Marco Tirelli
Dal 23 Gennaio 2021 al 06 Marzo 2021
Firenze
Luogo: Eduardo Secci Contemporary
Indirizzo: Piazza Carlo Goldoni 2
Orari: Lunedì – Sabato 10:00 – 13:30 / 14:30 – 19:00
Curatori: Alberto Fiz
Telefono per informazioni: +39 055 661356
E-Mail info: gallery@eduardosecci.com
Sito ufficiale: http://www.eduardosecci.com
La Galleria Eduardo Secci è lieta di annunciare le mostre “Marco Tirelli” e “Radu Oreian” che si svolgeranno parallelamente dal 23 Gennaio al 6 Marzo 2021 nelle due aree della Galleria in piazza Carlo Goldoni 2, Firenze. L’esposizione personale dell’artista romano sarà curata da Alberto Fiz inaugurando la stagione espositiva 2021.
In occasione di questa prima mostra nello spazio della galleria fiorentina, l’artista presenta una serie di opere inedite realizzate durante i mesi del lockdown. I lavori vengono proposti in tre spazi attraverso un allestimento sofisticato che crea un forte coinvolgimento emotivo. La rassegna, infatti, dà luogo a un crescendo che conduce sino ad un’installazione di circa 12 tele senza telaio di dimensioni differenti disposte sulla parete. Così pensata, quest’ultima si caratterizza per un parallelismo con il grande progetto che Tirelli realizzò in occasione della Biennale di Venezia del 2013.
In questo ultimo ciclo di lavori Tirelli, uno tra gli artisti più significativi della scena contemporanea, s’interroga sul potere rigenerativo dell’immagine in base ad un’indagine che appare particolarmente attuale nella società di oggi, dove il flusso mediatico sembra aver sottratto valore ad ogni forma d’iconografia banalizzando il messaggio. Tirelli, al contrario, recupera il significato primario dell’immagine sottoponendola ogni volta alla verifica della pittura che non duplica la realtà ma la trasforma.
Come spiega Alberto Fiz, “Tirelli crea un laboratorio dell’immagine e dell’immaginario senza alcuna gerarchia che nasce dal desiderio di recuperare l’essenza del visibile”. Il suo repertorio è molto vasto e comprende simboli, elementi naturalistici, corpi, mappe geografiche, oggetti per osservare lo spazio, frammenti di cielo in base ad un work in progress continuo dove il soggetto è funzionale ad un processo di riappropriazione fisica e mentale: “La pittura è lo strumento che mi consente di riportare le idee alla concretezza della mano”, afferma Tirelli che s’interroga sulla materia stessa di cui sono fatte le immagini. Nell’ambito della mostra, il susseguirsi delle sue opere permette di restituire al visitatore la fascinazione di continue riscoperte rispetto ad un reale che finalmente torna ad essere percepito.
Marco Tirelli è nato a Roma nel 1956, attualmente vive e lavora tra Roma e Spoleto. È membro dell’Accademia Nazionale di San Luca e dell’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Tirelli ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma dove si è laureato in Scenografia con Toti Scialoja. Recenti mostre personali includono: Marco Tirelli, House of Art Ceské Budejovice, Piazza Carlo Goldoni 2 50123 Firenze - IT +39 055 661356 gallery@eduardosecci.com Eduardo Secci Contemporary S.R.L soc. unip. Cap. Soc. IV. 10.000,00 € C. F. P.IVA N. ISCR. REG. IMP. FI 06421100485 eduardoseccicontemporary@pec-societa.com www.eduardosecci.com Repubblica Ceca (2020), Marco Tirelli, Axel Vervoordt Gallery, Kanaal, Belgio e Hong Kong (2018); Marco Tirelli, Palazzi Comunali, Sala delle Pietre, Todi (PG); Marco Tirelli, MAMC Musée d’art moderne et contemporain Saint-Etienne Métropole, Francia; Marco Tirelli, Fondazione Pastificio Cerere, Roma (2016); Osservatorio, Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive, Pesaro (2014); Marco Tirelli. Immaginario, Istituto Nazionale per la Grafica, Palazzo Poli, Roma (2013); Macro Testaccio, Museo d’Arte Contemporanea, Roma (2012); Museo di Palazzo Fortuny, Venezia (2010). Recenti mostre collettive includono: Il fregio dei Carracci. Opere a confronto, Palazzo Fava, Bologna (2019); Lo spazio dell’immagine, collezione e nuove acquisizioni, MAXXI, Roma (2018); The Hilger collection 1st part. Works on paper and wood, HilgerBROTKunsthalle, Vienna (2016); Di mano in mano, Casa delle Letterature, Roma (2016); Proportio, Palazzo Fortuny, Venezia (2015); Biennale di Kochi Muziris, India (2014); Iconica, Arte Urbana al Foro Italico, Roma (2014); Opere della Collezione permanente/1, CAMUSAC, Cassino (2013); La Grande Magia, MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna (2013); La magnifica Ossessione, MART, Rovereto (2012); MACROwall: Eighties are Back!, MACRO, Roma (2012); Spazio. Dalle collezioni di arte e architettura del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma (2010); Le collezioni 1958 – 2008, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2010); Détournement Venice 2009, LIII Esposizione Internazionale d’Arte – evento parallelo, La Biennale di Venezia, Archivio di Stato, Venezia (2009). Inoltre ha partecipato ad importanti esposizioni internazionali: LV Biennale di Venezia, Padiglione Vice Versa (2013); Bienal de Sao Paolo (1991); Biennale of Sydney (1990); XLIV Biennale di Venezia (1990); Biennale de Paris (1985); XXXIX Biennale di Venezia, Aperto ’82 (1982)
In occasione di questa prima mostra nello spazio della galleria fiorentina, l’artista presenta una serie di opere inedite realizzate durante i mesi del lockdown. I lavori vengono proposti in tre spazi attraverso un allestimento sofisticato che crea un forte coinvolgimento emotivo. La rassegna, infatti, dà luogo a un crescendo che conduce sino ad un’installazione di circa 12 tele senza telaio di dimensioni differenti disposte sulla parete. Così pensata, quest’ultima si caratterizza per un parallelismo con il grande progetto che Tirelli realizzò in occasione della Biennale di Venezia del 2013.
