Incontri sul paesaggio. Riflessioni sul 'museo diffuso'
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Locandina Incontri sul paesaggio. Riflessioni sul 'museo diffuso', Firenze
Locandina Incontri sul paesaggio. Riflessioni sul 'museo diffuso', Firenze
Dal 24 Febbraio 2012 al 23 Marzo 2012
Firenze
Luogo: Sportello EcoEquo
Indirizzo: via dell'Agnolo 1/C
Orari: lunedì - martedì - mercoledì - venerdì 9-13; martedì - giovedì 15-17
Enti promotori:
- Limen
- Sportello EcoEquo
- Comune di Firenze
- Limen Italia
Telefono per informazioni: + 39 055 587706
E-Mail info: sportelloecoequo@comune.fi.it
Sito ufficiale: http://sportelloecoequo.comune.firenze.it
"Limen propone una serie di incontri sul tema del ‘museo diffuso’, partendo dal tema dell’ecomuseo, più in generale vuole riguardare il tema del paesaggio come valore culturale oltre che estetico e percettivo. L’obiettivo e’ ripercorrere il quadro identitario del sistema Italia che offre anche agli spettatori più casuali un grande museo a cielo aperto di cui l’ecomuseo è uno degli esperimenti più riusciti e riconosciuto degli ultimi anni. Uscire dai canoni tradizionali del museo è l’esperimento da consolidare, rinnovare, ripetere nel tempo. Uscire dalle sale delle pinacoteche delle gallerie dalle raccolte di sculture per abbracciare l’innovazione portata dall’idea del museo diffuso, dilatato nello spazio del territorio e delle città: piazze, assi stradali, vedute di spigolo, loggiati, fondali, giardini integrati con le architetture del palazzi, masse murarie che si prolungano nel verde generando alchimie uniche. Allo stesso modo, la veduta delle figure del paesaggio, dei luoghi, dei prodotti della terra, dei dialetti, degli accenti.”
Parlare di ‘museo diffuso’, termine perfettamente riuscito, significa prendere coscienza in ultima istanza dell’immenso patrimonio culturale che l’italia offre in ogni luogo del territorio, partendo dalla memoria, le radici, gli spazi naturali, valorizzando le tracce storiche che hanno marcato il territorio nei millenni e che sono ancora perfettamente leggibili. Tornare a vedere la filigrana e le infinite sfumature e valenze del paesaggio significa riappropriarsi di una parte di noi stessi, recuperando il pià grande spettacolo a cielo aperto che troviamo con caratteristiche uniche nel nostro paese.
"Ecomuseo è dunque il museo del tempo e dello spazio in un territorio dato. E' un’istituzione che si occupa di studiare, conservare, valorizzare e presentare la memoria collettiva di una comunità e del territorio che la ospita, delineando linee coerenti per lo sviluppo futuro; è il frutto del rapporto costruttivo tra una popolazione, la sua amministrazione e un equipe pluridisciplinare di esperti; è un organismo che, pur rivolgendosi anche ad un pubblico esterno, ha come interlocutori principali gli abitanti della comunità. E' un museo del tempo, dove le conoscenze si estendono e diramano attraverso il passato vissuto dalla comunità per giungere nel presente, con un’apertura sul futuro; è un museo dello spazio: spazi significativi dove sostare e camminare. Privilegia il linguaggio visivo diretto degli oggetti fisici e delle immagini, valorizzati nel loro contesto originario."
"Esiste una forte domanda di identità, che normalmente si manifesta a scala locale, e che presenta talvolta caratteristiche reazionarie, come aggressività e chiusura localistica o volontà di conservazione a oltranza, oppure opportunistiche, come la creazione di un’identità artificiale e di maniera. Accanto a questa etnicità commerciale esiste però un movimento di riscoperta autentico della cultura locale, creativo e finalizzato alla conservazione della diversità e che muove dalla riscoperta dell’identità come reazione alla standardizzazione culturale.”
Parlare di ‘museo diffuso’, termine perfettamente riuscito, significa prendere coscienza in ultima istanza dell’immenso patrimonio culturale che l’italia offre in ogni luogo del territorio, partendo dalla memoria, le radici, gli spazi naturali, valorizzando le tracce storiche che hanno marcato il territorio nei millenni e che sono ancora perfettamente leggibili. Tornare a vedere la filigrana e le infinite sfumature e valenze del paesaggio significa riappropriarsi di una parte di noi stessi, recuperando il pià grande spettacolo a cielo aperto che troviamo con caratteristiche uniche nel nostro paese.
"Ecomuseo è dunque il museo del tempo e dello spazio in un territorio dato. E' un’istituzione che si occupa di studiare, conservare, valorizzare e presentare la memoria collettiva di una comunità e del territorio che la ospita, delineando linee coerenti per lo sviluppo futuro; è il frutto del rapporto costruttivo tra una popolazione, la sua amministrazione e un equipe pluridisciplinare di esperti; è un organismo che, pur rivolgendosi anche ad un pubblico esterno, ha come interlocutori principali gli abitanti della comunità. E' un museo del tempo, dove le conoscenze si estendono e diramano attraverso il passato vissuto dalla comunità per giungere nel presente, con un’apertura sul futuro; è un museo dello spazio: spazi significativi dove sostare e camminare. Privilegia il linguaggio visivo diretto degli oggetti fisici e delle immagini, valorizzati nel loro contesto originario."
"Esiste una forte domanda di identità, che normalmente si manifesta a scala locale, e che presenta talvolta caratteristiche reazionarie, come aggressività e chiusura localistica o volontà di conservazione a oltranza, oppure opportunistiche, come la creazione di un’identità artificiale e di maniera. Accanto a questa etnicità commerciale esiste però un movimento di riscoperta autentico della cultura locale, creativo e finalizzato alla conservazione della diversità e che muove dalla riscoperta dell’identità come reazione alla standardizzazione culturale.”
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