Valeria Magli. Morbid

Valeria Magli, Pupilla, 1983. Foto di Carla Cerati

 

Dal 28 Gennaio 2025 al 11 Maggio 2025

Bologna

Luogo: MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna

Indirizzo: Via Don Giovanni Minzoni 14

Orari: Martedì e mercoledì h 14.00 - 19.00 Giovedì h 14.00 - 20.00 Venerdì, sabato, domenica e festivi h 10.00 - 19.00 Chiuso lunedì non festivi Orari di apertura durante ART CITY Bologna 2025 Giovedì 6 febbraio 2025 h 10.00 - 20.00 Venerdì 7 febbraio 2025 h 10.00 - 20.00 Sabato 8 febbraio 2025 h 10.00 - 23.00 Domenica 9 febbraio 2025 h 10.00 - 20.00

Curatori: Caterina Molteni

Enti promotori:

  • MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna

Costo del biglietto: Intero € 6 | ridotto € 4 | possessori Card Cultura € 4 Ingresso gratuito durante ART CITY Bologna (dal 6 al 9 febbraio 2025)

Telefono per informazioni: +39 051 6496611

E-Mail info: info@mambo-bologna.org

Sito ufficiale: http://www.museibologna.it/mambo


Dal 29 gennaio all’11 maggio 2025 il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna presenta MORBID, una mostra di Valeria Magli, curata da Caterina Molteni, che rientra nel programma istituzionale di ART CITY Bologna 2025 realizzato in occasione di Arte Fiera.

MORBID
 è l’aggettivo scelto da Valeria Magli come titolo di un suo lavoro per descrivere la figura femminile. “Morbido” per assonanza in italiano, “morboso” per significato in traduzione dal tedesco, il termine cattura le caratteristiche contraddittorie attribuite alla donna nel corso dei secoli, in contrapposizione alla figura integra e “rigida” dell’uomo (associato, con ironia, dall’autrice a una banana).

Prendendo spunto da questa immagine sinuosa e delicata, ma al tempo stesso capace di generare forze maniacali e ossessive, MORBID esplora la ricerca artistica della danzatrice e coreografa Valeria Magli (Bologna, 1952. Vive e lavora a Milano), concentrando l’attenzione sul lavoro di ridefinizione della donna e del femminile promosso dall’autrice nel corso della sua carriera e restituito in mostra in un percorso cronologico e tematico dagli anni Settanta ai primi anni Duemila.

Centrale nella ricerca di Valeria Magli è la riflessione sulla femminilità nelle sue personificazioni. La signorina RichmondLe MilleunaBanana morbidBanana lumière e Pupilla sono alcune delle protagoniste che si raccontano in mostra grazie a materiali d’archivio, costumi e oggetti di scena, fotografie e documentazioni video dell’epoca.

Attraverso una grammatica corporea che fa proprie le arti della danza classica, del tip-tap e della ginnastica artistica, Magli delinea una danza anti-spettacolare ma al tempo stesso seducente e ironica. Mentre oltreoceano danzatori e danzatrici sfidano la società dello spettacolo portando il gesto quotidiano sul palco in una ricerca minimale del movimento, Magli sperimenta i linguaggi dell’intrattenimento portandoli al limite. I linguaggi del cabaret, della clownerie, della music-hall e del tip tap, vengono reinventati come strumenti critici, capaci di interrogare e sovvertire le convenzioni della rappresentazione.

Nella sua polisemia il titolo MORBID rimanda allo stesso tempo al dialogo costante di Magli con la poesia e le arti visive. Dalla fine degli anni Settanta, l’autrice intesse relazioni con figure prominenti della neoavanguardia letteraria, come Arrigo Lora Totino e Nanni Balestrini, rispondendo nel mondo della danza a quella visione della parola che si impone come fenomeno aperto e fisico. Di fronte a una visione “totale” della poesia, Magli opera un passaggio ulteriore, svincolando la parola dalla pagina scritta e mettendo in scena un dialogo propulsivo tra voce, corpo e movimento.

L’azione “liberatoria” che la nuova poesia opera nei confronti di una tradizione letteraria ed estetica figlia dell’idealismo crociano e di categorie morali e politiche stagnanti, viene assunta dall’autrice in chiave femminista creando un linguaggio che libera il corpo femminile e si oppone all’immaginario di donna-oggetto perpetuato dai media. Nella produzione dell’autrice, il corpo si rende “autonomo dalla parola (come la donna dall’uomo) per poter interagire con essa in un rapporto che non sia quello ormai logoro che conosciamo” (V. Magli, 1977).

La poesia ballerina, anche titolo della prima rassegna antologica del 1981, sintetizza la sua ricerca, evidenziando da un lato la coesistenza di linguaggi e la sperimentazione intermediale tipiche delle arti e della danza degli anni Settanta, dall’altro il percorso unico dell’autrice nel rinnovare il legame tra danza e poesia.

La storia artistica di Valeria Magli è costellata di importanti collaborazioni con poeti e poete della neoavanguardia letteraria italiana, musicisti come John Cage, Walter Marchetti e Demetrio Stratos, artisti come Gianfranco Baruchello, Piero Fogliati e Gianni Toti, l’artista e stilista Cinzia Ruggeri, il regista Lorenzo Vitalone, il filosofo Pierre Klossowski, il coreografo Merce Cunningham e il teorico del mimo Étienne Decroux. Le sue opere sono state presentate presso Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Musée Matisse, Nizza, Centre Georges Pompidou, Parigi, Hunter College Theater, New York, Cìrculo des Bellas Artes, Madrid, Théatre du Rond-Point, Parigi, Piccolo Teatro, Milano, Festival dei Due Mondi, Spoleto, Esposizione internazionale d'arte di Venezia.
Nel 2003 esce per Charta la monografia Valeria Magli, mentre nel 2021 Valeria Magli o la poesia ballerina, saggio di Silvia Garzarella, edizioni Mimesis.

MORBID
 è frutto del progetto di ricerca di Caterina Molteni, From Poetry to Performance and Vice Versa: When Body and Language Become Political. A comparative study of Valeria Magli, Yvonne Rainer, Cecilia Vicuña sostenuto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura nell’ambito del programma Italian Council (13 edizione, 2024).

Inaugurazione martedì 28 gennaio 2025 h 18.00 - 20.00

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