Cleto Munari: 50 anni di visioni
Dal 03 Febbraio 2024 al 02 Marzo 2024
Bologna
Luogo: Galleria Cavour
Indirizzo: Via Farini 14
Orari: da martedì a sabato 10-13 | 15:30-19, domenica su appuntamento. Aperture straordinarie: Sabato 03 febbraio Apertura mostra 10-00. Domenica 04 febbraio Apertura mostra 10-20
Curatori: Daniela Brignone
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: www.galleriacavourbologna.com www.fabriziococchi.com contemporaryconceptevents@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.contemporaryconcept.net
Approda a Bologna l’inedito Art Road Show del genio creativo multiforme di Cleto Munari, che celebra mezzo secolo di sperimentazione nelle arti e nel design. L’inizio della sua carriera coincide infatti con la nascita di ArteFiera a Bologna, suggellando definitivamente, in entrambi i casi, la definitiva concretizzazione, all’inizio degli anni Settanta, di un fermento creativo che avrebbe portato la creatività italiana alla ribalta internazionale.
Dal 3 febbraio fino al 2 marzo 2024 i visitatori potranno vivere la straordinaria esperienza dell’universo di Cleto Munari, una retrospettiva tra pezzi iconici e oggetti assolutamente inediti, in mostra per la prima volta: il grande tappeto, mai esposto, “Mosaico Due” Mimmo Paladino, una grande opera 200 x 300 annodato a mano secondo le antiche tradizioni in lana, mohair e seta del 2017, i Candelieri Torre di Babele in argento anni ’90 Claudio Salocchi, Centrotavola argento 925 Luigi Serafini, Alzata in Argento 925 del 1990, design Ugo La Pietra, il vassoio di argento centrotavola creato con Mario Bellini e alcuni gioielli inediti, svelati in anteprima. La grande esposizione avrà due significativi spin off. Nella vetrina della storica boutique Doria 1905 di via IV Novembre e nella preziosa teca dedicata ai cappelli all’interno del Grand Hotel Majestic (già Baglioni), saranno presenti gioielli e creazioni di Cleto Munari, per vestire di arte, colori e creatività luoghi di passaggio e di shopping frequentati da una clientela internazionale che apprezza la “grande Bellezza” italiana.
La summa dei 50 anni di Visioni di questo grande protagonista del Novecento, con il costante sguardo rivolto al futuro e alla progettualità, si traduce in una esposizione affascinante, che dialoga e interagisce con il contesto storico di Palazzo Vassé Petramellara, coinvolgendo forme espressive contemporanee di giovani talenti. Tra questi l’installazione di Christian DeLord, pianista e scrittore, che veicola attraverso apparecchi Tv degli anni ’60, ’70 e ’80 dal design iconico i principi della cromoterapia e stimoli per una riflessione sul presente. Luci, colori ed emozioni sono infatti i tre elementi che emergono dal progetto VETA. Per l’occasione i monitor d’epoca si vestiranno dei colori sgargianti, assoluti, iconici e rappresentativi di Cleto Munari.
In occasione della mostra del celebre artista e designer sono state inoltre attivate collaborazioni con gli studenti del Liceo Scientifico Augusto Righi, a supporto delle attività di comunicazione in occasione della conferenza stampa, del vernissage e delle visite alla mostra, mentre gli studenti dei corsi Fashion Design e di Product Design dell’Accademia di Belle Arti saranno protagonisti del workshop “Gioielli Effimeri”, un esercizio, un confronto, quasi un ossimoro, che metterà in discussione la materia preziosa con la quale sono spesso realizzati i pezzi gioiosi e scanzonati di Cleto Munari, immaginando gioielli e decorazioni corporee realizzate con materiali poveri o di riciclo e soggetti al degrado insito nei materiali con i quali saranno realizzati.
L’edizione ArteFiera 2024 è dunque un approdo importante, e per questo Contemporary Concept, con la curatela di Daniela Brignone, proporrà una formula dinamica che evolve e supera il concetto statico dell’esposizione museale, trasformata per dialogare con il “genius loci” della città.
