ancora oggi a Bologna si presenta quanto mai frammentario e privo di dati certi.”
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell'XI e XII secolo, tavolette d'avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
La mostra è accompagnata da un catalogo con presentazioni di Mons. Rino Magnani e Roberto Grandi, testi di Angela Lezzi, Ilaria Negretti, Massimo Medica, Paolo Cova, Giacomo A. Calogero, Giovanni Giannelli e un ricco apparato iconografico.
L'inaugurazione di giovedì 22 giugno alle ore 18.00, aperta al pubblico, si tiene alla presenza del Molto Rev. Mons. Dott. Rino Magnani.
In occasione della mostra verrà presentato un documentario realizzato da Mons. Andrea Caniato dal titolo «Bologna città della croce», con immagini di Luca Tentori della redazione di 12Porte, settimanale televisivo della diocesi di Bologna.
Il documentario, che risale al 2014, racconta la storia delle antiche croci viarie erette a Bolo- gna in epoca patristica e rimosse dal regime napoleonico, attualmente custodite nella basilica di San Petronio.
Il documentario è visibile su: https://www.youtube.com/watch?v=RBm58qgdR7Y
VISITE GUIDATE
Per approfondire meglio il tema della mostra sono previste diverse aperture straordinarie con visite guidate dedicate sia alla singola iniziativa espositiva che in abbinamento alla rassegna dedicata a Bruno Raspanti:
Aperture straordinarie e visite guidate Tra Medioevo e Contemporaneo: dalla croce romanica al bolognese Bruno Raspanti
domenica 29 giugno, 13 luglio, 27 luglio, 24 agosto, 31 agosto, 7 settembre, 28 settembre 2017 alle h 16.00.
Visite guidate a 1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore
sabato 9 settembre, 16 settembre e 30 settembre 2017 alle h 10.30
domenica 1 ottobre, 22 ottobre, 5 novembre, 3 dicembre 2017 e 7 gennaio 2018 alle h 16.00.
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