Gessi, profumi e rotaie / Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera. Genesi della mostra
Dal 07 Settembre 2024 al 02 Febbraio 2025
Savigliano | Cuneo
Luogo: Palazzo Muratori Cravetta
Indirizzo: Via Jerusalem 4
A un anno dall’originale mostra olfattiva “Smelling the World”, che nel 2023 ha contribuito a fare conoscere le attrattive di Savigliano ad un ampio pubblico, arte e cultura delineano un nuovo, inconsueto percorso artistico che connoterà l’autunno 2024. Periodo in cui Savigliano, piccolo gioiello della piana cuneese, si rivela meta ideale per un excursus da Alba e dalle vicine Langhe,indiscussa culla gastronomica e ribalta della Fiera Internazionale del Tartufo di Alba (12 ottobre – 8 dicembre).
Il prologo di una stagione dagli alti contenuti culturali prenderà il via il 7 settembre nelle sale auliche di Palazzo Muratori Cravetta, residenza che accolse il Re di Francia Francesco I (1515) e l’Imperatore Carlo V (1536), da quest’anno parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, con la mostra “GESSI, PROFUMI E ROTAIE”, visitabile fino al 6 ottobre.
Protagoniste, centocinquanta immagini (fotografie e tecniche miste), frutto di un lavoro di oltre un anno degli autori MICHELANGELO BIOLATTI e BIAGIO DI NIQUILO - uno saviglianese doc e l’altro d’adozione - .Realizzate con la tecnica della cianotipia, ricostruiscono un percorso di forte impatto, articolato come un viaggio tra le tre più importanti realtà museali saviglianesi: la Gipsoteca DAVIDE CALANDRA, il MUSEO FERROVIARIO ed IL MUSES (Accademia Europea delle essenze). Anche per chi già conosce i tre musei, l’esposizione sposta il punto di vista dal consueto, il banale, il “dejà vù” a favore di una diversa prospettiva estetica. Patrocinata dal Comune di Savigliano, la mostra è realizzata grazie al supporto dell’Associazione Culturale Stendhal, alla forte personalità delle sue fondatrici che hanno immediatamente creduto nel progetto dei due artisti. L’Associazione nasce proprio con lo scopo di portare alla luce gli artisti presenti sul territorio, metterli in contatto tra loro creando connessione e contaminazione e far conoscere le loro opere.
Caratteristico ed affascinante il colore “Blu di Prussia” delle CIANOTIPIE (kyanos in greco identifica i colori scuri ed in particolare le sfumature del BLU) che dona una particolare suggestione d’altri tempi alle opere. La tecnica utilizzata risale infatti al 1842 e segna il primo importante traguardo nell’evoluzione della tecnica fotografica.
Si prosegue, e dal 26 ottobre fino al 2 febbraio 2025, Palazzo Muratori Cravetta, ospiterà la mostra “Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera. Genesi della mostra”.
L’artista, attivo dal 1975, vanta una carrellata di mostre, molteplici riconoscimenti e un notevole numero di commissioni pubbliche per opere scultoree. Fra queste, la più recente è Circùito, scultura/installazione dedicata a Gianni Agnelli nella sua Villar Perosa in provincia di Torino, e due opere nella stessa Savigliano. La mostra, in questo caso, non è pensata in un’ottica meramente espositiva, ma con lo scopo di far convivere due momenti esperienziali, quello dedicato espressamente all’artista e quello delle riflessioni visive e comunicative degli studenti coinvolti nel suo allestimento. Un doppio registro che ha suggerito i due sottotitoli con cui la mostra si presenta al pubblico.
Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera.
Il primo intento è la volontà di creare un racconto visivo che intende portare lo spettatore dentro all’opera,dal suo concepimento fino alla sua definizione finale. Attraverso bozzetti, disegni preparatori e fotografie, si instaura un dialogo nel rispetto per il pubblico senza cui, per certi versi, la vita delle opere non esisterebbe. Dal disegno alla pittura, alle ceramiche, ai vetri, gessi, marmi, vetroresine fino ai ferri e alle fusioni; attraverso le sale si sviluppa il racconto di quarant’anni d’arte in cui il dialogo con la materia “tutta la sua opera, ha a che fare con lo spirito, in virtù del fatto che la materia, anzi le materie che utilizza, divengono o sono il tramite per muoversi in una dimensione spirituale”.
Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi della mostra.
