Franco Spina. Il terzo escluso
Dal 15 Aprile 2020 al 30 Maggio 2020
Firenze
Luogo: Canali vari
Indirizzo: online
"Il terzo escluso" è un progetto performativo-relazionale dell’artista Franco Spina, realizzato a partire dall'11 febbraio 2020 a Firenze allo scopo di indagare l’estraneo quale entità il cui tratto familiare è riconosciuto per negazione. L’estraneo è pertanto fonte di timore, esso può essere invisibile e inconoscibile, un virus, un morbo, una pestilenza audace e ignota, alla quale risulta difficile assegnare un’identità propria, che lo trasforma così nello straniero e poi, allargando il concetto per metonimia, alla persona.
Tertium non datur è una locuzione che indica come rispetto a una data situazione esistano soltanto due vie, due possibilità, escludendo a priori l’esistenza di una terza soluzione. Il terzo escluso è la persona, il buon senso, la razionalità, la verità scientifica, l’umanità, l’empatia, la comunità. È una riflessione sul noi, sull’essere insieme, sulla collettività nella gestione di una complessità che ha un imprescindibile bisogno di identità come tessuto, di appartenenza, di responsabilità condivisa, di risolutezza.
Il progetto è strutturato in tre fasi:
#thekiss è una fotografia che ritrae un bacio fuori legge per ritrovare l’escluso.
#flag è una performance urbana che consiste in una passeggiata in bicicletta di cinque ore per le vie di Firenze per trasportare una bandiera rossa con dodici stelle disposte in forma concentrica, issata poi clandestinamente durante la notte alla stazione di Santa Maria Novella, in dialogo con la bandiera italiana.
#sebastian è la terza e ultima fase in cui Sebastiano, protettore dalla peste e dalle epidemie, diventa manifesto politico sotto forma di santino religioso, la cui preghiera è un’invocazione rivolta agli uomini affinché ritrovino se stessi ricercando una “terza possibilità” all’interno della lotta convivenza fra gli estremi per prevenire il contagio sociale anti-sociale. Stampato in 600 copie, è stato distribuito presso tutte le abitazioni del centro storico di Firenze (a riprendere il modus operandi della benedizione delle case attraverso la distribuzione di santini) con l’operazione #600benedizioni e inviato via posta a un indirizzario di 60 persone come invito a “preservarci” (ad salutem, in quanto uomini e in quanto collettività) con l’operazione #60letteredinoi. Franco Spina (Cosenza, 1992) vive a lavora a Firenze, dove ha conseguito la laurea magistrale in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti. Attualmente esplora visioni e linguaggi legati al tessuto sociale, esprimendosi soprattutto attraverso le pratiche performative con progetti che ricodificano l’esperienza stessa del dinamismo fisico e sociale attraverso le nuove tecnologie e una nuova esperenzialità. Dal 2016 è nel duo artistico MOM3NTO con Miriam Bettarini e dal 2017 docente di Arti Performative presso TIAC Academy of Fine Arts (Turandot Art Studio). Tra le esperienze espositive: Artitaly & Artworld (Domagk Atelier, Monaco di Baviera, 2014), Ecco Sant’Orsola (Monastero di Sant’Orsola, Firenze, 2015), Face (EneganART, Oratorio San Filippo Neri, Firenze, 2015),Cantieri in Movimento (Frittelli Arte Contemporanea – Firenze 2016), TAI 2016 (Prato 2016), Volk (Firenze 2016), Academic Original Creative (Museo Sichuan Fine Arts Institute, Chongquing, Cina 2016), Lightning (Signa - FI 2017), ContemporaneaMENTI (Iseo – BS 2018), Pentaspace (Firenze 2018-19), Dialoghi nel bianco –Tra Essere e Nulla (curatela – Firenze 2018)Yag Garage (Pescara, 2018-2019), MANIFESTO | Iconografie dell’indipendenza (Torino e Museo MACRO di Roma, 2019) In punta di piedi (Biblioteca di Storia dell’Arte, Firenze 2019).
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