Il Medioevo in viaggio. Mostra in occasione dei 150 anni di Firenze Capitale e della fondazione del Bargello
Dal 20 Marzo 2015 al 21 Giugno 2015
Firenze
Luogo: Museo Nazionale del Bargello
Indirizzo: via del Proconsolo 4
Orari: da lunedì a domenica 8.15-13.50
Curatori: Beatrice Paolozzi Strozzi, Ilaria Ciseri, Benedetta Chiesi
Enti promotori:
- Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
- Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
- Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
- Galleria degli Uffizi
- Firenze Musei
- Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Costo del biglietto: intero € 4, ridotto € 2, gratuito under 18
Telefono per informazioni: +39 055 238 8606
E-Mail info: info@polomuseale.firenze.it
Sito ufficiale: http://www.polomuseale.firenze.it
La mostra è in collaborazione con i musei appartenenti al Réseau des Musées d’Art Médiéval, nato nel 2011, quando il Musée de Cluny (Parigi), il Museo Nazionale del Bargello, il Museum Schnütgen (Colonia) e il Museu Episcopal (Vic) – simili per genere di collezioni e storia – hanno messo a punto, lavorando insieme, un progetto espositivo che valorizzasse le reciproche raccolte d’arte attorno a un tema specifico: “Il Medioevo in viaggio”.
Il tema è largamente discusso e studiato, ma costituisce un’ardua sfida per una mostra, nel renderlo “visibile”. Sono poche, infatti, le testimonianze di cultura materiale direttamente legate a viaggi così lontani nel tempo. Le opere d’arte, tuttavia, offrono numerosi spunti per evocare i viaggi nel Medioevo: non solo attraverso raffigurazioni iconografiche di viaggi reali o fantastici, ma anche attraverso una quantità di oggetti, che un tempo accompagnarono i tanti e diversi viaggiatori in età medievale, spinti dalla ricerca della redenzione, o del denaro, o della gloria.
La mostra si articolerà in cinque diverse sezioni.
1. La rappresentazione del mondo
La prima sezione affronta, attraverso una selezione di carte e piante geografiche dal XII al XV secolo (ma anche del primo globo celeste esistente), i confini del mondo conosciuto e la visione che se ne aveva nel Medioevo. Queste carte appaiono attraversate da rotte e percorsi diversi: talora letterari e devoti, derivati dalle Sacre Scritture; talora invece reali, frutto dell’esperienza diretta dei viaggiatori, quasi delle “carte stradali” ante-litteram, ad uso soprattutto dei viandanti che dall’Europa del Nord scendevano fino a Roma. I viaggi per mare, leggendari e pericolosi, sono evocati sia da una selezione iconografica (miniature, rilievi, dipinti dell’epoca), sia da alcuni antichi strumenti di navigazione.
2. La salvezza dell’anima: pellegrini, predicatori, chierici
Il pellegrinaggio è la forma più nota del viaggio del Medioevo. Anche se la motivazione religiosa non esaurisce le ragioni più articolate e complesse per cui si intraprendeva un pellegrinaggio, è sicuramente la causa apparente più rilevante di questo moto di massa che ha attraversato l’Europa nei secoli centrali del Medioevo.
La sezione intende illustrare le tipologie dei pellegrini medievali, il loro “corredo” di viaggio (esemplari di scarpe, vesti, strumenti…), le loro insegne distintive a seconda delle mète raggiunte: per lo più, i grandi santuari d’Europa (placchette di pellegrinaggio). Reliquie più ingombranti potevano essere “acquistate” e trasportate in patria in apposite borse o cofanetti: in mostra, rare testimonianze di questo tipo, come la tasca in cotone dello Schnütgen Museum di Colonia.
3. La guerra: crociate, cavalieri, spedizioni militari
Il tema sarà evocato da alcune testimonianze dirette del viaggio dei crociati, di stretta rilevanza storica, provenienti dal Museo di Cluny, come la croce pettorale dei cavalieri della prima Crociata (1096-1099). Il tema sarà inoltre richiamato da racconti di viaggio delle Crociate, da quello sfortunato del re Luigi IX a quello fantastico di Febusso e Briusso (nella redazione italiana del Manoscritto della Biblioteca Nazionale di Firenze).
I viaggi per terra e per mare sono documentati inoltre da una sezione di piccoli oggetti devozionali, testimoni della circolazione di memorie di pellegrinaggio e di reliquie, di doni e souvenir della Terra Santa. Il loro stile, la presenza di reliquie legate ai luoghi della Passione di Cristo, le provenienze leggendarie, potevano e possono ancora evocare, al pari dei racconti di viaggio, il sapore della distanza e la fascinazione per “l’esotico” e per quelle eroiche e secolari missioni cristiane.
4. Il viaggio di affari: mercanti, banchieri, messaggeri
In questa sezione, di stampo prettamente laico, sono esposti i tipi di viaggio “di affari” svolti per commercio e per mercato, ma anche per missioni politiche, da categorie che potremmo dire di professionisti itineranti (diplomatici, ambasciatori, ecc.).
In questa sezione saranno centrali le figure del mercante e del messaggero, evocate da una serie di oggetti e strumenti del loro mestiere, come le scarselle, le custodie dei documenti, le tessere mercantili o le lettere di cambio, essenziali per una circolazione rapida, sicura e garantita di beni e denaro nell’Europa medievale.