In questo ultimo ciclo di lavori Tirelli, uno tra gli artisti più significativi della scena contemporanea, s’interroga sul potere rigenerativo dell’immagine in base ad un’indagine che appare particolarmente attuale nella società di oggi, dove il flusso mediatico sembra aver sottratto valore ad ogni forma d’iconografia banalizzando il messaggio. Tirelli, al contrario, recupera il significato primario dell’immagine sottoponendola ogni volta alla verifica della pittura che non duplica la realtà ma la trasforma.
Come spiega Alberto Fiz, “Tirelli crea un laboratorio dell’immagine e dell’immaginario senza alcuna gerarchia che nasce dal desiderio di recuperare l’essenza del visibile”. Il suo repertorio è molto vasto e comprende simboli, elementi naturalistici, corpi, mappe geografiche, oggetti per osservare lo spazio, frammenti di cielo in base ad un work in progress continuo dove il soggetto è funzionale ad un processo di riappropriazione fisica e mentale: “La pittura è lo strumento che mi consente di riportare le idee alla concretezza della mano”, afferma Tirelli che s’interroga sulla materia stessa di cui sono fatte le immagini. Nell’ambito della mostra, il susseguirsi delle sue opere permette di restituire al visitatore la fascinazione di continue riscoperte rispetto ad un reale che finalmente torna ad essere percepito.
Marco Tirelli è nato a Roma nel 1956, attualmente vive e lavora tra Roma e Spoleto. È membro dell’Accademia Nazionale di San Luca e dell’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Tirelli ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma dove si è laureato in Scenografia con Toti Scialoja. Recenti mostre personali includono: Marco Tirelli, House of Art Ceské Budejovice, Piazza Carlo Goldoni 2 50123 Firenze - IT +39 055 661356 gallery@eduardosecci.com Eduardo Secci Contemporary S.R.L soc. unip. Cap. Soc. IV. 10.000,00 € C. F. P.IVA N. ISCR. REG. IMP. FI 06421100485 eduardoseccicontemporary@pec-societa.com www.eduardosecci.com Repubblica Ceca (2020), Marco Tirelli, Axel Vervoordt Gallery, Kanaal, Belgio e Hong Kong (2018); Marco Tirelli, Palazzi Comunali, Sala delle Pietre, Todi (PG); Marco Tirelli, MAMC Musée d’art moderne et contemporain Saint-Etienne Métropole, Francia; Marco Tirelli, Fondazione Pastificio Cerere, Roma (2016); Osservatorio, Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive, Pesaro (2014); Marco Tirelli. Immaginario, Istituto Nazionale per la Grafica, Palazzo Poli, Roma (2013); Macro Testaccio, Museo d’Arte Contemporanea, Roma (2012); Museo di Palazzo Fortuny, Venezia (2010). Recenti mostre collettive includono: Il fregio dei Carracci. Opere a confronto, Palazzo Fava, Bologna (2019); Lo spazio dell’immagine, collezione e nuove acquisizioni, MAXXI, Roma (2018); The Hilger collection 1st part. Works on paper and wood, HilgerBROTKunsthalle, Vienna (2016); Di mano in mano, Casa delle Letterature, Roma (2016); Proportio, Palazzo Fortuny, Venezia (2015); Biennale di Kochi Muziris, India (2014); Iconica, Arte Urbana al Foro Italico, Roma (2014); Opere della Collezione permanente/1, CAMUSAC, Cassino (2013); La Grande Magia, MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna (2013); La magnifica Ossessione, MART, Rovereto (2012); MACROwall: Eighties are Back!, MACRO, Roma (2012); Spazio. Dalle collezioni di arte e architettura del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma (2010); Le collezioni 1958 – 2008, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2010); Détournement Venice 2009, LIII Esposizione Internazionale d’Arte – evento parallelo, La Biennale di Venezia, Archivio di Stato, Venezia (2009). Inoltre ha partecipato ad importanti esposizioni internazionali: LV Biennale di Venezia, Padiglione Vice Versa (2013); Bienal de Sao Paolo (1991); Biennale of Sydney (1990); XLIV Biennale di Venezia (1990); Biennale de Paris (1985); XXXIX Biennale di Venezia, Aperto ’82 (1982)
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 18 dicembre 2024 al 18 dicembre 2024
Venezia | Museo Correr
L’impronta di Andrea Mantegna. UN DIPINTO RISCOPERTO DEL MUSEO CORRER DI VENEZIA
-
Dal 14 dicembre 2024 al 02 marzo 2025
Palermo | Palazzo Abatellis
Attraversamenti. Il Trionfo della morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso
-
Dal 12 dicembre 2024 al 23 febbraio 2025
Roma | Palazzo Altemps
Gabriele Basilico. Roma
-
Dal 13 dicembre 2024 al 31 agosto 2025
Roma | Museo dell'Ara Pacis
Franco Fontana. Retrospective
-
Dal 13 dicembre 2024 al 09 marzo 2025
Milano | Fabbrica del Vapore
Tim Burton's Labyrinth
-
Dal 13 dicembre 2024 al 06 aprile 2025
Senigallia | Palazzo del Duca
La Camera Oscura di Giacomelli