Artisti nello spazio da Lucio Fontana ad oggi: una storia dell'arte ambientale italiana
Dal 20 Ottobre 2013 al 29 Dicembre 2013
Catanzaro
Luogo: Complesso Monumentale del San Giovanni
Indirizzo: corso Mazzini 4
Curatori: Marco Meneguzzo, Bruno di Marino, Andrea La Porta
Enti promotori:
- Fondazione Imes di Catanzaro
- Università degli Studi Magna Grecia
- Comune di Soverato
- Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio
- Fondazione Cefaly
- Fondazione Mimmo Rotella
- Cineteca della Calabria
Telefono per informazioni: +39 0961 745517/ 0961 794388
E-Mail info: assessorato.cultura@comunecatanzaro.it
Sito ufficiale: http://www.fondazioneroccoguglielmo.it
La Fondazione Rocco Guglielmo presenta la mostra "Artisti nello spazio da Lucio Fontana ad oggi: una storia dell'arte ambientale italiana" presso la Sala Conferenze del Complesso Monumentale del San Giovanni, sabato 19 Ottobre alle ore 11.30.
Il percorso espositivo, realizzato a Catanzaro, prevede una serie di ambienti ricostruiti (dallo Spazio Elastico di Gianni Colombo del 1967 a Davide Boriani con il suo Ambiente stroboscopico n. 5 sempre del 1967, da Alberto Biasi con l’opera Light Prism a Fabio Mauri con Luna del 1968 fino a lavori più recenti con Studio Azzurro, Massimo Bartolini, Chiara Dynys, Flavio Favelli e Loris Cecchini) oltre a una serie di spazi documentati da fotografie - alcune di Claudio Abate - e video.
Una mostra storica (si parte con Agostino Bonalumi, Gabriele Devecchi, Lucio Fontana, Enrico Castellani, Giuliano Mauri, Aldo Mondino per poi proseguire con Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Luca Vitone) capace di raccontare, grazie a una sequenza cronologica, uno degli aspetti più interessanti dell’arte contemporanea.
L’idea
Il rapporto con lo spazio reale è una delle costanti dell’arte contemporanea. Almeno a partire dal secondo dopoguerra uno degli intenti degli artisti più all’avanguardia è stato quello di trasferire la percezione dell’arte dalla vista, dallo sguardo dello spettatore, all’intero corpo del fruitore che in questo modo vienecoinvolto con tutti e cinque i sensi. Il modo più semplice ed efficace per ottenere questo risultato è stato quello di obbligare lo spettatore a“entrare” fisicamente nell’opera, trasformando quest’ultima da superficie o da oggetto tridimensionale in spazio praticabile, in luogo.
Così nascono gli ambienti: il fruitore è “dentro” l’opera in maniera fisicamente accertabile. La storia degli ambienti in talsenso coincide quasi con la storia dell’arte del dopoguerra, ma –ancora una volta –l’arte italiana, che di questi ambienti è stata antesignana, non ha saputo valorizzare questo primato, lasciando che altre culture –come quella anglosassone o francese –fossero maggiormente riconosciute. La mostra Artisti nello Spaziointende ovviare, parzialmente, a questa erronea lettura dell’arte contemporanea mondiale, fornendo un panorama cronologico e altamente spettacolare degli ambienti italiani, che non hanno nulla da invidiare, sia come primato cronologico siacome complessità concettuale, ai più conosciuti esempiamericani o francesi.
La mostra
Nel Complesso Monumentale del San Giovanni, che destina una ventina di stanze alle rassegne temporanee, verranno ricostruiti gli ambienti che hanno fatto la storia dell’arte italiana–in questo campo –dal dopoguerra a oggi. Per vari motivi(logistici, storici ed economici) non tutti gli ambienti sono ricostruibili ex novo, così come non tutti gliambienti sono tuttora esistenti, alcune stanzepossono essere per così dire “ricostruite” attraverso le testimonianzefotografiche dell’epoca, magari con grandi gigantografie in scala uno a uno. Il pubblico si troverà così aentrare e a “vivere” in una serie spettacolare di ambienti che hanno scandito le grandi stagioni dell’arte italiana dal 1949, anno dell’Ambiente a Luce di Wooddi Lucio Fontana, alle ultimissime generazioni, passando per i mitici anni Sessanta e Settanta, che hanno segnato uno dei punti più alti dell’arte italiana in campo internazionale.