Altro punto relazionale del progetto, è l’intenzione di concepirlo stabilendo un rapporto, articolato, con gli studenti dell’Istituto “Cravetta-Marconi”, soprattutto dell’Indirizzo “Grafica e comunicazione” in cui insegna il curatore del progetto della mostra, Marco Filippa.
Molto entusiasta l’Assessore alla Cultura, Roberto Giorsino, per questo doppio appuntamento con l’arte, secondo due diversi approcci “La mostra “Gessi, Profumi e Rotaie” dichiara Giorsino - , frutto di un lavoro di ricerca mediante una visione non convenzionale e inedita, mette in luce un patrimonio artistico che Savigliano può vantare ma che spesso viene trascurato e sottovalutato perché dato per scontato. Linguaggio ed approccio artistico diverso per la Mostra di Elio Garis, che per la città di Savigliano rappresenta una grande opportunità, sia per l’importanza dell’Artista, sia perché, grazie all’esposizione delle Sue opere a Palazzo Muratori Cravetta, sarà possibile ripercorrere alcune delle tappe che ne hanno caratterizzato la poliedrica vena artistica. Per questo motivo, voglio ringraziare sentitamente Elio Garis, che ha voluto esporre alcune delle sue creazioni nella nostra realtà, nell’ambito di un progetto formativo che coinvolge allievi e Docenti del corso grafico dell’Istituto Professionale Cravetta – Marconi.
Alcuni docenti dell’Istituto interessati a sviluppare il progetto hanno infatti preso parte a incontri di avvicinamento all’opera dell’artista così da confrontarsi apertamente, sull’azione creativa, sulla funzione dell’arte, etc. Da questi momenti, documentati da report fotografici, sono scaturiti i pensieri dei ragazzi attraverso un dibattito, sotto forma di think tank. Un’esperienza che ha ispirato pensieri e riflessioni degli stessi allievi, di cui una selezione costituiranno le didascalie delle opere esposte in mostra.
Un ulteriore livello di coinvolgimento degli studenti dell’Indirizzo Grafica e comunicazione, ha portato a ideare il progetto del catalogo e degli apparati comunicativi correlati all’evento espositivo. Tutte le diverse fasi saranno documentate per essere esposte negli spazi di una mostra che si può realmente definire “esperienze parallele”.
Piccoli gruppi di studenti, inclusi quelli dell’indirizzo Turistico, saranno poi coinvolti anche nell’allestimento della mostra e nella guardianìa, fungendo quindi da guide al pubblico. Dopo l’inaugurazione verrà pubblicato un doppio catalogo, che racconterà la doppia anima del progetto documentando il progetto fino alla fase di allestimento.
Il prologo di una stagione dagli alti contenuti culturali prenderà il via il 7 settembre nelle sale auliche di Palazzo Muratori Cravetta, residenza che accolse il Re di Francia Francesco I (1515) e l’Imperatore Carlo V (1536), da quest’anno parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, con la mostra “GESSI, PROFUMI E ROTAIE”, visitabile fino al 6 ottobre.
Protagoniste, centocinquanta immagini (fotografie e tecniche miste), frutto di un lavoro di oltre un anno degli autori MICHELANGELO BIOLATTI e BIAGIO DI NIQUILO - uno saviglianese doc e l’altro d’adozione - .Realizzate con la tecnica della cianotipia, ricostruiscono un percorso di forte impatto, articolato come un viaggio tra le tre più importanti realtà museali saviglianesi: la Gipsoteca DAVIDE CALANDRA, il MUSEO FERROVIARIO ed IL MUSES (Accademia Europea delle essenze). Anche per chi già conosce i tre musei, l’esposizione sposta il punto di vista dal consueto, il banale, il “dejà vù” a favore di una diversa prospettiva estetica. Patrocinata dal Comune di Savigliano, la mostra è realizzata grazie al supporto dell’Associazione Culturale Stendhal, alla forte personalità delle sue fondatrici che hanno immediatamente creduto nel progetto dei due artisti. L’Associazione nasce proprio con lo scopo di portare alla luce gli artisti presenti sul territorio, metterli in contatto tra loro creando connessione e contaminazione e far conoscere le loro opere.
Caratteristico ed affascinante il colore “Blu di Prussia” delle CIANOTIPIE (kyanos in greco identifica i colori scuri ed in particolare le sfumature del BLU) che dona una particolare suggestione d’altri tempi alle opere. La tecnica utilizzata risale infatti al 1842 e segna il primo importante traguardo nell’evoluzione della tecnica fotografica.