Bologna accoglierà le grandi novità di questo grande interprete del design contemporaneo, esponendo per la prima volta, insieme alle sue icone storiche, anche arredi e accessori del tutto inediti. La rilevanza artistica dell'evento ha richiesto una location d'eccellenza e così Galleria Cavour, da sempre emblema di bellezza e prestigio, è stata la sede designata ad ospitare la mostra: accedendo dall'ingresso delle sue eleganti vetrine, l'esposizione si estenderà fino alle splendide sale affrescate di palazzo Vassè Pietramellara, gioiello storico e architettonico che regalerà un'immersione ancora più emozionante nell'universo di Cleto Munari.
L’attitudine alla sperimentazione e all’apertura, senza confini di tempo, di spazio e di materia, ha permesso al noto designer di affinare la sua personalissima estetica, sfociando in una produzione molto vasta che include mobili, tappeti, ceramiche, occhiali, penne, vasi e gioielli. Dalla progettazione del primo oggetto con il suo mentore Carlo Scarpa, seguita dall’incontro e dalla collaborazione con Ettore Sottsass, la sua ricerca dell’unicità delle cose prende forma come continuazione naturale del suo anelito alla bellezza. «[…] nella bellezza ritrovo me stesso.»
Grande protagonista del mondo della creatività internazionale, nel periodo a cavallo tra Novecento e il terzo Millennio, attualmente, a 93 anni, Munari è considerato tra i più illustri e riconosciuti capofila delle avanguardie, tuttora in pieno fermento progettuale, distante dai dettami delle mode.
La mostra evidenzierà l’attenzione verso la materia e il colore per la realizzazione di serie limitate di oggetti, nonché l’attenta sperimentazione nel tradurre il pensiero creativo in forme originali, spesso ironiche, e geometriche.
Cleto Munari
Tutto ha inizio nel 1973 dall’incontro con Carlo Scarpa, proiettando la progettualità nella direzione del design industriale, sperimentando forme e materiali. Il raggio di azione di Cleto Munari spazia dagli oggetti di uso quotidiano fino ai gioielli più ricercati. La sua immensa produzione, presente anche nelle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo, di cui una selezione accurata e significativa sarà in esposizione nelle mostre del tour, comprende complementi di arredo, oggetti, argenti, tappeti, accessori e gioielli. Dalla sua prolifica matita geniale sono nati progetti che hanno coinvolto i grandi protagonisti delle avanguardie artistiche non solo italiane. La sua produzione, intrisa di cultura e saldamente ancorata alla lezione della Storia, dal Mondo Classico fino ai Rinascimento, ha interiorizzato le ispirazioni dal passato e le ha trasformate in chiave visionaria e assolutamente contemporanea. Fa suo il principio di contaminazione e collaborazione tra artisti e designer, come Alessandro Mendini, Andy Warhol, Mimmo Paladino, Ettore Sottsass, Gae Aulenti, Richard Meier, Alex Katz ed altri ancora. I suoi oggetti — specialmente quelli realizzati in oro e argento — sono presenti nelle collezioni permanenti di molti importanti musei in tutto il mondo, tra cui il Metropolitan Museum of Art e il MoMA di New York.
Le sue opere rappresentano un “design della gioia” che raccoglie il sogno e lo fa realtà. Le opere in esposizione esprimono in sintesi l’universo creativo di Cleto Munari. I coreografici tappeti, accessori di lusso dall’espressione contemporanea e l’anima artigianale, le poetiche “Locletoys”, sculture a vaso dipinte a mano con coperchio in edizione limitata, complementi di arredo di design per interni, mobili, tavoli e credenze nati dalla collaborazione con i più grandi artisti di avanguardia, mirabile sintesi tra creatività e funzionalità; i preziosi gioielli, vere e proprie opere d’arte da indossare dallo stile moderno e innovativo, e gli originalissimi occhiali, ultimo graffio geniale dell’artista, che ha nuovamente esteso in un settore particolare, quello degli accessori, la sua sperimentazione.
“La creatività di Cleto Munari si esprime in una collezione di oggetti d’autore in bilico tra arte e design. Come un gioco di sillabe in cui ognuno è chiamato a collaborare e trovare la propria sintassi, ogni oggetto porta con sé la complessità della creazione. Il colore è qui fondamentale: sapientemente rivela la personalità eclettica di Cleto Munari e il suo approccio ludico al design”
Daniela Brignone | curatrice
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