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Giuseppe Chiari. Art is easy

Giuseppe Chiari. Art is easy, Palazzo Pretorio, Certaldo (FI)
Dal 25 Febbraio 2023 al 12 Aprile 2023
Certaldo | Firenze
Luogo: Palazzo Pretorio
Indirizzo: Piazzetta del Vicariato
Telefono per informazioni: +39 0571 661219
È stata inaugurata sabato 25 febbraio la mostra “Art is easy”, che ripercorre la produzione di Giuseppe Chiari, musicista, pittore, performer, uno dei protagonisti assoluti dell'arte concettuale italiana, e che sarà visitabile a Palazzo Pretorio, in Certaldo Alto, fino al 12 aprile 2023.
Oltre cinquanta opere in cui pittura, musica e parola si intrecciano indissolubilmente e si contaminano per dare vita a un'esperienza libera e indeterminata, che fuoriesce nelle sperimentazioni di generazione di immagini autonome dalla musica, o nei suoi collages di strumenti musicali. Il percorso espositivo è accompagnato da alcune frasi tratte da un libro dell’artista del 1999, commenti dissacranti e quasi provocatori che quasi interpretano la possibile opinione del visitatore di fronte a queste opere.
Giuseppe Chiari è stato uno dei maggiori esponenti italiani del movimento internazionale Fluxus, caratterizzato da interventi multidisciplinari e performance artistiche dal carattere sperimentale e provocatorio.
“Palazzo Pretorio è un luogo unico per ospitare e organizzare mostre di prestigio, perché mette in evidenza il legame tra passato e presente, storia e contemporaneità – ha spiegato il sindaco Giacomo Cucini -. La mostra prova l'impegno della nostra città nei confronti del proprio patrimonio culturale e, allo stesso tempo, lo slancio e la volontà di guardare al futuro. Siamo grati e orgogliosi di accogliere l'opera di Giuseppe Chiari, che ha segnato il mondo dell'arte uscendo dalla dimensione della pittura e trasmettendo le vibrazioni, il tempo e l'intensità proprie della musica”.
“Siamo felici e onorati di ospitare l’opera di Giuseppe Chiari – ha aggiunto l’assessora alla Cultura Clara Conforti -, un artista che è riuscito a trasportare la musica, una forma d'arte associata al suono, in un'esperienza fatta di colori, segni e suggestioni visive. Grazie alla collaborazione che ormai va avanti da tre anni con Exponent e a tutte le persone, a cominciare dalla famiglia dell’artista, che hanno lavorato per la realizzazione di questa mostra”.
Giuseppe Chiari (Firenze 1926-2007) fin da ragazzo è attratto dalla matematica, dalla letteratura e dalle arti visive, ma la sua vera passione è la “musica”. Nel 1950 compaiono le sue prime composizioni: “Do”, “Intervalli”, “Studi sulla frequenza”. Proprio in questo periodo Silvano Bussotti introduce, nell’ambiente culturale fiorentino, i pensieri e le ricerche di John Cage. Chiari ne viene catturato ed inizia ad interessarsi a ricerche sperimentali coordinando la mostra itinerante “Musica e Segno”. Nel 1955 scrive l’opera “La Cascata” nella quale gli elementi fondamentali sono il rumore e la visione. Arriva poi, nel 1961, a fondare insieme a Pietro Grossi l’associazione “Vita Musicale Contemporanea”. L’anno seguente entra a far parte del gruppo “Fluxus” ed è a partire dal 1964 che Chiari inizia a girare il mondo grazie alle sue performances e ai concerti, in cui ciò che realmente conta non è la musica, ma i gesti che l’artista compie per produrla.
L’esposizione, che fa parte della rassegna “CertaltoArte23”, patrocinata dalla presidenza del Consiglio regionale della Toscana, è a cura di Lorenzo Nannelli, promossa dal Comune di Certaldo, con il coordinamento e il progetto di allestimento di Exponent, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe e Victoria Chiari, Fabiani Arte e la Galleria d’arte Nozzoli.
Oltre cinquanta opere in cui pittura, musica e parola si intrecciano indissolubilmente e si contaminano per dare vita a un'esperienza libera e indeterminata, che fuoriesce nelle sperimentazioni di generazione di immagini autonome dalla musica, o nei suoi collages di strumenti musicali. Il percorso espositivo è accompagnato da alcune frasi tratte da un libro dell’artista del 1999, commenti dissacranti e quasi provocatori che quasi interpretano la possibile opinione del visitatore di fronte a queste opere.
Giuseppe Chiari è stato uno dei maggiori esponenti italiani del movimento internazionale Fluxus, caratterizzato da interventi multidisciplinari e performance artistiche dal carattere sperimentale e provocatorio.
“Palazzo Pretorio è un luogo unico per ospitare e organizzare mostre di prestigio, perché mette in evidenza il legame tra passato e presente, storia e contemporaneità – ha spiegato il sindaco Giacomo Cucini -. La mostra prova l'impegno della nostra città nei confronti del proprio patrimonio culturale e, allo stesso tempo, lo slancio e la volontà di guardare al futuro. Siamo grati e orgogliosi di accogliere l'opera di Giuseppe Chiari, che ha segnato il mondo dell'arte uscendo dalla dimensione della pittura e trasmettendo le vibrazioni, il tempo e l'intensità proprie della musica”.
“Siamo felici e onorati di ospitare l’opera di Giuseppe Chiari – ha aggiunto l’assessora alla Cultura Clara Conforti -, un artista che è riuscito a trasportare la musica, una forma d'arte associata al suono, in un'esperienza fatta di colori, segni e suggestioni visive. Grazie alla collaborazione che ormai va avanti da tre anni con Exponent e a tutte le persone, a cominciare dalla famiglia dell’artista, che hanno lavorato per la realizzazione di questa mostra”.
Giuseppe Chiari (Firenze 1926-2007) fin da ragazzo è attratto dalla matematica, dalla letteratura e dalle arti visive, ma la sua vera passione è la “musica”. Nel 1950 compaiono le sue prime composizioni: “Do”, “Intervalli”, “Studi sulla frequenza”. Proprio in questo periodo Silvano Bussotti introduce, nell’ambiente culturale fiorentino, i pensieri e le ricerche di John Cage. Chiari ne viene catturato ed inizia ad interessarsi a ricerche sperimentali coordinando la mostra itinerante “Musica e Segno”. Nel 1955 scrive l’opera “La Cascata” nella quale gli elementi fondamentali sono il rumore e la visione. Arriva poi, nel 1961, a fondare insieme a Pietro Grossi l’associazione “Vita Musicale Contemporanea”. L’anno seguente entra a far parte del gruppo “Fluxus” ed è a partire dal 1964 che Chiari inizia a girare il mondo grazie alle sue performances e ai concerti, in cui ciò che realmente conta non è la musica, ma i gesti che l’artista compie per produrla.
L’esposizione, che fa parte della rassegna “CertaltoArte23”, patrocinata dalla presidenza del Consiglio regionale della Toscana, è a cura di Lorenzo Nannelli, promossa dal Comune di Certaldo, con il coordinamento e il progetto di allestimento di Exponent, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe e Victoria Chiari, Fabiani Arte e la Galleria d’arte Nozzoli.
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