Benni Bosetto. Stultifera
Dal 12 Maggio 2022 al 14 Maggio 2022
Bologna
Luogo: Pinacoteca Nazionale di Bologna
Indirizzo: Via delle Belle Arti 56
Orari: h 16.30 e h 18
Curatori: Caterina Molteni
Costo del biglietto: ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al link https://ticket.midaticket.it/museicivicibologna/Event/125/Dates
Sito ufficiale: http://artcity.bologna.it
Stultifera è una grande opera performativa concepita da Benni Bosetto in occasione di ART CITY Bologna 2022 che trova spazio nel Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Il lavoro riprende il soggetto di La nave dei folli di Sebastian Brant, opera satirica apparsa nel 1494, ribaltandone la critica morale e riflettendo invece sul potenziale del ‘folle’, sulla sua assenza di paura e quindi sulle dinamiche generative insite in tale istintività.
La scena si svolge sul ponte di una nave destinata a un viaggio senza fine. Grandi vele incorniciano lo spazio che, tra detriti marini, corde e funi, ospita l’intera narrazione.
I passeggeri interagiscono all’interno di un pastiche artistico in cui frammenti di opere teatrali, cinematografiche, componimenti musicali classici e folkloristici, riferimenti alla danza medievale di corte, a quella amatoriale, alle danze propiziatorie e infine agli happening e alla body art, assumono una nuova forma.
L’artista inscena continui contrasti formali, tra stomachevole e sublime, raffinato e volgare, affascinante e disgustoso, tramite cui il corpo è osservato e impiegato seguendo diverse categorie e ideali estetici che sono lasciati collassare nel flusso ininterrotto della narrazione. Codici formali del passato sono così intesi come una cultura materiale da riplasmare, usando lo spazio ontologico della performance come un territorio aperto dove ripensare categorie preesistenti e immettere un caos sensoriale pre-storico che rende tangibile l’esperienza tragica ma cosmica della follia. Contraddizione, istintività, conoscenza empirica sono le leggi di questa nave dei folli che al posto di fallire e affondare come nell’opera originale di Brandt, diventa il luogo in cui pensare una nuova origine, un inizio differente per l’essere umano. Ma quindi da dove ripartire? Come ripensare l’inizio oltre la catastrofe? Lo scenario che sembra delinearsi è quello di una nuova convivenza, che dalla cacofonia di danze, riti e battaglie, lascia emergere riflessioni sull'interdipendenza dell'essere umano con altre specie.
Nell’ambito del ciclo ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main Program promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2022, domenica 15 maggio alle h 10.30 Benni Bosetto dialoga con Caterina Molteni (curatrice) e Cecilia Canziani (curatrice e docente) in un incontro aperto al pubblico che si svolge nell’Aula Magna (via delle Belle Arti, 54 - Bologna).
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
Benni Bosetto (Merate, 1987), vive e lavora a Milano. Si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e ha studiato al Sandberg Instituut di Amsterdam.
La sua pratica artistica indaga la condizione umana sondando il ruolo dei rituali nella società odierna. Abbandonando le nozioni tradizionali del tempo e dello spazio e utilizzando un linguaggio visivo pre-logico, Bosetto fa appello a un'inconscia memoria collettiva, rileggendo il concetto di vaporizzazione del corpo e di perdita d’identità, il suo trascendere la dimensione spazio temporale, facendosi immagine di un perenne divenire e movimento. Nelle sue opere la corporeità si dissolve divenendo parte di altre specie, altri generi e altri tempi che si tengono e riallacciano in un racconto eterno. La realtà si rompe in un assemblaggio composto di molteplicità, a ribadire che l’essere umano è innanzitutto compost, essere-con-gli-altri.
Tra le mostre personali recenti: Tête en l'air (Campoli Presti, Parigi, 2022); 00 0 00 (ADA, Roma, 2021); Il portico (Almanac, Torino, 2020); Ambiente X (con Ksenia Perek, Kunstraum, Londra, 2019); Le Streghette (Fonderia Battaglia, Milano, 2018); Art Verona Collateral Project (ADA, Roma, 2017); Florida (Tile Project Space, Milano, 2016).
Tra le mostre collettive recenti: Camera Picta (Galleria Civica di Trento, 2021); Io dico Io, I say (Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 2021); Quadriennale d'arte 2020 FUORI(Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2020); Waves Between Us (Onde tra di noi) (Palazzo Re Rebaudengo, Guarene, 2020); #80 | #90 (Villa Medici, Roma, 2019); Artissima Progetto Speciale (a cura di Lucrezia Calabrò Visconti e Guido Costa, Torino, 2019).
