ARIA. 2009 – 2019 dieci anni di Factory
Dal 12 Ottobre 2019 al 19 Gennaio 2020
La Spezia
Luogo: CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: piazza Cesare Battisti 1
Orari: da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì, Natale, Capodanno
Curatori: Cinzia Compalati
Costo del biglietto: intero euro 5, ridotto euro 4, ridotto speciale euro 3,50
Telefono per informazioni: +39 0187 727530
E-Mail info: camec@comune.sp.it
Sito ufficiale: http://camec.museilaspezia.it
Con la mostra ARIA. 2009 – 2019 dieci anni di Factory, il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia produce un progetto inedito dedicato ad una comunità artistica attiva sul territorio spezzino, ma conosciuta e apprezzata a livello nazionale, con inaugurazione il 12 ottobre 2019, alle ore 18.00, in occasione della XV Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.
Parallelamente al percorso artistico individuale di ciascun autore, fatto di mostre personali e collettive che precedono la creazione del gruppo, la Factory nasce a Sarzana nel 2009 per dare identità a un nucleo di artisti intergenerazionali creatosi spontaneamente intorno alla figura di Giuliano Tomaino. Da qui il nome Factory, community formata oggi da sette artisti – Cristina Balsotti, Paolo Fiorellini, Claudia Guastini, Sandro del Pistoia, Stefano Lanzardo, Francesco Ricci con Giuliano Tomaino stesso – che lavorano insieme, sostenendosi e supportandosi vicendevolmente e condividendo lo spazio messo a disposizione dal Maestro presso un vecchio biscottificio di Sarzana, oggi suo atelier.
Occasione per la sua formazione fu la mostra Tomaino. Le acciughe fanno la palla, allestita nel 2009 al Galata Museo del Mare di Genova, dove per la prima volta tutti gli artisti collaborarono, a diverso titolo, alla realizzazione del progetto del Maestro. Nel marzo 2011 il gruppo si è formalmente costituito in associazione culturale, presieduta dall’architetto Umberto Sauvaigne.
Al CAMeC realizzano una grande installazione ambientale, trasformando le tre sale al piano zero in una sorta di Wunderkammer, luna park delle meraviglie. Concept della mostra è l’aria, intesa quale leggerezza, spazio ludico, creatività, stupore, gioco della vita. L’aria è anche un elemento essenziale a tutti per ‘staccarsi’ dalle incombenze del quotidiano e porre il pensiero – e l’arte – su un piano alto e ‘altro’.
L’esposizione, che si apre simbolicamente con Luci di Giuliano Tomaino, il magister di questa insolita bottega, corredata da un video-racconto della storia del gruppo, si articola attraverso sette installazioni inedite, una per ciascun artista, e un nucleo di lavori che ben evidenziano e raccontano la cifra stilistica di ciascun autore.
«In occasione della XV Giornata del Contemporaneo – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – il CAMeC non si fa trovare impreparato e dedica al piano zero la mostra Aria. 2009 – 2019 dieci anni di Factory, produzioni di artisti eterogenei ma con una loro precisa identità che si sono stretti attorno alla figura di Giuliano Tomaino. Un vero e proprio vivaio di artisti che nel tempo, da una vivace comunità artistica locale, ha raggiunto fama a livello nazionale che la Città della Spezia ritiene doveroso esporre con installazioni inedite».
«Cristina Balsotti – spiega la curatrice Cinzia Compalati – presenta Chichi’ 2019, un pinco panco che rimanda al sogno, al gioco, ai precari equilibri e alle dinamiche ondulatorie dell’esistenza. È una piccola giostra, un’altalena, un dondolo ma anche una barca in cui cullarsi. Il grande luna park della vita. Paolo Fiorellini realizza Corallo – al tempo stesso rosario, komboloi o tasbeeh – opera simbolica dal forte significato ecumenico. Le sue sfere abbracciano lo spettatore in auspicio dell’unione tra le due sponde del Mediterraneo. Il grande luna park della società contemporanea. Claudia Guastini con Bolle fa giocare l’aria e le sue colorate palle di carta in un continuo movimento creato dal vento. La Guastini lavora con la carta, le stoffe, materiali leggeri che appena sospinti dall’aria prendono vita. Il grande luna park del gioco. Sandro Del Pistoia prova a decodificare il ruolo esistenziale e sociale dell’artista attraverso una grande insegna luminosa: You Are Perfect as You Are. L’arte qui è intesa come l’ultimo baluardo istituzionalizzato della libertà. Il grande luna park del sistema dell’arte. Stefano Lanzardo con Sideshow ci riporta all’atmosfera delle fiere di provincia statunitensi degli anni ’40. La sua ‘attrazione’ non presenta il meraviglioso o il mostruoso, ma il percorso dell’autore sul tema della decifrazione del corpo. Il grande luna park del mistero. Francesco Ricci presenta Mama, un pendolo che scandisce perentoriamente con il suo dondolare il passaggio del tempo, l’incuria e la distruzione che l’uomo ha avviato sulla terra. Il pendolo a guardarlo bene è un mappamondo, il nostro pianeta che chiede attenzione. Il grande luna park della natura. Giuliano Tomaino infine, come in un percorso palindromo, chiude la mostra con la sua opera inedita: Io Leonardo, un neon dedicato al grande artista vinciano in occasione delle Celebrazioni dei cinquecento anni dalla sua morte. Il grande luna park della genialità».
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