Gli artisti in mostra: Claudio Abate, Vincenzo Agnetti, Mario Airò, Getulio Alviani, Giovanni Anceschi, Studio Azzurro, Massimo Bartolini, Manfredi Beninati, Cesare Berlingeri, Carlo Bernardini, Alberto Biasi, Agostino Bonalumi, Davide Boriani, Enrico Castellani, Alik Cavaliere, Loris Cecchini, Gianni Colombo, Gino De Dominicis, Gabriele Devecchi, Chiara Dynys, Luciano Fabro, Flavio Favelli, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Piero Gilardi, Jannis Kounellis, Ugo La Pietra, Fabio Mauri, Giuliano Mauri, Mario Merz, Aldo Mondino, Liliana Moro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Alfredo Pirri, Paolo Scheggi, Paolo Scirpa, Nanda Vigo, Luca Vitone. Essi rappresentano la continuità dell’arte italiana in questo settore, e verranno introdotti da un omaggio a Mimmo Rotella, di cui si costruirà un ambiente che, in accordo con la sua poetica, costituirà una sorta di chiave di lettura dell’intero percorso: lo spettatore, attraverso la stanza/omaggio a Rotella, entrerà in uno spazio “diverso”, in uno spazio “altro”, quello senza tempo dell’arte.
ARTISTI NELLO SPAZIO sarà arricchito da una serie di eventi collaterali (conferenze e incontri) ospitati sia a Catanzaro sia nei comuni di Soverato e Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, partner del progetto.
Il progetto voluto dal Comune di Catanzaro in collaborazione con la Fondazione Rocco Guglielmo è supportato da Fondazione Imes di Catanzaro, Università degli Studi Magna Grecia, Comune di Soverato, Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Fondazione Cefaly, Fondazione Mimmo Rotella e Cineteca della Calabria.
Catalogo edito da Silvana Editoriale, formato 28×23 cm, ricco apparato illustrativo con apparati bio-bibliografici e sinossi esplicativi sugli ambienti, saggi di Marco Meneguzzo, Bruno di Marino, Arianna Baldoni, Gregorio Raspa.
Il percorso espositivo, realizzato a Catanzaro, prevede una serie di ambienti ricostruiti (dallo Spazio Elastico di Gianni Colombo del 1967 a Davide Boriani con il suo Ambiente stroboscopico n. 5 sempre del 1967, da Alberto Biasi con l’opera Light Prism a Fabio Mauri con Luna del 1968 fino a lavori più recenti con Studio Azzurro, Massimo Bartolini, Chiara Dynys, Flavio Favelli e Loris Cecchini) oltre a una serie di spazi documentati da fotografie - alcune di Claudio Abate - e video.
Una mostra storica (si parte con Agostino Bonalumi, Gabriele Devecchi, Lucio Fontana, Enrico Castellani, Giuliano Mauri, Aldo Mondino per poi proseguire con Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Luca Vitone) capace di raccontare, grazie a una sequenza cronologica, uno degli aspetti più interessanti dell’arte contemporanea.
L’idea
Il rapporto con lo spazio reale è una delle costanti dell’arte contemporanea. Almeno a partire dal secondo dopoguerra uno degli intenti degli artisti più all’avanguardia è stato quello di trasferire la percezione dell’arte dalla vista, dallo sguardo dello spettatore, all’intero corpo del fruitore che in questo modo vienecoinvolto con tutti e cinque i sensi. Il modo più semplice ed efficace per ottenere questo risultato è stato quello di obbligare lo spettatore a“entrare” fisicamente nell’opera, trasformando quest’ultima da superficie o da oggetto tridimensionale in spazio praticabile, in luogo.