Le residenze includono: Fonderia Artistica Battaglia (Milano, 2018); VIR Viafarini (Milano, 2014). Ha ricevuto il Pollock-Krasner Foundation Grant nel 2020, il Premio Fondazione Fiera Milano nel 2019 e il Premio Termoli nel 2018.
ada-project.it/benni-bosetto/
La scena si svolge sul ponte di una nave destinata a un viaggio senza fine. Grandi vele incorniciano lo spazio che, tra detriti marini, corde e funi, ospita l’intera narrazione.
I passeggeri interagiscono all’interno di un pastiche artistico in cui frammenti di opere teatrali, cinematografiche, componimenti musicali classici e folkloristici, riferimenti alla danza medievale di corte, a quella amatoriale, alle danze propiziatorie e infine agli happening e alla body art, assumono una nuova forma.
L’artista inscena continui contrasti formali, tra stomachevole e sublime, raffinato e volgare, affascinante e disgustoso, tramite cui il corpo è osservato e impiegato seguendo diverse categorie e ideali estetici che sono lasciati collassare nel flusso ininterrotto della narrazione. Codici formali del passato sono così intesi come una cultura materiale da riplasmare, usando lo spazio ontologico della performance come un territorio aperto dove ripensare categorie preesistenti e immettere un caos sensoriale pre-storico che rende tangibile l’esperienza tragica ma cosmica della follia. Contraddizione, istintività, conoscenza empirica sono le leggi di questa nave dei folli che al posto di fallire e affondare come nell’opera originale di Brandt, diventa il luogo in cui pensare una nuova origine, un inizio differente per l’essere umano. Ma quindi da dove ripartire? Come ripensare l’inizio oltre la catastrofe? Lo scenario che sembra delinearsi è quello di una nuova convivenza, che dalla cacofonia di danze, riti e battaglie, lascia emergere riflessioni sull'interdipendenza dell'essere umano con altre specie.
Nell’ambito del ciclo ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main Program promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2022, domenica 15 maggio alle h 10.30 Benni Bosetto dialoga con Caterina Molteni (curatrice) e Cecilia Canziani (curatrice e docente) in un incontro aperto al pubblico che si svolge nell’Aula Magna (via delle Belle Arti, 54 - Bologna).
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
Benni Bosetto (Merate, 1987), vive e lavora a Milano. Si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e ha studiato al Sandberg Instituut di Amsterdam.
La sua pratica artistica indaga la condizione umana sondando il ruolo dei rituali nella società odierna. Abbandonando le nozioni tradizionali del tempo e dello spazio e utilizzando un linguaggio visivo pre-logico, Bosetto fa appello a un'inconscia memoria collettiva, rileggendo il concetto di vaporizzazione del corpo e di perdita d’identità, il suo trascendere la dimensione spazio temporale, facendosi immagine di un perenne divenire e movimento. Nelle sue opere la corporeità si dissolve divenendo parte di altre specie, altri generi e altri tempi che si tengono e riallacciano in un racconto eterno. La realtà si rompe in un assemblaggio composto di molteplicità, a ribadire che l’essere umano è innanzitutto compost, essere-con-gli-altri.
Tra le mostre personali recenti: Tête en l'air (Campoli Presti, Parigi, 2022); 00 0 00 (ADA, Roma, 2021); Il portico (Almanac, Torino, 2020); Ambiente X (con Ksenia Perek, Kunstraum, Londra, 2019); Le Streghette (Fonderia Battaglia, Milano, 2018); Art Verona Collateral Project (ADA, Roma, 2017); Florida (Tile Project Space, Milano, 2016).
Tra le mostre collettive recenti: Camera Picta (Galleria Civica di Trento, 2021); Io dico Io, I say (Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 2021); Quadriennale d'arte 2020 FUORI(Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2020); Waves Between Us (Onde tra di noi) (Palazzo Re Rebaudengo, Guarene, 2020); #80 | #90 (Villa Medici, Roma, 2019); Artissima Progetto Speciale (a cura di Lucrezia Calabrò Visconti e Guido Costa, Torino, 2019).
Le residenze includono: Fonderia Artistica Battaglia (Milano, 2018); VIR Viafarini (Milano, 2014). Ha ricevuto il Pollock-Krasner Foundation Grant nel 2020, il Premio Fondazione Fiera Milano nel 2019 e il Premio Termoli nel 2018.
ada-project.it/benni-bosetto/
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