Gintaras Didziapetris. Colore e dispositivo
Dal 10 Luglio 2013 al 08 Settembre 2013
Genova
Luogo: Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Indirizzo: via Jacopo Ruffini 3
Orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 9-19; sabato e domenica 10-19
Telefono per informazioni: +39 010 5574012/ 4047/ 4826
E-Mail info: ufficiostampa@palazzoducale.genova.it
Sito ufficiale: http://www.museidigenova.it/spip.php?lang=it
Il Museo di Villa Croce presenta la mostra Colore e dispositivo di Gintaras Didžiapetris.
La pratica artistica di Didžiapetris si distingue per la continua ricerca di una dimensione anacronistica, di forme di esistenza inafferrabili e difficili da posizionare nel tempo. Realizzati con diversi mezzi espressivi (fotografie, film, installazioni), i suoi lavori si presentano sospesi appena fuori dal presente, come avvolti dalla patina di un passato non ancora remoto che li rende arcaici e seducenti. Spesso si tratta di interventi minimali, quasi invisibili, che lasciano intravedere un mondo in cui narrazione e memoria si intrecciano, un mondo mentale portatore di un misticismo ipnotico.
Didžiapetris risponde sempre al contesto espositivo, analizzandolo e giocandoci con leggera ironia. I suoi lavori sembrano quasi rinunciare alla realtà artistica per scomparire nel quotidiano, come se l’artista volesse sottrarsi alle logiche dominanti di sovrapproduzione culturale.
Colore e dispositivo riunisce per la prima volta la trilogia di Didžiapetris girata in 16mm (Optical Events, 2010; A Byzantine Place, 2011; Transit, 2012)
Una diversa versione di questa mostra è stata presentata al CAC di Vinius e verrà riproposta il prossimo autunno da Objectif Exhibitions di Antwerp.
La mostra e il catalogo sono stati prodotti dal CAC in collaborazione con Villa Croce.
Nato a Vilnius (Lituania, 1985), Gintaras Didžiapetris è il più giovane artista ad essere stato presentato con una personale dal CAC di Vilnius (From time to time, 2007). Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2013 e del 2011 e a numerose collettive tra cui: A Geographical Expression, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2011), Rearview Mirror, Power Plant (Toronto, 2011), Exhibition, Exhibition Castello di Rivoli (2010), Index Off, Palais de Tokyo (Parigi, 2010), Paper Exhibition, Artists Space (New York, 2009).
La pratica artistica di Didžiapetris si distingue per la continua ricerca di una dimensione anacronistica, di forme di esistenza inafferrabili e difficili da posizionare nel tempo. Realizzati con diversi mezzi espressivi (fotografie, film, installazioni), i suoi lavori si presentano sospesi appena fuori dal presente, come avvolti dalla patina di un passato non ancora remoto che li rende arcaici e seducenti. Spesso si tratta di interventi minimali, quasi invisibili, che lasciano intravedere un mondo in cui narrazione e memoria si intrecciano, un mondo mentale portatore di un misticismo ipnotico.
Didžiapetris risponde sempre al contesto espositivo, analizzandolo e giocandoci con leggera ironia. I suoi lavori sembrano quasi rinunciare alla realtà artistica per scomparire nel quotidiano, come se l’artista volesse sottrarsi alle logiche dominanti di sovrapproduzione culturale.
Colore e dispositivo riunisce per la prima volta la trilogia di Didžiapetris girata in 16mm (Optical Events, 2010; A Byzantine Place, 2011; Transit, 2012)
Una diversa versione di questa mostra è stata presentata al CAC di Vinius e verrà riproposta il prossimo autunno da Objectif Exhibitions di Antwerp.
La mostra e il catalogo sono stati prodotti dal CAC in collaborazione con Villa Croce.
Nato a Vilnius (Lituania, 1985), Gintaras Didžiapetris è il più giovane artista ad essere stato presentato con una personale dal CAC di Vilnius (From time to time, 2007). Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2013 e del 2011 e a numerose collettive tra cui: A Geographical Expression, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2011), Rearview Mirror, Power Plant (Toronto, 2011), Exhibition, Exhibition Castello di Rivoli (2010), Index Off, Palais de Tokyo (Parigi, 2010), Paper Exhibition, Artists Space (New York, 2009).
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