Giordano Floreancig. L’assoluta libertà

Giordano Floreancig, Non tremate siamo poeti, olio su tela, cm. 100x100
Dal 09 Luglio 2022 al 08 Agosto 2022
Sulmona | L'Aquila
Luogo: Giostra Storica Cavalleresca
Indirizzo: Corso Ovidio
Orari: tutti i giorni 10.00-12.30 / 16.30-20.00
Curatori: Alessandro Erra
Enti promotori:
- Patrocinio di Regione Abruzzo e Comune di Sulmona
Sito ufficiale: http://www.giostrasulmona.it
La Giostra Storica Cavalleresca di Sulmona punta sull’arte e sceglie Giordano Floreancig per la realizzazione del Palio 2022 e dell’exhibition “L’assoluta libertà”, composta da cinque quadri di grandi dimensioni e quattro quadri di piccole dimensioni esposti negli spazi della Cappella SS del Corpo di Cristo, presso il Complesso Santissima Annunziata; e sei quadri di grandi dimensioni e trenta quadri di medio e piccole dimensioni, che il pubblico della Giostra potrà ammirare alla Rotonda San Francesco. La mostra, curata da Alessandro Erra, sarà allestita dal 9 luglio all’8 agosto. Partners della mostra la galleria Erra di Milano. Tra le opere ci saranno due regine, una su sfondo fucsia e una su sfondo blu, olio su tela 100x100 cm. La Regina su sfondo fucsia sarà donata dall’artista e dalla galleria al Comune di Sulmona.
L’assoluta libertà di Giordano Floreancig raccontata dal critico Licio Damiani
Colori densi, sfatti, turbolenti, rossi violenti accesi come d’incendi o di tramonti, palpitanti di una vita spezzata.
Grafie azzurre come se fossero mosse da palpiti misteriosi si innestano su comparti violetti e giallo-oro, negli assemblaggi di memoria e storia, nelle fantasie citazioniste e doviziose e barocche, trasformando il colore in medium di straordinari coaguli di emozioni.
La pittura di Giordano Floreancig intreccia rapsodici giochi danzanti erosi come da calcificazioni di macchie sanguinee, risolve tracce di personaggi dispiegate su tarsie policrome che fanno pensare a un gran pavese sbandierato nella tempesta, tra masse di oggetti e di personaggi dissolti.
Una vegetazione furiosamente incandescente fa rivivere fauves rivisitati.
Assemblaggi tra memoria e storia travolgono trasparenti forme lapislazzulo proiettando sul fondo chiaro ombre di un blu profondo.
Si creano così straordinari coaguli, fantasie citazioniste, surreali dovizie barocche, impulsi nei quali il colore si fa medium fino a comporre un travolgente flusso sonoro.
Le composizioni proiettano le proprie ombre urlando, ruggendo, berciando, per scompaginarsi infine come in un gran pavese sommosso violentemente da un vento impetuoso.
Floreancig è artista che anima la raffinata cognizione tecnica con effetti di travolgente pathos, veleggiando nei territori dell’arte con accorta sapienza fiabesca e visionaria.
La matericità delle opere esalta la ricchezza di colori stesi con veemente immediatezza gestuale e una fortissima carica espressiva.
È come una dissoluzione musicale che prende un ritmo jazzistico e scioglie la corporeità dei soggetti.
Ogni composizione, poi, siglata da un motto ermetico, perviene a rarefazioni tra il filosofico ed ironico.
La realtà viene trasformata, travolta in un gioco terribile che distrugge la razionalità, scioglie i valori, si lascia “impastare” fuori dai vecchi canoni prescritti per aprirsi a invenzioni bizzarre, a canti di assoluta libertà che distrugge le convenzioni tradizionali e si proietta in un mondo giocoso e terribilmente contestatore, che distrugge e ricompone ad libitum quanto scorre liberamente dell’animo, pretende e impone una propria libertà assoluta.
Inaugurazione 9 luglio ore 18.30
Cappella del SS Corpo di Cristo
L’assoluta libertà di Giordano Floreancig raccontata dal critico Licio Damiani
Colori densi, sfatti, turbolenti, rossi violenti accesi come d’incendi o di tramonti, palpitanti di una vita spezzata.
Grafie azzurre come se fossero mosse da palpiti misteriosi si innestano su comparti violetti e giallo-oro, negli assemblaggi di memoria e storia, nelle fantasie citazioniste e doviziose e barocche, trasformando il colore in medium di straordinari coaguli di emozioni.
La pittura di Giordano Floreancig intreccia rapsodici giochi danzanti erosi come da calcificazioni di macchie sanguinee, risolve tracce di personaggi dispiegate su tarsie policrome che fanno pensare a un gran pavese sbandierato nella tempesta, tra masse di oggetti e di personaggi dissolti.
Una vegetazione furiosamente incandescente fa rivivere fauves rivisitati.
Assemblaggi tra memoria e storia travolgono trasparenti forme lapislazzulo proiettando sul fondo chiaro ombre di un blu profondo.
Si creano così straordinari coaguli, fantasie citazioniste, surreali dovizie barocche, impulsi nei quali il colore si fa medium fino a comporre un travolgente flusso sonoro.
Le composizioni proiettano le proprie ombre urlando, ruggendo, berciando, per scompaginarsi infine come in un gran pavese sommosso violentemente da un vento impetuoso.
Floreancig è artista che anima la raffinata cognizione tecnica con effetti di travolgente pathos, veleggiando nei territori dell’arte con accorta sapienza fiabesca e visionaria.
La matericità delle opere esalta la ricchezza di colori stesi con veemente immediatezza gestuale e una fortissima carica espressiva.
È come una dissoluzione musicale che prende un ritmo jazzistico e scioglie la corporeità dei soggetti.
Ogni composizione, poi, siglata da un motto ermetico, perviene a rarefazioni tra il filosofico ed ironico.
La realtà viene trasformata, travolta in un gioco terribile che distrugge la razionalità, scioglie i valori, si lascia “impastare” fuori dai vecchi canoni prescritti per aprirsi a invenzioni bizzarre, a canti di assoluta libertà che distrugge le convenzioni tradizionali e si proietta in un mondo giocoso e terribilmente contestatore, che distrugge e ricompone ad libitum quanto scorre liberamente dell’animo, pretende e impone una propria libertà assoluta.
Inaugurazione 9 luglio ore 18.30
Cappella del SS Corpo di Cristo
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