Si prosegue, e dal 26 ottobre fino al 2 febbraio 2025, Palazzo Muratori Cravetta, ospiterà la mostra “Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera. Genesi della mostra”.
L’artista, attivo dal 1975, vanta una carrellata di mostre, molteplici riconoscimenti e un notevole numero di commissioni pubbliche per opere scultoree. Fra queste, la più recente è Circùito, scultura/installazione dedicata a Gianni Agnelli nella sua Villar Perosa in provincia di Torino, e due opere nella stessa Savigliano. La mostra, in questo caso, non è pensata in un’ottica meramente espositiva, ma con lo scopo di far convivere due momenti esperienziali, quello dedicato espressamente all’artista e quello delle riflessioni visive e comunicative degli studenti coinvolti nel suo allestimento. Un doppio registro che ha suggerito i due sottotitoli con cui la mostra si presenta al pubblico.
Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera.
Il primo intento è la volontà di creare un racconto visivo che intende portare lo spettatore dentro all’opera,dal suo concepimento fino alla sua definizione finale. Attraverso bozzetti, disegni preparatori e fotografie, si instaura un dialogo nel rispetto per il pubblico senza cui, per certi versi, la vita delle opere non esisterebbe. Dal disegno alla pittura, alle ceramiche, ai vetri, gessi, marmi, vetroresine fino ai ferri e alle fusioni; attraverso le sale si sviluppa il racconto di quarant’anni d’arte in cui il dialogo con la materia “tutta la sua opera, ha a che fare con lo spirito, in virtù del fatto che la materia, anzi le materie che utilizza, divengono o sono il tramite per muoversi in una dimensione spirituale”.
Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi della mostra.
Altro punto relazionale del progetto, è l’intenzione di concepirlo stabilendo un rapporto, articolato, con gli studenti dell’Istituto “Cravetta-Marconi”, soprattutto dell’Indirizzo “Grafica e comunicazione” in cui insegna il curatore del progetto della mostra, Marco Filippa.
Molto entusiasta l’Assessore alla Cultura, Roberto Giorsino, per questo doppio appuntamento con l’arte, secondo due diversi approcci “La mostra “Gessi, Profumi e Rotaie” dichiara Giorsino - , frutto di un lavoro di ricerca mediante una visione non convenzionale e inedita, mette in luce un patrimonio artistico che Savigliano può vantare ma che spesso viene trascurato e sottovalutato perché dato per scontato. Linguaggio ed approccio artistico diverso per la Mostra di Elio Garis, che per la città di Savigliano rappresenta una grande opportunità, sia per l’importanza dell’Artista, sia perché, grazie all’esposizione delle Sue opere a Palazzo Muratori Cravetta, sarà possibile ripercorrere alcune delle tappe che ne hanno caratterizzato la poliedrica vena artistica. Per questo motivo, voglio ringraziare sentitamente Elio Garis, che ha voluto esporre alcune delle sue creazioni nella nostra realtà, nell’ambito di un progetto formativo che coinvolge allievi e Docenti del corso grafico dell’Istituto Professionale Cravetta – Marconi.
Alcuni docenti dell’Istituto interessati a sviluppare il progetto hanno infatti preso parte a incontri di avvicinamento all’opera dell’artista così da confrontarsi apertamente, sull’azione creativa, sulla funzione dell’arte, etc. Da questi momenti, documentati da report fotografici, sono scaturiti i pensieri dei ragazzi attraverso un dibattito, sotto forma di think tank. Un’esperienza che ha ispirato pensieri e riflessioni degli stessi allievi, di cui una selezione costituiranno le didascalie delle opere esposte in mostra.
Un ulteriore livello di coinvolgimento degli studenti dell’Indirizzo Grafica e comunicazione, ha portato a ideare il progetto del catalogo e degli apparati comunicativi correlati all’evento espositivo. Tutte le diverse fasi saranno documentate per essere esposte negli spazi di una mostra che si può realmente definire “esperienze parallele”.
Piccoli gruppi di studenti, inclusi quelli dell’indirizzo Turistico, saranno poi coinvolti anche nell’allestimento della mostra e nella guardianìa, fungendo quindi da guide al pubblico. Dopo l’inaugurazione verrà pubblicato un doppio catalogo, che racconterà la doppia anima del progetto documentando il progetto fino alla fase di allestimento.
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