Sheep Art - Arte in transumanza

Sheep Art - Arte in transumanza

 

Dal 20 Gennaio 2019 al 03 Febbraio 2019

Certaldo | Firenze

Luogo: Palazzo Pretorio

Indirizzo: via Giovanni Boccaccio

Orari: 9.30-13.30 / 14.30-16.30 (chiusura martedì)

Curatori: Filippo Lotti

Costo del biglietto: euro 4

Telefono per informazioni: +39 0571661219

Sito ufficiale: http://www.comune.certaldo.fi.it



Le prestigiose stanze di Palazzo Pretorio ospitano la prima tappa della mostra itinerante “Sheep Art – Arte in transumanza”, curata da Filippo Lotti. 

L’esposizione vede protagonisti 24 artisti, tutti toscani per nascita o d'adozione, che si sono espressi, ciascuno secondo il proprio stile pittorico, dipingendo su di un supporto del tutto particolare, sagome di legno bifacciali a forma di pecora (a grandezza reale): Massimo Barlettani, Antonio Biancalani, Alain Bonnefoit, Vincenzo Calli, Fabio Calvetti, Claudio Cionini, Elio De Luca, Raffaele De Rosa, Satoshi Dobara, Franco Mauro Franchi, Danilo Fusi, Giuliano Giuggioli, Susan Leyland, Riccardo Luchini, Mario Madiai, Giovanni Maranghi, Francesco Nesi, Paolo Nuti, Nico Paladini, Elisabetta Rogai, Carlo Romiti, Marcello Scarselli, Paolo Staccioli, Armando Xhomo

L’idea è nata da Paolo Piacenti, titolare di “Forme d’arte”, una piccola produzione di formaggi, che ha voluto sottolineare, un legame tra i suoi formaggi e la pittura, riproponendo l’antica relazione tra arte figurativa e cibo.

«Volevo – dice Piacenti – che questa mostra itinerante partisse proprio da Certaldo, luogo in cui abito e in cui da quasi vent’anni si trova la mia azienda. In famiglia, mio padre in primis e mio fratello poi, lavoriamo tutti nel campo enogastronomico ma, fin da piccolo, sono stato abituato anche ad apprezzare l'arte.

La casa di mio padre è sempre stata un porto di mare per gli artisti; è naturale appassionarsi ad una cosa quando la respiri continuamente. Poi il lavoro mi ha portato a occuparmi di formaggio, ma la mia passione è sempre stata anche l’arte. Volendo coniugare le due cose mi sono confrontato con Fabio Calvetti, amico e consigliere da sempre, ed è nato questo progetto. 
A questo punto – continua Piacenti – mancava solo un curatore sensibile al tema e professionalmente preparato che portasse avanti l'idea trasformandola in realtà. Per questo ho chiesto a Filippo Lotti di fare “da pastore” al mio gregge; il suo entusiasmo è stato esplosivo e mi ha travolto». 

«Unitamente ai 24 artisti – aggiunge Lotti – che hanno realizzato la pecora dipinta, ho invitato altrettanti fotografi, anche questi tutti toscani, a realizzare un ritratto fotografico di ciascun artista affiancato all'opera o comunque contestualizzata col progetto, così da arricchire la rassegna». 

La mostra organizzata in collaborazione con il Comune di Certaldo aprirà i battenti domenica 20 gennaio 2019 alle ore 11.00 alla presenza del Sindaco di Certaldo Giacomo Cucini, dell’assessore alla cultura Francesca Pinochi, di Paolo Piacenti, del curatore e degli artisti coinvolti. 

A disposizione dei visitatori, un prezioso catalogo, edito da Bandecchi & Vivaldi, con un’introduzione critica della storica dell’arte Daniela Pronestì che scrive: «È simbolo di mitezza e di innocenza, ma anche di bieco conformismo e di stoltezza. Pochi altri animali come la pecora rappresentano nell’immaginario collettivo atteggiamenti e modi di essere così diversi. Non a caso la troviamo spesso nelle favole e nei proverbi come simbolo della contraddittoria natura dell’essere umano. 

Anche come soggetto artistico la pecora conserva un valore emblematico, incarnando significati che spaziano dal sacro al profano. 

Le opere di questa mostra ne offrono, invece, un’interpretazione per molti aspetti nuova ed inconsueta, a cominciare dalla scelta di far dipingere gli artisti sulla sagoma lignea di una pecora. 

Il dorso dell’animale diventa uno schermo sul quale scorrono visioni oniriche, miti classici, scorci metropolitani e figure femminili. In questo caso il supporto esprime già un contenuto, potremmo anche dire un “soggetto primario”, a cui le varie raffigurazioni non si sovrappongono semplicemente ma si fondono in un significato autonomo e compiuto».

Vernissage: 20 gennaio 2019 ore 11

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