Adria Gialdini Santunione. I 4 elementi: Aria, Fuoco, Terra ed Acqua

Adria Gialdini Santunione. I 4 elementi: Aria, Fuoco, Terra ed Acqua

 

Dal 12 Settembre 2014 al 10 Ottobre 2014

Bologna

Luogo: Palazzo Pepoli Campogrande

Indirizzo: via Castiglione 7

Orari: 18.30-21

Enti promotori:

  • Comune di Bologna

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 051 229858

E-Mail info: info@campograndeconcept.com


"... Al primo piano della scala privata di Palazzo Pepoli Campogrande tra soffitti affrescati ed una sala degli specchi della seconda metà del '600……” sembra l’incipit di una fiaba; è invece la descrizione fedele che Stefano Campogrande e Daniela Scognamillo hanno scelto per illustrare le fastose sale del Palazzo nel cuore del centro storico di Bologna, una porzione di piano nobile di proprietà, ora sede di “Campogrande Concept”nato con l’ intento di “creare un nuovo spazio dove condividere interessi ed emozioni, e per risvegliare l'anima creativa e collettiva che caratterizza da sempre la città di Bologna,dove arte, moda, design e formazione convivono, contaminando sale affrescate”. "Lo spazio ha 8 sale affrescate" precisa Daniela Scognamillo, brand manager di Campogrande Concept, "ed il fiore all'occhiello è la Sala degli Specchi”. “La nuova location è versatile, in funzione di un utilizzo durante tutto l'arco della giornata, ed è adatta ad ospitare presentazioni di libri, cocktail, sfilate di moda la sera, mentre durante il giorno la destinazione d'uso prevede seminari, meeting, workshop 
Palazzo Pepoli Campogrande è sotto la tutela dei Beni Culturali e fa parte già da tempo del circuito di “Genus Bononiae”, un percorso culturale, artistico e museale articolato in edifici nel centro storico di Bologna, restaurati e recuperati all’uso pubblico dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. 
In questa ricca cornice di storia, ori e specchi, il 12 Settembre si terrà l’inaugurazione della mostra dell’artista e nota restauratrice Adria Gialdini Santunione “i 4 elementi : Aria, Fuoco,Terra ed Acqua”. L’evento vedrà la collaborazione di varie associazioni - Internations e Bologna Connect - che condividono con Campogrande Concept il gusto per la condivisione della bellezza: coloro che fra questi hanno avuto il privilegio di vedere le sue opere hanno desiderato cogliere l’occasione di poterle svelare ad un pubblico più ampio, per omaggiare l’artista, e permettere a contempo a molti concittadini di apprezzare l'indiscussa qualità dei suoi dipinti, un'altra espressione dell'eccellenza bolognese. 
Adria Gialdini Santunione d’altronde è intimamente e professionalmente legata all’arte storica di questa città , città che abita dagli anni Cinquanta, dove si è trasferita dopo il matrimonio. Prima ancora dei pennelli, le sue sapienti mani avevano saputo intessere delicati ricami e prima che tele e legni, adorni grafici su morbide stoffe ed abiti. Frequentando lo studio di restauro della Pinacoteca di Bologna, Adria interviene nei restauri delle opere più importanti della pittura bolognese: dai Carracci al Guido Reni ,dal Guercino al Barocci. Lasciata la Pinacoteca dopo oltre dieci anni, ha restaurato dipinti per le Soprintendenze e gallerie pubbliche,per collezionisti italiani,inglesi ed americani. L’artista ha sempre alternato l'attività di restauro con la pittura ,eppure della pittura privata di Adria non sapeva quasi nessuno… 
I temi a lei più cari : marine,paesaggi,nature morte, spaziano dal naturale al soprannaturale e vengono commentate dallo stesso Vittorio Sgarbi che ne scrisse: “.....Adria Santunione ha dipinto una serie di grandiose vedute di natura,con acque prorompenti e rocce e alberi,le cui forme riconoscibili si dissolvono ben presto in effetti quasi informali….ma Adria vuole sottrarsi alla gabbia delle forme della pittura tradizionale,quella che restaura. Lei insegue l'opposto di ciò che ha sempre rappresentato il suo lavoro,in base al principio che l'arte è liberazione. l'artista trae così frutto,dalle esperienze precedenti per produrre immagini nuove”. 
Questo aspetto privato e potente non poteva non essere mostrato,come una sorta di riconoscimento e restituzione che la città di Bologna doveva a colei che nel proprio percorso di restauratrice ed artista ha ridato vita a tante delle opere che oggi possiamo ammirare.

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