Opere d’arte dalla collezione Di Marzio Gaist e dalla collezione Molinari Pradelli. Una donazione e un’acquisizione per la Storia di Bologna
![© Simone Brentana © Simone Brentana](http://www.arte.it/foto/600x450/a8/47903-Brentana-Ph_C_Vannini.jpg)
© Ph. C.Vannini | © Simone Brentana
Dal 29 Aprile 2016 al 05 Giugno 2016
Bologna
Luogo: Casa Saraceni
Indirizzo: via Farini 15
Orari: da martedì a venerdì 15.30-18.30; sabato e domenica 10.30-18.30
Curatori: Angelo Mazza
E-Mail info: info@fondazionecarisbo.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionecarisbo.it
Venerdì 29 aprile alle ore 18 inaugura a Casa Saraceni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna in via Farini 15, la mostra “Opere d’arte dalla collezione Di Marzio Gaist e dalla collezione Molinari Pradelli. Una donazione e un’acquisizione per la Storia di Bologna” a cura di Angelo Mazza, Conservatore delle Raccolte d’arte della Fondazione stessa.
La mostra, visitabile fino al 5 giugno, rinnova il desiderio della Fondazione di valorizzare e far conoscere al grande pubblico le sezioni tematiche delle Raccolte d’arte e di storia; dopo la recente mostra sul ritratto, è la volta di due nuclei collezionistici di grande interesse poiché selezionati da due protagonisti della vita culturale della Bologna del Novecento: il prof. Quirino Di Marzio, luminare dell’Oftalmologia e per anni direttore della Clinica oculistica dell’Università di Bologna, e il Maestro Francesco Molinari Pradelli, celebre direttore d’orchestra e collezionista di pittura italiana dei secoli XVII e XVIII, in particolare di nature morte.
La collezione Di Marzio Gaist è stata donata alla Fondazionedalla dott.ssa Maria Antonietta Di Marzio Gaist in due diverse occasioni, nel 2013 e nel 2014. In mostra verranno esposti dipinti veneti di Johann Carl Loth e Simone Brentana, due paesaggi di Giuseppe Zola, bresciano di origine e ferrarese di elezione, e tre dipinti del futurista bolognese Angelo Caviglioni; inoltre due inediti frammenti di una pala d’altare di Giovan Francesco Guerrieri detto il Fossombrone, seguace marchigiano del Caravaggio.
Si potrà inoltre ammirare una copia antica del suggestivo dipinto allegorico di Girolamo da Carpi con l’Occasione e la Penitenza, dal 1745 a Dresda.
I sette dipinti della collezione Molinari Pradelli sono stati invece acquistatinel 2015 presso gli eredi del Maestro: l’intervento della Fondazione ne ha scongiurato l’allontanamento da Bologna. Vi figurano opere di artisti del Sei e del Settecento emiliano: Vincenzo Spisanelli, Giovanni Maria Viani, Giovanni Battisca Tagliasacchi e i fratelli Ubaldo e Gaetano Gandolfi.
L’esposizione intende ricordare la sensibilità umana e le qualità intellettuali di due protagonisti della storia della città, che si sono imposti all’attenzione di un pubblico internazionale nelle rispettive discipline e professioni.
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