Con gli occhi alle stelle

Con gli occhi alle stelle, Raccolta Lercaro, Bologna

Con gli occhi alle stelle, Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro - Raccolta Lercaro, Bologna

 

Dal 13 Aprile 2012 al 28 Ottobre 2012

Bologna

Luogo: Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro - Raccolta Lercaro

Indirizzo: via Riva di Reno 57

Orari: 11-18.30; chiuso il lunedì

Curatori: Andrea Dall’Asta S.I., Ilaria Bignotti, Matteo Galbiati, Massimo Marchetti, Michele Tavola

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 051 474997

E-Mail info: info@fondazionelercaro.it

Sito ufficiale: http://www.fondazionelercaro.it


La Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro - Raccolta Lercaro vuole così rivolgersi alle nuove generazioni per proporre uno spazio di riflessione su ciò che è alla base di una ricerca di verità, traducendola con i linguaggi della contemporaneità. Presiede l'inaugurazione S.E.Mons.Ernesto Vecchi Presidente della Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro.
Il simbolo biblico dell’Arca - Arca del Diluvio universale, Arca dell’Alleanza, arca come sepolcro - nella riflessione di Francesco Arecco è così evocato da un vascello fantastico, una nave-grembo appesa al soffitto che diviene contenitore di senso in attesa di accogliere tutti gli esseri viventi. Il tema del “soffio” di vita è affrontato da Ettore Frani nel trittico Respiri, dove, attraverso una pittura fatta di silenzi e sospensioni, siamo posti davanti alla fragilità e, insieme, alla preziosità e al profondo mistero contenuto in ogni respiro. I gesti dell’Ultima Cena, già elaborata da Leonardo, nella riflessione di Marco La Rosa si traducono nell’opera L’argomento del terzo uomo, presentandosi a noi come una serie di mani sospese all’interno di uno spazio tessuto di relazioni. La ricerca del significato della Gerusalemme Celeste è rappresentata da Elisa Leonini nell’opera Quest : un cubo luminoso e un labirinto posto sulla sua sommità suggeriscono l’enigma della vita, la cui ricerca di soluzione conduce alla meravigliosa città celeste dove lo spazio sacro diventa luogo di condivisione e fraternità. Lo spazio sacro allora non sarà più separato ma coinciderà con quello della vita stessa. Sergio Lovati, attraverso una serie di lavori fotografici, opera una meditazione sul rapporto luce/ombra/tempo che conduce alla trasfigurazione dei luoghi, terreni e spirituali: attraverso il suo obiettivo fotografico l'artista si propone di cogliere quella presenza divina che abita tutte le cose e su cui si fonda il mistero della vita. Dalla riflessione sui luoghi del sacro nasce l’opera Alla Fonte di Daniela Novello, dove lo spazio nel quale Dio si rivela è recintato, separato dall’ordinarietà del quotidiano, per concentrarsi attorno a un pozzo, potente simbolo biblico della rinascita dalla morte alla vita. La torre Babel, simbolo di un’umanità stoltamente audace che crede di poter raggiungere Dio, viene concepita da Daniele Salvalai come un contenitore vuoto, un altissimo scheletro di metallo sul quale è impossibile salire poiché i suoi gradini sono realizzati in cera. Infine, la potenza e la meraviglia dell’opera creatrice di Dio espressa nel Libro della Genesi è tradotta e interpretata da Alessandro Sanna in una serie di brillanti acquerelli che illustrano l’inizio della Storia di tutte le storie.

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