Dina Danish & Jean-Baptiste Maitre. Whatever They Do May It All Turn Out Wrong
Dal 29 Novembre 2018 al 06 Gennaio 2019
Bologna
Luogo: Villa delle Rose
Indirizzo: via Saragozza
Orari: venerdì h 14.00 – 18 | sabato e domenica h 12.00 – 18.00
Curatori: Giulia Pezzoli
Enti promotori:
- Mondriaan Fund
- Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 436818
E-Mail info: info@mambo-bologna.org
Sito ufficiale: http://www.mambo-bologna.org
Dal 30 novembre 2018 al 6 gennaio 2019 Villa delle Rose presenta la mostra Whatever They Do May It All Turn Out Wrong ideata da Dina Danish & Jean-Baptiste Maitre.
Il progetto espositivo, a cura di Giulia Pezzoli, costituisce la fase conclusiva del periodo di residenza che il duo di artisti di origine franco-egiziana ha svolto a Bologna nell'ambito dell'edizione 2018/2019 del Programma di Residenze ROSE promosso da MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | Istituzione Bologna Musei con l'intento di favorire la mobilità internazionale di artisti emergenti e valorizzare le espressioni più attuali nel campo delle arti visive.
Dina Danish (Parigi, 1981) e Jean-Baptiste Maitre (Montluçon, 1978) – una coppia nella vita e nell'arte – hanno trascorso un soggiorno complessivo di sette settimane nellaResidenza per Artisti Sandra Natali, il luogo polifunzionale che il MAMbo mette a disposizione di giovani artisti internazionali per offrire uno spazio di confronto e sperimentazione, con lo scopo di sostenerne la ricerca e favorirne la crescita professionale attraverso la metodologia della residenza adottata da grandi centri formativi europei.
Durante questo periodo, gli artisti hanno avuto l'opportunità di sviluppare un piano di lavoro finalizzato alla realizzazione di un progetto espositivo inedito, specificamente pensato per le sale di Villa delle Rose, e della relativa pubblicazione edita da Edizioni MAMbo.
Entrambi titolari di una produzione individuale matura e ben delineata, dal 2015 Danish & Maitre hanno intrapreso una collaborazione dando vita a una terza logica artistica, basata sulla comune capacità di ricercare, leggere e ri-editare i segni della cultura passata e presente. Nel loro curriculum come coppia, Whatever They Do May It All Turn Out Wrong rappresenta la seconda mostra monografica, circostanza che configura il momento espositivo di Bologna come un'importante occasione di verifica pubblica del percorso di ricerca finora svolto.
La mostra si compone di 28 lavori, comprendendo una selezione di opere recenti riferibili alle pratiche autonome dei due artisti e 14 nuove produzioni realizzate come collettivo durante il periodo di residenza a Bologna.
La ricerca dei due artisti trova un campo di interesse comune nella riflessione su forme espressive linguistiche e figurative provenienti da differenti tradizioni culturali.Affascinati dall'esigenza istintiva che l'uomo ha manifestato fin dai tempi più antichi di lasciare una traccia di sé, incidendo o disegnando, essi prelevano graffiti e segni, antichi e contemporanei, per traslarli in composizioni a due e tre dimensioni, realizzate su materiali diversi, dal velluto al linoleum, dal tulle alla carta alla tela. I soggetti ritratti si spogliano così dell'appartenenza al contesto in cui sono stati originati per estendere la loro sfera comunicativa a uno spazio e a un tempo nuovi nel momento in cui vengono attualizzati.
Similitudini, sovrapposizioni, rovesciamenti, slittamenti sono racchiusi in una poetica che chiede allo sguardo dello spettatore di generare nuove connessioni con la contemporaneità.
L'intero progetto espositivo è concepito in stretta connessione con lo spazio di Villa delle Rose e le sue caratteristiche strutturali. In particolare, Danish & Maitre si sono ispirati alla configurazione simmetrica delle prime tre sale dei due piani dell'edificio, identiche per dimensioni e posizione, per sviluppare un allestimento interamente basato su dialettiche e contrappunti speculari in cui le opere situate al piano terra si riverberano in quelle del primo e viceversa. L'architettura dei segni significanti riflette così l'architettura dello spazio fisico, operando una sorta di sintesi delle problematiche e dei contenuti della ricerca artistica.
La realizzazione della mostra Whatever They Do May It All Turn Out Wrong si avvale del sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Dina Danish & Jean-Baptiste sono sostenuti da Mondriaan Fuund.
Per il supporto organizzativo si ringrazia Absolut Eventi & Comunicazione.
Dina Danish (Parigi, 1981) è un'artista egiziana che vive e lavora ad Amsterdam. Ha conseguito il Bachelor of Arts all'American University del Cairo e in seguito il Master in Fine Arts presso il California College of the Arts. Ha svolto il Post-graduate studio programme alla Rijksakademie van Beeldende
Kunsten di Amsterdam. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui Illy Present Future Prize (2011) e Barclay Simpson Award (2008). È stata inoltre selezionata per Prix de Rome, Volkskrant Award e Abraaj Group Art Prize. I suoi lavori sono stati esposti in diverse sedi, tra cui Stedelijk Museum Schiedam e De Art Center, Amsterdam; The South London Gallery, Londra; San Franci- sco Museum of Modern Art e Kunsthall Oslo. Inoltre Dina Danish insegna Belle Arti alla Royal Academy of Art de L'Aia e al Gerrit Rietveld Academy di Amsterdam.
Spinta dalla necessità di capire strutture e avvenimenti, Dina Danish esplora il presente attra- verso differenti media tra cui scultura, pittura, video e performance, per dare vita a comici equivoci interpretativi.
Jean-Baptiste Maitre (Montluçon, 1978) è un artista francese che vive e lavora ad Amsterdam. Ha conseguito la laurea in Storia dell'Arte alla Sorbonne nel 2002 e titoli di studio in Belle Arti all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi nel 2004 e in Studio Photography alla
Gobelins école de l'image di Parigi nel 2004. Maitre ha svolto il suo tirocinio in Storia dell'Arte presso la Peggy Guggenheim Collection di Venezia nel 2001 e ha lavorato come digital image maker in agenzie di pubblicità (2004-2007). Nel 2007 ha svolto il Post-graduate research pro- gramme alla Jan van Eyck Academie di Maastricht e il Post-graduate studio programme nel 2010 alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam. Da sempre affascinato dal cinema delle origini e dalla percezione illusoria della realtà, Jean-Baptiste Maitre utilizza tecniche complesse per indagare il rapporto tra spazio e tempo e la relazione tra rappresentazioni bidi- mensionali e tridimensionali.
Inaugurazione: giovedì 29 novembre 2018 h 18
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