Paganini, i suoi strumenti e la sua città

Ritratto di Niccolò Paganini
Dal 27 Ottobre 2017 al 31 Dicembre 2017
Genova
Luogo: Musei di Strada Nuova - Palazzo Tursi
Indirizzo: via Garibaldi 9
Enti promotori:
- Comune di Genova - Direzione Cultura
In occasione della prima edizione del "Paganini Genova Festival" che si è svolto dal 27 al 29 ottobre, è stata inaugurata a Palazzo Tursi l'esposizione permanente di cimeli paganiniani.
Con gesto unico nella storia della musica, Niccolò Paganini legò il destino del proprio violino alla sua città natale, attraverso testamento redatto nel 1837, tre anni prima della morte.
Achille Paganini provvide poi a realizzare le volontà del padre, consegnando alla municipalità il leggendario Guarneri del Gesù costruito nel 1743. Assieme allo strumento prediletto, altri cimeli sono conservati oggi nel Municipio genovese, in quella "Sala paganiniana" che è parte del sistema museale di Strada Nuova (via Garibaldi). L’Assessorato alla Cultura e l'ufficio Direzione Cultura del Comune ha progettato, alla fine del 2016, un Museo di Paganini, contenente ampia e rappresentativa selezione di strumenti e cimeli del grande violinista, sia di proprietà pubblica che concessi in comodato da enti o collezionisti privati: la presente mostra, inaugurata per il Festival, ne costituisce il primo nucleo.
Da anni è già affiancato al Guarneri lo strumento che il liutaio parigino Jean Baptiste Villeaume costruì come copia del "Cannone" e che Paganini cedette a Camillo Sivori e dagli eredi di questi donato al Comune. Tra i pezzi di maggior rilievo vi sono poi tre chitarre appartenute al musicista, due strumenti del napoletano Gennaro Fabbricatore, all'epoca tra i più rinomati costruttori di strumenti a pizzico, ed una Lacote francese, strumento che proietta i criteri costruttivi verso una visione moderna della chitarra; inoltre è esposto il quadro originale che Paganini considerò il più somigliante tra quelli, numerosissimi, realizzati da pittori contemporanei: dipinto nel 1832 a Londra da George Patten, fu poi riprodotto dall'autore stesso su richiesta di Paganini ed oggi può venire ammirato dopo un pregevolissimo restauro avvenuto quest’anno.
Si ringrazia per la cortese collaborazione il collezionista Giovanni Accornero.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 15 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Casorati
-
Dal 14 febbraio 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Chiostro del Bramante
FLOWERS. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale
-
Dal 14 febbraio 2025 al 06 aprile 2025 Torino | CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Henri Cartier-Bresson e l’Italia / Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990
-
Dal 11 febbraio 2025 al 18 maggio 2025 Roma | Musei Capitolini
I Farnese nella Roma del Cinquecento. Origini e fortuna di una collezione
-
Dal 04 febbraio 2025 al 23 aprile 2025 Roma | Parco archeologico del Colosseo - Curia Iulia
Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie
-
Dal 05 febbraio 2025 al 07 settembre 2025 Bologna | MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna
Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo