La via al Principe: Niccolò Machiavelli da Firenze a San Casciano
Dal 10 Dicembre 2013 al 22 Febbraio 2014
Firenze
Luogo: Biblioteca Nazionale Centrale
Indirizzo: piazza Cavalleggeri 1
Telefono per informazioni: +39 055 249191
E-Mail info: info@bncf.firenze.sbn.it
Sito ufficiale: http://ttp://www.bncf.firenze.sbn.it
Il Comitato per le celebrazioni del V Centenario del Principe, presieduto dall'onorevole Valdo Spini e dal professor Sergio Givone, assessore alla cultura del Comune di Firenze, di cui fanno parte rappresentanti di tutte le istituzioni politiche e culturali del territorio, ha affidato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze il compito di organizzare la Mostra con cui Firenze celebrerà il suo illustre concittadino. Si è quindi costituito un comitato scientifico, composto dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il Polo Museale, l'Archivio di Stato, l'Università degli studi e singoli studiosi.
La mostra sarà ospitata nelle sale monumentali della Biblioteca Nazionale Centrale e sarà inaugurata il 10 dicembre del 2013 (data della lettera di Niccolò Machiavelli a Francesco Vettori) per concludersi il 22 febbraio 2014 ed è complementare alla grande Mostra, Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo (1513-2013), organizzata dall' Istituto dell'Enciclopedia italiana e dalla Aspen University, che si è tenuta a Roma, presso il Vittoriano dal 23 aprile al 30 giugno e che è attualmente in corso negli Stati Uniti.
In un percorso comune i tre maggiori Istituti fiorentini appartenenti al Ministero per i Beni e le Attività culturali - il Polo museale, l’Archivio di Stato e la Biblioteca Nazionale stessa- esporranno parte della ricca messe di documenti originali, autografi ed iconografici sull’illustre concittadino conservati a Firenze, scelti dal comitato scientifico, di cui fanno parte, accanto ai funzionari delle Istituzioni coinvolte, noti studiosi dell’Ateneo italiano, come Riccardo Bruscagli, Francesco Bausi e Marzia Pieri.
I visitatori, insieme al manoscritto autografo dell’Arte della guerra di Niccolò Machiavelli, ai carteggi del periodo del suo cancellierato e a molti altri capolavori, potranno così ammirare la celeberrima Tavola Doria, il dipinto di derivazione leonardesca realizzato fra il 1503 e il 1504, ritrovato recentemente e per la prima volta esposto a Firenze, il poco noto ritratto di Machiavelli di mano di Ridolfo del Ghirlandaio e altri dipinti e materiali iconografici coevi.
L’esposizione della Tavola Doria può senza dubbio considerarsi un evento nell’evento: scomparso da decenni e dato per disperso, il dipinto, che raffigura una scena della battaglia di Anghiari e che alcuni studiosi hanno addirittura attribuito a Leonardo Da Vinci, è stato ritrovato in una stanza blindata di Ginevra nel maggio 2012 grazie al lavoro investigativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e all’intervento della magistratura italiana e del MIBAC. Per accordi con il Museo Nazionale del Giappone, che l’aveva acquistato nel dopoguerra però, l’opera si dovrà alternare fra Italia e Giappone, con scadenze pluriennali e quindi non sarà possibile rivederla sul suolo italiano prima di qualche anno.
Esporre la Tavola Doria all’interno di una mostra su Machiavelli significa, inoltre, riportarla al contesto storico in cui è nata e cioè la commessa di raffigurare uno degli episodi più gloriosi della storia della Signoria ovvero la vittoria della battaglia di Anghiari del 1440 sulle truppe di Filippo Maria Visconti, che Pier Soderini, gonfaloniere della Repubblica Fiorentina, aveva fatto a Leonardo Da Vinci nel 1503.
Una particolare importanza sarà data anche ai Laboratori didattici: in particolare, l'Archivio di Stato organizzerà un laboratorio collegato alla mostra dal titolo: Dentro la cancelleria: gli strumenti di lavoro del segretario fiorentino al tempo del Machiavelli (cifrari, copiari, sigilli, arte dello scrivere, ecc.). Ancora nell'ottica del pubblico più giovane, saranno organizzati percorsi e incontri legati alla presenza del personaggio Machiavelli nelle narrativa contemporanea per ragazzi.
La mostra sarà ospitata nelle sale monumentali della Biblioteca Nazionale Centrale e sarà inaugurata il 10 dicembre del 2013 (data della lettera di Niccolò Machiavelli a Francesco Vettori) per concludersi il 22 febbraio 2014 ed è complementare alla grande Mostra, Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo (1513-2013), organizzata dall' Istituto dell'Enciclopedia italiana e dalla Aspen University, che si è tenuta a Roma, presso il Vittoriano dal 23 aprile al 30 giugno e che è attualmente in corso negli Stati Uniti.
In un percorso comune i tre maggiori Istituti fiorentini appartenenti al Ministero per i Beni e le Attività culturali - il Polo museale, l’Archivio di Stato e la Biblioteca Nazionale stessa- esporranno parte della ricca messe di documenti originali, autografi ed iconografici sull’illustre concittadino conservati a Firenze, scelti dal comitato scientifico, di cui fanno parte, accanto ai funzionari delle Istituzioni coinvolte, noti studiosi dell’Ateneo italiano, come Riccardo Bruscagli, Francesco Bausi e Marzia Pieri.
I visitatori, insieme al manoscritto autografo dell’Arte della guerra di Niccolò Machiavelli, ai carteggi del periodo del suo cancellierato e a molti altri capolavori, potranno così ammirare la celeberrima Tavola Doria, il dipinto di derivazione leonardesca realizzato fra il 1503 e il 1504, ritrovato recentemente e per la prima volta esposto a Firenze, il poco noto ritratto di Machiavelli di mano di Ridolfo del Ghirlandaio e altri dipinti e materiali iconografici coevi.
L’esposizione della Tavola Doria può senza dubbio considerarsi un evento nell’evento: scomparso da decenni e dato per disperso, il dipinto, che raffigura una scena della battaglia di Anghiari e che alcuni studiosi hanno addirittura attribuito a Leonardo Da Vinci, è stato ritrovato in una stanza blindata di Ginevra nel maggio 2012 grazie al lavoro investigativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e all’intervento della magistratura italiana e del MIBAC. Per accordi con il Museo Nazionale del Giappone, che l’aveva acquistato nel dopoguerra però, l’opera si dovrà alternare fra Italia e Giappone, con scadenze pluriennali e quindi non sarà possibile rivederla sul suolo italiano prima di qualche anno.
Esporre la Tavola Doria all’interno di una mostra su Machiavelli significa, inoltre, riportarla al contesto storico in cui è nata e cioè la commessa di raffigurare uno degli episodi più gloriosi della storia della Signoria ovvero la vittoria della battaglia di Anghiari del 1440 sulle truppe di Filippo Maria Visconti, che Pier Soderini, gonfaloniere della Repubblica Fiorentina, aveva fatto a Leonardo Da Vinci nel 1503.
Una particolare importanza sarà data anche ai Laboratori didattici: in particolare, l'Archivio di Stato organizzerà un laboratorio collegato alla mostra dal titolo: Dentro la cancelleria: gli strumenti di lavoro del segretario fiorentino al tempo del Machiavelli (cifrari, copiari, sigilli, arte dello scrivere, ecc.). Ancora nell'ottica del pubblico più giovane, saranno organizzati percorsi e incontri legati alla presenza del personaggio Machiavelli nelle narrativa contemporanea per ragazzi.
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