Scatti di industria. 160 anni di immagini dalla Fototeca Ansaldo
![Scatti di industria. 160 anni di immagini dalla Fototeca Ansaldo, Palazzo Ducale, Genova Scatti di industria. 160 anni di immagini dalla Fototeca Ansaldo, Palazzo Ducale, Genova](http://www.arte.it/foto/600x450/eb/17956-scatti.jpg)
Scatti di industria. 160 anni di immagini dalla Fototeca Ansaldo, Palazzo Ducale, Genova
Dal 29 Ottobre 2013 al 30 Novembre 2013
Genova
Luogo: Palazzo Ducale
Indirizzo: piazza Matteotti 9
Orari: da martedì a domenica 10-19; lunedì 14-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 010 5574065
E-Mail info: palazzoducale@palazzoducale.genova.it
Sito ufficiale: http://www.palazzoducale.genova.it
La Fondazione Ansaldo presenta “Scatti di industria. 160 anni di immagini dalla Fototeca Ansaldo”. Una grande mostra, presso il Palazzo Ducale di Genova (sala Munizioniere), dal 29 ottobre al 30 novembre 2013, testimonia la lunga stagione del “saper fare” industriale italiano.
Centinaia di immagini provenienti dalla Fototeca della Fondazione Ansaldo (custode di oltre 400 mila fotografie industriali), documentano centosessant’anni di importanti capacità progettuali e costruttive.
Nella mostra si trovano fotografie multimedializzate, gigantografate o esposte in originale che, a partire dalla metà del secolo XIX, illustrano il lavoro nelle officine, nei cantieri e nei porti;
il treno, il primo e più vistoso prodotto della rivoluzione industriale, simbolo e fattore di sviluppo economico e sociale;
la grande meccanica delle caldaie, delle turbine, degli apparati motore;
la produzione navale con al centro i maestosi transatlantici;
l’epopea dell’acciaio e della ciclopica attività siderurgica;
le mastodontiche centrali e gli impianti per l’elettrificazione e la modernizzazione del Paese;
la produzione bellica con corazzate, cannoni, aerei e carri armati;
le colonie e le gite sociali dei lavoratori negli anni Cinquanta;
il “miracolo economico” degli anni ’60 con l’automobile, il tempo libero e la trasformazione urbanistica;
l’irrompere dell’informatica e dell’automazione.
E ancora immagini sulle più diverse manifestazioni politiche e sindacali o su eventi, come ad esempio la Resistenza, che hanno segnato la storia d’ Italia.
La mostra suggerisce molti argomenti e li estende con suggestioni multimediali quali lavagne touch screen, torce, postazioni interattive video, ma anche con l’antico laboratorio fotografico di Antonio Campostano. Un patrimonio documentale che esce quindi dalle sale studio della Fondazione per essere conosciuto da un pubblico vasto e diversificato.
Centinaia di immagini provenienti dalla Fototeca della Fondazione Ansaldo (custode di oltre 400 mila fotografie industriali), documentano centosessant’anni di importanti capacità progettuali e costruttive.
Nella mostra si trovano fotografie multimedializzate, gigantografate o esposte in originale che, a partire dalla metà del secolo XIX, illustrano il lavoro nelle officine, nei cantieri e nei porti;
il treno, il primo e più vistoso prodotto della rivoluzione industriale, simbolo e fattore di sviluppo economico e sociale;
la grande meccanica delle caldaie, delle turbine, degli apparati motore;
la produzione navale con al centro i maestosi transatlantici;
l’epopea dell’acciaio e della ciclopica attività siderurgica;
le mastodontiche centrali e gli impianti per l’elettrificazione e la modernizzazione del Paese;
la produzione bellica con corazzate, cannoni, aerei e carri armati;
le colonie e le gite sociali dei lavoratori negli anni Cinquanta;
il “miracolo economico” degli anni ’60 con l’automobile, il tempo libero e la trasformazione urbanistica;
l’irrompere dell’informatica e dell’automazione.
E ancora immagini sulle più diverse manifestazioni politiche e sindacali o su eventi, come ad esempio la Resistenza, che hanno segnato la storia d’ Italia.
La mostra suggerisce molti argomenti e li estende con suggestioni multimediali quali lavagne touch screen, torce, postazioni interattive video, ma anche con l’antico laboratorio fotografico di Antonio Campostano. Un patrimonio documentale che esce quindi dalle sale studio della Fondazione per essere conosciuto da un pubblico vasto e diversificato.
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