Liberare Arte da Artisti. Giacomo Verde artivista
Dal 25 Giugno 2022 al 15 Gennaio 2023
La Spezia
Luogo: CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: Piazza Cesare Battisti 1
Curatori: Luca Fani
Enti promotori:
- Comune della Spezia
Prolungata: fino al 15 gennaio 2023
Forse unica nel suo genere nel panorama italiano, la mostra/evento, curata da Luca Fani, si protrarrà per sei mesi modificandosi dal giorno dell’inaugurazione fino all’ultimo. Una mostra viva, vibrante, che entrerà nel tessuto spezzino ma anche in un rinnovato dialogo con artisti contemporanei che sperimentano, oggi, i linguaggi con i quali Verde si è confrontato tutta la vita - dal teatro al docu-film, dalle installazioni al teleracconto.
Tre saranno i momenti clou in cui - attraverso una serie di installazioni, proiezioni, performance, workshop, incontri e collegamenti in streaming - si svilupperanno i principali temi dell’Artivismo, della Tecnoarte e interazione e dell’Effimero, che erano al centro del lavoro e della creatività multidisciplinare di Verde.
Oltre a una selezione dai materiali dell’Archivio Giacomo Verde, scelti per invitare lo spettatore a confrontarsi con l’artivista scomparso nel 2020 lungo un percorso anti- cronologico e anti-memorialistico, obiettivo degli eventi che si susseguiranno sarà rimettere in vita opere, idee, tecniche e metodi di Verde attraverso una serie di azioni artistiche e di approfondimenti tematici - in gran parte dal vivo.
Gli artisti di oggi saranno affiancati da quelli di domani. La mostra vedrà infatti la partecipazione di tre Accademie di Belle Arti (di Carrara, Macerata e Bari). Alcuni dei loro studenti creeranno materiali d’arte ispirati al lavoro di Verde e alla sua est/etica - guidati da docenti di materie tecnologiche.
L’elenco delle iniziative sarà continuamente aggiornato ma possiamo già comunicare che, per l’inaugurazione del 25 giugno, è prevista una camminata verdiana teleguidata intorno alle installazioni - oltre a eventi musicali, proiezioni, performance e sorprese che non vi anticipiamo.
Giacomo Verde (10 novembre 1956 - 2 maggio 2020) si è occupato di teatro e arti visive fin dagli anni Settanta.
Dagli anni Ottanta ha realizzato oper/azioni collegate all’utilizzo creativo di tecnologia ‘povera’: videoarte, tecno-performance, spettacoli teatrali, installazioni, laboratori didattici.
Ha inventato il tele-racconto, ossia una performance teatrale che coniuga narrazione, micro-teatro e macro ripresa in diretta - tecnica utilizzata anche per video-fondali-live in concerti, recital di poesia e spettacoli teatrali.
È stato tra i primi italiani a realizzare opere di arte interattiva e net-art.
Ha collaborato con diverse formazioni come autore, attore, performer, musicista, video scenografo. Tra i collettivi di cui ha fatto parte, segnaliamo Reo dadaista e SuperAzione - con sede a Viareggio - che ancora oggi portano avanti l’idea, cara a Verde, di interventismo artistico e ne custodiscono l’Archivio.
Ha fondato la SeStessiVideo produzioni. Nel 2001, al Genoa Social Forum, ha girato il docu-film Solo Limoni: https://vimeo.com/7666607
Giacomo Verde ha incarnato la figura dell’artista/artivista con creazioni di forte valore sociale e politico. Già docente in Accademia (a Torino, Carrara e Macerata) e presso l’Università di Pisa, ha lavorato altresì con i detenuti; animato Euclide - il personaggio virtuale interattivo creato da Studio Azzurro; e ha inventato giochi ‘poveri’, alternativi, per un utilizzo intelligente della televisione.
“Ha insegnato a distruggere televisori, ha scritto, polemizzato, inventato formule e definizioni. La sua costante è stata riflettere sperimentando ludicamente sulle mutazioni tecno-antropo-logiche in atto, e creare connessioni tra i diversi generi artistici”.
Inaugurazione: sabato 25 giugno 2022, ore 19.00
Tre saranno i momenti clou in cui - attraverso una serie di installazioni, proiezioni, performance, workshop, incontri e collegamenti in streaming - si svilupperanno i principali temi dell’Artivismo, della Tecnoarte e interazione e dell’Effimero, che erano al centro del lavoro e della creatività multidisciplinare di Verde.
Oltre a una selezione dai materiali dell’Archivio Giacomo Verde, scelti per invitare lo spettatore a confrontarsi con l’artivista scomparso nel 2020 lungo un percorso anti- cronologico e anti-memorialistico, obiettivo degli eventi che si susseguiranno sarà rimettere in vita opere, idee, tecniche e metodi di Verde attraverso una serie di azioni artistiche e di approfondimenti tematici - in gran parte dal vivo.
Gli artisti di oggi saranno affiancati da quelli di domani. La mostra vedrà infatti la partecipazione di tre Accademie di Belle Arti (di Carrara, Macerata e Bari). Alcuni dei loro studenti creeranno materiali d’arte ispirati al lavoro di Verde e alla sua est/etica - guidati da docenti di materie tecnologiche.
L’elenco delle iniziative sarà continuamente aggiornato ma possiamo già comunicare che, per l’inaugurazione del 25 giugno, è prevista una camminata verdiana teleguidata intorno alle installazioni - oltre a eventi musicali, proiezioni, performance e sorprese che non vi anticipiamo.
Giacomo Verde (10 novembre 1956 - 2 maggio 2020) si è occupato di teatro e arti visive fin dagli anni Settanta.
Dagli anni Ottanta ha realizzato oper/azioni collegate all’utilizzo creativo di tecnologia ‘povera’: videoarte, tecno-performance, spettacoli teatrali, installazioni, laboratori didattici.
Ha inventato il tele-racconto, ossia una performance teatrale che coniuga narrazione, micro-teatro e macro ripresa in diretta - tecnica utilizzata anche per video-fondali-live in concerti, recital di poesia e spettacoli teatrali.
È stato tra i primi italiani a realizzare opere di arte interattiva e net-art.
Ha collaborato con diverse formazioni come autore, attore, performer, musicista, video scenografo. Tra i collettivi di cui ha fatto parte, segnaliamo Reo dadaista e SuperAzione - con sede a Viareggio - che ancora oggi portano avanti l’idea, cara a Verde, di interventismo artistico e ne custodiscono l’Archivio.
Ha fondato la SeStessiVideo produzioni. Nel 2001, al Genoa Social Forum, ha girato il docu-film Solo Limoni: https://vimeo.com/7666607
Giacomo Verde ha incarnato la figura dell’artista/artivista con creazioni di forte valore sociale e politico. Già docente in Accademia (a Torino, Carrara e Macerata) e presso l’Università di Pisa, ha lavorato altresì con i detenuti; animato Euclide - il personaggio virtuale interattivo creato da Studio Azzurro; e ha inventato giochi ‘poveri’, alternativi, per un utilizzo intelligente della televisione.
“Ha insegnato a distruggere televisori, ha scritto, polemizzato, inventato formule e definizioni. La sua costante è stata riflettere sperimentando ludicamente sulle mutazioni tecno-antropo-logiche in atto, e creare connessioni tra i diversi generi artistici”.
Inaugurazione: sabato 25 giugno 2022, ore 19.00
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