Cate Nuto. Spazi Nuovi & Nuovi Territori
Dal 11 Gennaio 2018 al 28 Febbraio 2018
Genova
Luogo: Museoteatro della Commenda di San Giovanni di Prè
Indirizzo: piazza della Commenda
Orari: da martedì a venerdì 10-17. Sabato, domenica e festivi 10-19. Lunedì chiuso
Enti promotori:
- Azimut
- Mu.MA
- Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione
- Cooperativa Solidarietà e Lavoro
Telefono per informazioni: +39 010 5573681
Sito ufficiale: http://www.muma.genova.it/
Giovedì 11 gennaio 2018 alle ore 18, inaugurazione della mostra personale della pittrice Cate Nuto “Spazi Nuovi & Nuovi Territori” un racconto della terra ligure con immagini e colori. Quindici opere, tra carte acriliche e tele di juta dalle tinte vivaci e profumate, sui nuovi spazi della città di Genova in ambienti fantastici e suggestivi. Cate Nuto è genovese, artista e docente di filosofia, unisce due passioni le arti visive e l’estetica, a lunga ricerca pittorica. Esposizione con il sostegno di Azimut, in collaborazione con Mu.MA, Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione e Cooperativa Solidarietà e Lavoro. Ingresso libero fino ad esaurimento posti all’inaugurazione, visitabile fino a domenica 28 gennaio 2018
Interverranno insieme all’artista: Marina Mannucci Relazioni Esterne Mu.MA, Enrico Cirone giornalista e critico d’arte – Telegenova,Art&Video, Caterina Viziano Responsabile attività culturali, comunicazione web e gestione eventi Palazzo della Meridiana
Cate Nuto ritorna al Mu.MA, aveva già esposto una personale al Galata Museo del Mare sul tema delle correnti di mare nel 2016, la mostra a Commenda sui nuovi spazi dedicata alla Liguria, è il risultato di un lungo studio. Le carte acriliche sono composte con impasti cromatici e con diversi segmenti in movimento. Sono carte create con il colore blu simbolo dell’aria e con il colore rosso simbolo della vita e del territorio abitabile, tetti, case, oggetti ed utensili, tutte cose della vita quotidiana che insieme formano il ciclo della vita. Ciascun oggetto nasce, si sviluppa e, poi, si trasforma in altre cose con nuove forme e nuove spazi.
L’opera “grigio e rosa in città” di Genova, per esempio, è un’opera leggera, delicata, realizzata in tela di juta che potrebbe apparire in un primo impatto con questa forte trama, come una gabbia, dove la pittrice cerca di definire in chiave simbolica apparentemente primitiva le forme della Terra, ma in realtà il suo gesto esplica uno studio profondo e meticoloso.
Il poeta irlandese Gerard Manley Hopkins introdusse per la prima volta il termine “inscape” in opposizione al “landscape”, proprio per designare il paesaggio interiore che ogni uomo crea dentro di sé in base alle esperienze individuali e all’interiorizzazione del proprio vissuto. Così la CateNuto realizza i suoi “inscape”, dove i palazzi sono rossi e i tetti delle case verdi, dove anche la ciminiera di una fabbrica può apparire elemento gioioso, torre dai contorni fumettistici di un parco giochi contemporaneo. Se il territorio è uno spazio che ci appartiene, in cui ci muoviamo e nel quale ci identifichiamo, il paesaggio diventa il riflesso della nostra azione, di vivere e di abitare un luogo.
CateNuto ha scelto come sede espositiva il Museoteatro della Commenda, perché questo luogo magico medioevale di singolare bellezza, è un luogo adatto per ospitare una serie di immagini pittoriche di vedute della città di Genova.
Cate Nuto interiorizza il paesaggio, la visione del ricordo, della memoria, proponendo allo spettatore la possibilità di vedere una nuova immagine di Genova con i suoi colori grigi e azzurri, ma anche con nuovi orizzonti.
L’artista Cate Nuto è una pittrice che opera attraverso due moduli paralleli, dove si conciliano perfettamente la figurazione di un racconto visivo autobiografico e un’astrazione funzionale a sottolinearne il fascino. Le sue opere sono tutte eseguite in olio su tela di juta, materiale che rappresenta pienamente l’attaccamento dell’artista alla sua terra, protagonista di tutta la serie di opere presenti in questa mostra. Queste composizioni in forme stilizzate coniugano una liricità evanescente con un polimaterismo di grande raffinatezza estetica, dando riscontro di un’inventiva fervida che poggia sulle capacità duttili di uno sperimentatore. Cate Nuto dimostra di saper compilare pagine di memoria, che lasciano trasparire allusioni cromatiche di forme informali, segnali di una memorizzazione di spazi del territorio ligure, nel quale l’artista vive, sottolineati dalla chiarificazione, tutt’altro che occasionali, dei titoli che li accompagnano. Ogni quadro è un racconto compiuto, materializzato da una grafia, che va dal colore più scuro al più tenue, che elabora non solo un ricordo di quello che l’artista ha visto, ma anche all’interiorizzazione delle certezze intuitive, alla comprensione e appropriazione del mondo al quale si affida con gesto sicuro.
Cate Nuto vive e lavora a Genova, artista e docente di filosofia, ha esposto con intensità in location in Italia e all’estero.
Recentemente nel 2017 mostra personale in Kokoton Gallery Venezia nel cuore pulsante degli eventi Biennale 2017. Nel 2016 mostra personale intitolata “Correnti_di mare” a cura di Mara Campaner presso il Galata Museo del Mare di Genova 5 maggio, 27 maggio 2016 e presentazione della mostra presso l’Auditorium del Museo. Vi sono state nel 2015 eventi e pubblicazioni importanti e di spicco internazionale. Segue la segnalazione in “Ars et Evolutio” dell’artista www.arsev.it. E vi è una segnalazione e pubblicazione dell’opera “Mosaico”2010 nella rivista Arte-Mondadori.
All’estero si ricordano alcune presenze nel 2013 ad ARTOUR-MUST MONTECARLO e ad AFFORDABLE Art Fair – AMSTERDAM Olanda, presente alle edizioni di Londra 2012 – con “A Red carpet for Italian Interiors” e nel TENT LONDON 2011.
Invece si segnala nella sua città che nel 2008 fa parte del progetto espositivo “Qualcosa di personale Trasformazioni di un secolo breve” presso il Palazzo della Borsa – Sala delle Grida di Genova a cura di Alice Cammisuli e Cinzia Compalati. In quella occasione l’Artista espone opere sul territorio genovese e sulla città.
La prima esposizione è stata nel 1979 a Bogliasco con il maestro Sirotti.
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