Guido Scarabottolo. Sotto le copertine
Dal 18 Novembre 2012 al 06 Gennaio 2013
Fiesole | Firenze
Luogo: Museo Civico Archeologico
Indirizzo: via Portigiani 1
Orari: 10-14; chiuso il martedì
Curatori: Associazione Tapirulan
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura del Comune di Fiesole
- Associazione Tapirulan
- Fondazione Primo Conti
- Galleria Babele
Costo del biglietto: intero euro 10, ridotto euro 6 (comprende l’ingresso ai musei di Fiesole)
Telefono per informazioni: +39 055 5961293
E-Mail info: infomusei@comune.fiesole.fi.it
Sito ufficiale: http://www.visitflorence.com/fiesole/
Fiesole ospita la mostra personale di Guido Scarabottolo dedicata alle immagini realizzate per le copertine dei libri. L’esposizione, ospitata nella Sala Costantini del Museo Archeologico di Fiesole (via Portigiani, 1), verrà inaugurata sabato 17 novembre, alle ore 17, in occasione della cerimonia per il Premio Fiesole Narrativa Under 40.
Guido Scarabottolo, classe 1947, è attivo da tempo come illustratore e grafico. Oggi è un artista assai noto non solo agli addetti ai lavori ma anche al grande pubblico grazie alle copertine delle edizioni Guanda e alle tavole pubblicate dalle principali testate giornalistiche nazionali, come “Il Sole 24 ore” e “L’Internazionale” per citarne solo alcune.
La mostra, curata dall’Associazione Tapirulan, raccoglie circa 50 opere, in gran parte disegnate per le copertine delle edizioni Guanda. Proprio dalle edizioni Guanda Guido Scarabottolo prende spunto per realizzare un’illustrazione ad hoc per questa mostra “copiando” da quelle della Collana Clandestina di Guanda.
A completamento dell'avvenimento la casa editrice dell'associazione, Edizioni Tapirulan, ha curato l'edizione del catalogo della personale di Guido Scarabottolo con pagine interamente dedicate alle immagini delle copertine.
L'evento, è stato realizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Fiesole in collaborazione con Associazione Tapirulan, Fondazione Primo Conti e Galleria Babele.
Scarabottolo è presente anche nella stessa Galleria Babele (Via delle Belle Donne 41/R – Firenze), che ospita fino al 27 novembre la mostra “Devo pensare ancora”, curata da Laura Accordi. In esposizione oltre trenta tavole originali in art digital print: una rassegna di immagini tratte dalle più importanti edizioni che Guido Scarabottolo ha illustrato nel tempo.
Venerdì 16 novembre alle ore 17.30 si terrà un incontro nel quale sarà presente anche l’artista. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Premio Fiesole Narrativa Under 40.
Entrambe l’esposizioni mettono in mostra i lavori di Scarabottolo che con tratti essenziali ma rigorosamente incisivi, d’ispirazione vagamente surrealista sono capaci di esprimere verità assolute, a volte scomode ed ingombranti e, con il sussurro dell’ironia, sanno condannare una civiltà sempre più incline al regresso e all’autodistruzione. Un mondo di sogni e suggestioni, di poetiche ipotesi e sconcertanti soluzioni.
Una rassegna di visioni fuori dal comune, di illustrazioni, di copertine, di ritratti realizzati nel tempo che rivelano la capacità dell’artista di combinare tradizione ed innovazione: da una parte, la capacità di adattare la sua matita ad un testo, dall’altra, quella di applicare nuove tecnologie per la realizzazione dei suoi lavori. Guido Scarabottolo usa il computer come il pennello e propone la stampa digitale come “opera d’arte” originale, perché l’opera vera è proprio quella che esce dalla stampante. I disegni di base, a matita o pennello, vengono passati al computer, rilavorati, colorati e montati secondo le esigenze, senza che questa procedura vada ad alterare il processo creativo o a diminuire la spontaneità dell’opera .
Guido Scarabottolo, classe 1947, è attivo da tempo come illustratore e grafico. Oggi è un artista assai noto non solo agli addetti ai lavori ma anche al grande pubblico grazie alle copertine delle edizioni Guanda e alle tavole pubblicate dalle principali testate giornalistiche nazionali, come “Il Sole 24 ore” e “L’Internazionale” per citarne solo alcune.
La mostra, curata dall’Associazione Tapirulan, raccoglie circa 50 opere, in gran parte disegnate per le copertine delle edizioni Guanda. Proprio dalle edizioni Guanda Guido Scarabottolo prende spunto per realizzare un’illustrazione ad hoc per questa mostra “copiando” da quelle della Collana Clandestina di Guanda.
A completamento dell'avvenimento la casa editrice dell'associazione, Edizioni Tapirulan, ha curato l'edizione del catalogo della personale di Guido Scarabottolo con pagine interamente dedicate alle immagini delle copertine.
L'evento, è stato realizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Fiesole in collaborazione con Associazione Tapirulan, Fondazione Primo Conti e Galleria Babele.
Scarabottolo è presente anche nella stessa Galleria Babele (Via delle Belle Donne 41/R – Firenze), che ospita fino al 27 novembre la mostra “Devo pensare ancora”, curata da Laura Accordi. In esposizione oltre trenta tavole originali in art digital print: una rassegna di immagini tratte dalle più importanti edizioni che Guido Scarabottolo ha illustrato nel tempo.
Venerdì 16 novembre alle ore 17.30 si terrà un incontro nel quale sarà presente anche l’artista. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Premio Fiesole Narrativa Under 40.
Entrambe l’esposizioni mettono in mostra i lavori di Scarabottolo che con tratti essenziali ma rigorosamente incisivi, d’ispirazione vagamente surrealista sono capaci di esprimere verità assolute, a volte scomode ed ingombranti e, con il sussurro dell’ironia, sanno condannare una civiltà sempre più incline al regresso e all’autodistruzione. Un mondo di sogni e suggestioni, di poetiche ipotesi e sconcertanti soluzioni.
Una rassegna di visioni fuori dal comune, di illustrazioni, di copertine, di ritratti realizzati nel tempo che rivelano la capacità dell’artista di combinare tradizione ed innovazione: da una parte, la capacità di adattare la sua matita ad un testo, dall’altra, quella di applicare nuove tecnologie per la realizzazione dei suoi lavori. Guido Scarabottolo usa il computer come il pennello e propone la stampa digitale come “opera d’arte” originale, perché l’opera vera è proprio quella che esce dalla stampante. I disegni di base, a matita o pennello, vengono passati al computer, rilavorati, colorati e montati secondo le esigenze, senza che questa procedura vada ad alterare il processo creativo o a diminuire la spontaneità dell’opera .
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