Così nascono gli ambienti: il fruitore è “dentro” l’opera in maniera fisicamente accertabile. La storia degli ambienti in talsenso coincide quasi con la storia dell’arte del dopoguerra, ma –ancora una volta –l’arte italiana, che di questi ambienti è stata antesignana, non ha saputo valorizzare questo primato, lasciando che altre culture –come quella anglosassone o francese –fossero maggiormente riconosciute. La mostra Artisti nello Spaziointende ovviare, parzialmente, a questa erronea lettura dell’arte contemporanea mondiale, fornendo un panorama cronologico e altamente spettacolare degli ambienti italiani, che non hanno nulla da invidiare, sia come primato cronologico siacome complessità concettuale, ai più conosciuti esempiamericani o francesi.
La mostra
Nel Complesso Monumentale del San Giovanni, che destina una ventina di stanze alle rassegne temporanee, verranno ricostruiti gli ambienti che hanno fatto la storia dell’arte italiana–in questo campo –dal dopoguerra a oggi. Per vari motivi(logistici, storici ed economici) non tutti gli ambienti sono ricostruibili ex novo, così come non tutti gliambienti sono tuttora esistenti, alcune stanzepossono essere per così dire “ricostruite” attraverso le testimonianzefotografiche dell’epoca, magari con grandi gigantografie in scala uno a uno. Il pubblico si troverà così aentrare e a “vivere” in una serie spettacolare di ambienti che hanno scandito le grandi stagioni dell’arte italiana dal 1949, anno dell’Ambiente a Luce di Wooddi Lucio Fontana, alle ultimissime generazioni, passando per i mitici anni Sessanta e Settanta, che hanno segnato uno dei punti più alti dell’arte italiana in campo internazionale.
Gli artisti in mostra: Claudio Abate, Vincenzo Agnetti, Mario Airò, Getulio Alviani, Giovanni Anceschi, Studio Azzurro, Massimo Bartolini, Manfredi Beninati, Cesare Berlingeri, Carlo Bernardini, Alberto Biasi, Agostino Bonalumi, Davide Boriani, Enrico Castellani, Alik Cavaliere, Loris Cecchini, Gianni Colombo, Gino De Dominicis, Gabriele Devecchi, Chiara Dynys, Luciano Fabro, Flavio Favelli, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Piero Gilardi, Jannis Kounellis, Ugo La Pietra, Fabio Mauri, Giuliano Mauri, Mario Merz, Aldo Mondino, Liliana Moro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Alfredo Pirri, Paolo Scheggi, Paolo Scirpa, Nanda Vigo, Luca Vitone. Essi rappresentano la continuità dell’arte italiana in questo settore, e verranno introdotti da un omaggio a Mimmo Rotella, di cui si costruirà un ambiente che, in accordo con la sua poetica, costituirà una sorta di chiave di lettura dell’intero percorso: lo spettatore, attraverso la stanza/omaggio a Rotella, entrerà in uno spazio “diverso”, in uno spazio “altro”, quello senza tempo dell’arte.
ARTISTI NELLO SPAZIO sarà arricchito da una serie di eventi collaterali (conferenze e incontri) ospitati sia a Catanzaro sia nei comuni di Soverato e Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, partner del progetto.
Il progetto voluto dal Comune di Catanzaro in collaborazione con la Fondazione Rocco Guglielmo è supportato da Fondazione Imes di Catanzaro, Università degli Studi Magna Grecia, Comune di Soverato, Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Fondazione Cefaly, Fondazione Mimmo Rotella e Cineteca della Calabria.
Catalogo edito da Silvana Editoriale, formato 28×23 cm, ricco apparato illustrativo con apparati bio-bibliografici e sinossi esplicativi sugli ambienti, saggi di Marco Meneguzzo, Bruno di Marino, Arianna Baldoni, Gregorio Raspa.
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