Tessere la Speranza. Dal culto della Vergine del Rosario al restauro della Madonna della cintura di Gaeta

Tessere la Speranza. Dal culto della Vergine del Rosario al restauro della Madonna della cintura di Gaeta

 

Dal 28 Luglio 2017 al 01 Ottobre 2017

Gaeta | Latina

Luogo: Museo Diocesano

Indirizzo: piazza Cardinale Tommaso de Vio 7

Enti promotori:

  • Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Frosinone Latina e Rieti
  • Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale

Costo del biglietto: 3 euro, 5 euro in abbinamento con la pinacoteca di arte contemporanea

Telefono per informazioni: +39 0771 4530233

E-Mail info: beniculturali@arcidiocesigaeta.it


Nuovi e inediti dati storico-artistici per la mostra sui simulacri vestiti, ormai al suo quarto appuntamento di pellegrinaggio simbolico, dopo essere stata già presente con successo, ma con altra impostazione e risultati scientifici qui riassunti e innovati, a Roma nella sede della Soprintendenza, ad Albano Laziale presso il Museo Diocesano, a Sora nel Museo della Media Valle del Liri.   Sono due i temi caratterizzanti la mostra di Gaeta   Il primo è dato dall’esposizione delle antiche vesti sacre realizzate per le Madonne del Rosario dalle comunità di Arpino, Pofi, Formia, Minturno e dalla stessa città di Gaeta, dove nella chiesa omonima la Vergine viene ancora oggi celebrata con processione e riti solenni.    Il secondo è costituito dagli inediti restauri finanziati e magnificamente eseguiti sotto la tutela della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti del simulacro della Madonna della cintura di Gaeta e dell’abito antico della Madonna del Rosario di Casalattico. Importantissima attività di recupero piena di sorprese, non solo per l’arricchimento storico-artistico che ne è conseguito, ma soprattutto per l’aspetto demoetnoantropologico mai sufficientemente messo in risalto nella dovuta maniera. Un restauro rilevatosi particolarmente impegnativo per lo stato di conservazione in cui versavano sia la struttura lignea del simulacro di Gaeta che il corredo di ambedue la Madonne, le cui vesti sono state così riportate all’antico splendore, compresa la famosa cintura della Madonna di Gaeta, antropologicamente legata, nell’immaginario collettivo della popolazione locale, alla capacità di procreare.    Cultura e costume, quindi: l’esposizione focalizza così l’attenzione sull’elemento identitario-devozionale della vestizione dei simulacri della Santissima Vergine, dove ritualità e segretezza si caratterizzano di significati simbolici, intimamente condivisi dalla comunità dei fedeli e in particolar modo dalle “vestitrici”, devote addette al rito della vestizione, che spesso ricevevano il delicato incarico attraverso una vera e propria investitura da parte delle anziane alle più giovani.    Intervengono:  S.E. Mons. Luigi Vari Arcivescovo di Gaeta; Dott.ssa Tiziana Coccoluto, Vice Capo di Gabinetto del MIBACT; Saverio Urciuoli Soprintendente Archeologia , Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti; Alfonsina Russo Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale; Don Gennaro Petruccelli Direttore Museo Diocesano e della religiosità del parco dei Monti Aurunci; Elisabetta Silvestrini, etnoantropologo, “Sapienza-Università di Roma”; è stato invitato il Segretario Generale Mibact, dott.ssa Antonia Pasqua Recchia. Modera: Dott. Lino Sorabella, Museo Diocesano, Gaeta.   Il museo è aperto il venerdì, sabato e domenica ore 18 - 24, la biglietteria chiude alle 23.30 dal 28/07 al 31/08. Dal 1 settembre  venerdì sabato e domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 20,00 chiusura della biglietteria alle 19. È possibile prenotare un'apertura dedicata su richiesta (piccoli gruppi).

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