5. Il viaggio di immagine: le corti in movimento
Anche distanze molto ridotte potevano costituire, in termini simbolici, un viaggio: come le periodiche trasferte del sovrano o del signore nei suoi possedimenti, col suo seguito di dignitari e il suo fastoso corredo da viaggio (a sottolineare la visibilità politica e sociale) per confermare la propria autorità e garantire l’ordine; o come quello metaforico delle spose aristocratiche, che lasciano la casa del padre per raggiungere quella del marito, spesso a conferma di una nuova alleanza politica fra potenti casati: rappresentato in mostra da tre sontuosi esemplari di selle d’avorio scolpito, in uso in Germania e nel Nord Italia.
Il tema è largamente discusso e studiato, ma costituisce un’ardua sfida per una mostra, nel renderlo “visibile”. Sono poche, infatti, le testimonianze di cultura materiale direttamente legate a viaggi così lontani nel tempo. Le opere d’arte, tuttavia, offrono numerosi spunti per evocare i viaggi nel Medioevo: non solo attraverso raffigurazioni iconografiche di viaggi reali o fantastici, ma anche attraverso una quantità di oggetti, che un tempo accompagnarono i tanti e diversi viaggiatori in età medievale, spinti dalla ricerca della redenzione, o del denaro, o della gloria.
La mostra si articolerà in cinque diverse sezioni.
1. La rappresentazione del mondo
La prima sezione affronta, attraverso una selezione di carte e piante geografiche dal XII al XV secolo (ma anche del primo globo celeste esistente), i confini del mondo conosciuto e la visione che se ne aveva nel Medioevo. Queste carte appaiono attraversate da rotte e percorsi diversi: talora letterari e devoti, derivati dalle Sacre Scritture; talora invece reali, frutto dell’esperienza diretta dei viaggiatori, quasi delle “carte stradali” ante-litteram, ad uso soprattutto dei viandanti che dall’Europa del Nord scendevano fino a Roma. I viaggi per mare, leggendari e pericolosi, sono evocati sia da una selezione iconografica (miniature, rilievi, dipinti dell’epoca), sia da alcuni antichi strumenti di navigazione.
2. La salvezza dell’anima: pellegrini, predicatori, chierici
Il pellegrinaggio è la forma più nota del viaggio del Medioevo. Anche se la motivazione religiosa non esaurisce le ragioni più articolate e complesse per cui si intraprendeva un pellegrinaggio, è sicuramente la causa apparente più rilevante di questo moto di massa che ha attraversato l’Europa nei secoli centrali del Medioevo.
La sezione intende illustrare le tipologie dei pellegrini medievali, il loro “corredo” di viaggio (esemplari di scarpe, vesti, strumenti…), le loro insegne distintive a seconda delle mète raggiunte: per lo più, i grandi santuari d’Europa (placchette di pellegrinaggio). Reliquie più ingombranti potevano essere “acquistate” e trasportate in patria in apposite borse o cofanetti: in mostra, rare testimonianze di questo tipo, come la tasca in cotone dello Schnütgen Museum di Colonia.
3. La guerra: crociate, cavalieri, spedizioni militari
Il tema sarà evocato da alcune testimonianze dirette del viaggio dei crociati, di stretta rilevanza storica, provenienti dal Museo di Cluny, come la croce pettorale dei cavalieri della prima Crociata (1096-1099). Il tema sarà inoltre richiamato da racconti di viaggio delle Crociate, da quello sfortunato del re Luigi IX a quello fantastico di Febusso e Briusso (nella redazione italiana del Manoscritto della Biblioteca Nazionale di Firenze).
I viaggi per terra e per mare sono documentati inoltre da una sezione di piccoli oggetti devozionali, testimoni della circolazione di memorie di pellegrinaggio e di reliquie, di doni e souvenir della Terra Santa. Il loro stile, la presenza di reliquie legate ai luoghi della Passione di Cristo, le provenienze leggendarie, potevano e possono ancora evocare, al pari dei racconti di viaggio, il sapore della distanza e la fascinazione per “l’esotico” e per quelle eroiche e secolari missioni cristiane.
4. Il viaggio di affari: mercanti, banchieri, messaggeri
In questa sezione, di stampo prettamente laico, sono esposti i tipi di viaggio “di affari” svolti per commercio e per mercato, ma anche per missioni politiche, da categorie che potremmo dire di professionisti itineranti (diplomatici, ambasciatori, ecc.).
In questa sezione saranno centrali le figure del mercante e del messaggero, evocate da una serie di oggetti e strumenti del loro mestiere, come le scarselle, le custodie dei documenti, le tessere mercantili o le lettere di cambio, essenziali per una circolazione rapida, sicura e garantita di beni e denaro nell’Europa medievale.
5. Il viaggio di immagine: le corti in movimento
Anche distanze molto ridotte potevano costituire, in termini simbolici, un viaggio: come le periodiche trasferte del sovrano o del signore nei suoi possedimenti, col suo seguito di dignitari e il suo fastoso corredo da viaggio (a sottolineare la visibilità politica e sociale) per confermare la propria autorità e garantire l’ordine; o come quello metaforico delle spose aristocratiche, che lasciano la casa del padre per raggiungere quella del marito, spesso a conferma di una nuova alleanza politica fra potenti casati: rappresentato in mostra da tre sontuosi esemplari di selle d’avorio scolpito, in uso in Germania e nel Nord Italia.
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