Le anime del tessile
Dal 03 Dicembre 2021 al 03 Giugno 2022
Lecce
Luogo: Convitto Palmieri
Indirizzo: Piazzetta Carducci
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 14
Costo del biglietto: Prenotazione obbligatoria tramite wa: Prenotazione obbligatoria tramite wa: 0832 373576. ccesso consentito soltanto con greenpass e mascherina
La mostra è stata concepitanell’ambito del progetto “Dal passato al futuro. Storia e attualità di una eccellenza femminile che fa impresa", vincitore del concorso "Future in research", promosso dalla Regione Puglia e realizzato con il Dipartimento di Storia società e studi sull'uomo dell'Università del Salento. Il progetto, ideato e condotto da Elena Laurenzi, si incentra sulla genesi della Fondazione Le Costantine di Uggiano La Chiesa e ne ricostruisce la storia attraverso una ricerca documentaria che risale alle donne della famiglia De Viti de Marco-Starace e ritesse la rete dei rapporti che esse stabilirono, nell'ambito delle Industrie Femminili Italiane, con scuole e laboratori tessili in Italia e all'estero, mettendo, così, la tessitura salentina al centro di un circuito internazionale.
L’esposizione si inserisce in una più ampia programmazione del Polo biblio-museale di Lecce incentrata verso la rilettura – insieme filologica e divulgativa – di significative storie che hanno caratterizzato il Salento tra Otto e Novecento con risvolti di respiro nazionale e internazionale. Dopo la grande mostra su Girolamo Comi, che proprio nel basso Salento nel suo palazzo di Lucugnano avviò un’esperienza straordinaria di poesia e confronto, oggi con la mostra dedicata alle De Viti de Marco-Starace si prosegue un percorso in progress di rilettura storica.
La Mostra propone un percorso tra documenti d’archivio e artefatti tessili. Saranno esposti foto e carte provenienti dall’archivio “Carolina de Viti de Marco e Giulia Starace”, depositato presso la Fondazione, che permettono di ricostruire la trama internazionale in cui si inserisce la loro azione filantropica e artistica e i loro collegamenti con alcuni dei movimenti artistici e culturali del ‘900 come l’emancipazionismo femminile, il movimento artistico dell’Arts and Craft, il modernismo religioso, la pedagogia montessoriana e la filosofia steineriana. Accanto ai documenti, saranno esposti pezzi appartenenti alle collezioni private di Joe e Eileen Coppola e di Gabriele e Giulia Malinconico: esemplari del campionario del prestigioso laboratorio della Scuola di Casamassella creato da Carolina ed Etta de Viti de Marco e consorziato nelle Industrie femminili italiane, nonché attestati e diplomi che certificano i premi ricevuti in occasione di alcune grandi Esposizioni Universali dell’epoca. Saranno altresì esposti disegni tecnici e opere originali di ricamo e tessitura di pugno di Carolina de Viti De Marco e di Lucia Starace. Il contesto storico e antropologico in cui si inserisce l’azione filantropica delle de Viti de Marco verrà documentato da un focus sui reportage fotografici di Giuseppe Palumbo realizzati nel Salento nei primi decenni del Novecento il cui archivio di foto è custodito presso il Museo Castromediano. Ad essere mostrati vi saranno anche gli opuscoli del corso di disegno ornamentale di Gioacchino Toma (custoditi presso la Biblioteca Bernardini), pittore galatinese che si dedicò con profonda partecipazione all’insegnamento del disegno applicato alle arti nelle scuole municipali di ricamo a Napoli, nella seconda metà dell’Ottocento. A questa sezione filologica si collega, nella seconda sala, l’esposizione di artefatti attuali del laboratorio tessile delle Costantine, tra cui di particolare rilievo alcuni capi realizzati da Christian Dior per la sfilata Cruise 2021, tenutasi a Lecce il 22 luglio 2020.
La sala ospiterà anche una sezione didattica, con la presenza di un telaio storico e interventi diretti delle tessitrici del laboratorio Le Costantine.
Nella Sala Conferenze del Museo Castromediano alle 20.30 sarà proiettato il film documentario “Amando e cantando” diretto da Edoardo Winspeare e prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione Con il Sud, dedicato alla storia della Fondazione Le Costantine e alle figure femminili de Viti de Marco-Starace.
Il film è realizzato attraverso il Social Film Production con il Sud, iniziativa promossa da Fondazione Con il Sud e Fondazione Apulia Film Commission che, giunta alla seconda edizione, permette la collaborazione attiva tra il mondo del cinema e il Terzo settore, con la produzione esecutiva di Saietta Film e in collaborazione con Fondazione Le Costantine e Fondazione di Comunità del Salento. “Amando e cantando”, racconta il presente e il passato del laboratorio tessile nato dall’intuizione delle donne della famiglia De Viti de Marco-Starace e che oggi grazie all’impegno di altre donne continua a produrre pregiati tessuti artigianali richiesti in tutto il mondo.
L’allestimento della mostra e il progetto grafico sono stati realizzati da 3seizero di Carlo Contino Circolone e Antonio Mangia.
