Archeologia a Pilastri ieri e oggi. Con le mani nella terra
Dal 04 Ottobre 2014 al 12 Gennaio 2015
Ferrara
Luogo: Museo Archeologico Nazionale
Indirizzo: via XX Settembre 122
Orari: da martedì a domenica 9.30-19; dal 28 ottobre martedì, mercoledì, giovedì e domenica 9.30-17; venerdì e sabato 9.30-19
Enti promotori:
- Comune di Bondeno
- Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna
- Gruppi Archeologici di Bondeno e di Ferrara
- Associazione Bondeno Cultura
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3
Telefono per informazioni: +39 0532 66299
E-Mail info: sba-ero.museoarchferrara@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.archeoferrara.beniculturali.it/
Sabato 4 ottobre 2014, alle 17, presso la Sala delle Carte Geografiche del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, in via XX settembre 122, in presenza del Sindaco di Bondeno Alan Fabbri e dell’archeologo Valentino Nizzo, responsabile degli scavi, verrà inaugurata la mostra fotografica e archeologica “Archeologia a Pilastri Ieri e Oggi. Con le mani nella terra”, un racconto attraverso foto e reperti archeologici inediti volto a illustrare i vari momenti dello scavo della terramara di Pilastri, dagli esordi nel 1989 fino alla recente ripresa delle indagini del 2013, culminata con la sottoscrizione di una convenzione triennale tra Comune e Soprintendenza che impegnerà archeologi delle Università di Ferrara e di Padova, associazioni locali e volontari in un lungo percorso di scoperta, divulgazione e conoscenza che ha una delle sue tappe iniziali nell’esposizione che il Museo di Ferrara di appresta ad ospitare.
Reperti e fotografie racconteranno, in un percorso organico, in cosa consiste il lavoro dell’archeologo e non solo, descrivendo visivamente tutte le attività che ad esso sono e devono essere correlate: dalla ricognizione allo scavo passando per la comunicazione e la didattica. Le fotografie sono state realizzate nel corso della campagna del 2013 da Stefano Tassi e Giulio Pola, tra i protagonisti dell’iniziativa sin dal suo avvio, insieme ai volontari dei Gruppi Archeologici di Bondeno e di Ferrara che hanno contribuito alla realizzazione delle ricerche e, soprattutto, alle iniziative didattiche ad esse correlate, nelle quali sono stati finora coinvolti giovani alunni delle scuole elementari e medie del territorio di Bondeno e di quelli limitrofi.
Il tutto mentre a Pilastri, dal 15 settembre scorso, sono riprese le attività didattiche e quelle di scavo, che si protrarranno fino al prossimo 31 di ottobre. Con tempismo privo quasi di confronti, una parte dei rinvenimenti più significativi effettuati nel villaggio terramaricolo verrà esposta in mostra, pochi giorni dopo essere riemerso da quasi 3500 anni di oblio. Tra di essi spiccano alcuni frammenti di ambra, di probabile provenienza baltica, che riportano d’attualità le antiche leggende relative a Fetonte, all’Eridano (antico nome del Po) e alle lacrime delle Eliadi, sue sorelle.
In questo modo si spera di estendere a un pubblico il più ampio possibile la conoscenza di uno dei siti storici e archeologici più importanti della provincia, incoraggiando quanti non lo hanno già fatto a visitarlo mentre gli scavi e le attività che lo accompagnano sono ancora in corso. Per informazioni www.terramarapilastri.com
La mostra è stata organizzata e allestita sotto la direzione scientifica del Dott. Valentino Nizzo (SBAERO), con il contributo e la collaborazione di Giulio Pola, Stefano Tassi (foto e allestimento), Giulia Osti, Margherita Pirani e Lara Dal Fiume (curatela, comunicazione e allestimento). Restauri: Valentina Guerzoni.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Bondeno e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, con la collaborazione dei Gruppi Archeologici di Bondeno e di Ferrara e dell’Associazione Bondeno Cultura
Lo scavo è coordinato sul campo dalla ditta PETRA di Padova col concorso delle Università di Padova e di Ferrara
Reperti e fotografie racconteranno, in un percorso organico, in cosa consiste il lavoro dell’archeologo e non solo, descrivendo visivamente tutte le attività che ad esso sono e devono essere correlate: dalla ricognizione allo scavo passando per la comunicazione e la didattica. Le fotografie sono state realizzate nel corso della campagna del 2013 da Stefano Tassi e Giulio Pola, tra i protagonisti dell’iniziativa sin dal suo avvio, insieme ai volontari dei Gruppi Archeologici di Bondeno e di Ferrara che hanno contribuito alla realizzazione delle ricerche e, soprattutto, alle iniziative didattiche ad esse correlate, nelle quali sono stati finora coinvolti giovani alunni delle scuole elementari e medie del territorio di Bondeno e di quelli limitrofi.
Il tutto mentre a Pilastri, dal 15 settembre scorso, sono riprese le attività didattiche e quelle di scavo, che si protrarranno fino al prossimo 31 di ottobre. Con tempismo privo quasi di confronti, una parte dei rinvenimenti più significativi effettuati nel villaggio terramaricolo verrà esposta in mostra, pochi giorni dopo essere riemerso da quasi 3500 anni di oblio. Tra di essi spiccano alcuni frammenti di ambra, di probabile provenienza baltica, che riportano d’attualità le antiche leggende relative a Fetonte, all’Eridano (antico nome del Po) e alle lacrime delle Eliadi, sue sorelle.
In questo modo si spera di estendere a un pubblico il più ampio possibile la conoscenza di uno dei siti storici e archeologici più importanti della provincia, incoraggiando quanti non lo hanno già fatto a visitarlo mentre gli scavi e le attività che lo accompagnano sono ancora in corso. Per informazioni www.terramarapilastri.com
La mostra è stata organizzata e allestita sotto la direzione scientifica del Dott. Valentino Nizzo (SBAERO), con il contributo e la collaborazione di Giulio Pola, Stefano Tassi (foto e allestimento), Giulia Osti, Margherita Pirani e Lara Dal Fiume (curatela, comunicazione e allestimento). Restauri: Valentina Guerzoni.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Bondeno e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, con la collaborazione dei Gruppi Archeologici di Bondeno e di Ferrara e dell’Associazione Bondeno Cultura
Lo scavo è coordinato sul campo dalla ditta PETRA di Padova col concorso delle Università di Padova e di Ferrara
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