“Una mostra e un documentario raccontano una storia visionaria, rivoluzionaria, concepita da donne piene di idee ed energie intellettuali e imprenditoriali. E la storia di come il lavoro sia imprenditoria, ma anche cultura e immaginazione, didattica e partecipazione. E non si poteva scegliere un luogo più adeguato della Biblioteca Bernardini di Lecce, spazio costantemente aperto agli sguardi e al quotidiano di centinaia di giovani che ogni giorno la scelgono come propria casa per studiare e stare insieme. Questo concetto dilatato di comunità ci deve sempre guidare per poter progettare la nascita di nuovi percorsi di riscoperta di una storia pugliese straordinariamente aperta al mondo”, afferma Loredana Capone, presidente del consiglio della Regione Puglia.
“Ho sognato questo momento da quando, giovane sindaca di Uggiano – precisa Cristina Rizzo, presidente Le Costantine –, ho fatto ingresso nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Le Costantine 23 anni fa. Ero consapevole che la Fondazione fosse custode di una storia straordinaria ma anche che la nostra fondatrice, Donna Giulia Starace e sua cugina Lucia De Viti de Marco, ci avessero eletti non solo custodi ma anche fattivi operatori. La riapertura del Laboratorio di Tessitura “Cantando e Amando” e del Centro di Formazione ci hanno permesso di scrivere nuovi capitoli di questo avvincente romanzo. La mostra “Le anime del Tessile”, curata da Elena Laurenzi e Brizia Minerva, ed il documentario di Edoardo Winspeare “Cantando e Amando” ne rappresentano il suggello. E per me è un sogno che si avvera”.
“Nel percorso della mostra – sostengono Elena Laurenzie Brizia Minerva– seguiamo lo sviluppo di un progetto che intreccia una sapienza tecnica antichissima, accuratamente custodita e coltivata, con il senso politico della felicità pubblica e della responsabilità nei confronti del mondo. Il ricordo delle donne che vollero creare quella che oggi è la Fondazione Le Costantine è la forza vincolante che nutre i legami all’interno della comunità e il volano propulsivo delle creazioni. La tradizione funge da elemento ispiratore del cambiamento; il passato rischiara la consapevolezza del presente e nutre l’immaginazione volta al futuro”.
“Nel Mediterraneo la tessitura è una tradizione antica ma a Casamassella, nel Salento, c’è un posto dove quest’arte è diventata metafora di libertà, emancipazione e poesia – spiega il regista Edoardo Winspeare-. Tale luogo si chiama “Le Costantine”, sede di una fondazione in cui l’utopia della felicità pubblica attraverso il lavoro è stata realizzata. “Amando e cantando” è un omaggio alle donne straordinarie che tanti anni fa lo hanno immaginato e creato, ma anche a coloro che stanno proseguendo il loro progetto e lo fanno prosperare. Questo film è un omaggio a tutte le donne forti e buone che stanno salvando il mondo”.
“L’innovazione sociale è diventato ormai uno degli assi strategici di AFC e questo progetto, che ho fortemente voluto in Puglia grazie anche alla presenza della Fondazione Con il Sud e il supporto della Regione Puglia, sta ormai facendo scuola in Italia - commenta Simonetta Dellomonaco, Presidente Apulia Film Commission-. Non si tratta solo di affrontare temi sociali nel cinema, ma di condividere l’esperienza cinematografica con gli operatori del terzo settore e affrontare in campo insieme a loro le problematiche nel vissuto quotidiano ed esaltare, come abbiamo scelto di fare in questa edizione del bando, i valori che scaturiscono dal basso, dal tessuto sociale d’eccellenza. Winspeare ha deciso di raccontare l’universo femminile, era uno dei temi che abbiamo proposto, restituendo al grande pubblico il valore immenso contenuto nel saper fare di queste donne sapienti e appassionate, che nel nome delle “Costantine” hanno portato il brand Puglia in tutto il mondo”.
“L’obiettivo del Social Film Production Con il Sud è far incontrare il mondo del cinema con il Terzo settore per raccontare il nostro Sud attraverso le sue piccole grandi storie umane e sociali – sottolinea Fabrizio Minnella, responsabile comunicazione e relazioni esterne di Fondazione Con il Sud-. Il film di Winspeare rappresenta questo e molto altro, è uno sguardo sulla forza delle donne e su una tradizione che resiste nel tempo, è una grande storia di comunità e di libertà che deve essere raccontata. Siamo davvero contenti che questo percorso condiviso con l’Apulia Film Commission ci regali opere meravigliose e che questa prima assoluta di “Amando e cantando” sia parte di un evento così significativo”.
“Ci sono progetti che più di altri danno senso al lavoro che facciamo. Tra questi rientra sicuramente la mostra Le anime del tessile. Non è soltanto la storia della fondazione Le Costantine che emerge; ma lo spirito che tiene insieme il passato e il presente, la tradizione che attraverso il lavoro femminile, attraversa il tempo e parla al gusto contemporaneo”, afferma Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce.
L’esposizione si inserisce in una più ampia programmazione del Polo biblio-museale di Lecce incentrata verso la rilettura – insieme filologica e divulgativa – di significative storie che hanno caratterizzato il Salento tra Otto e Novecento con risvolti di respiro nazionale e internazionale. Dopo la grande mostra su Girolamo Comi, che proprio nel basso Salento nel suo palazzo di Lucugnano avviò un’esperienza straordinaria di poesia e confronto, oggi con la mostra dedicata alle De Viti de Marco-Starace si prosegue un percorso in progress di rilettura storica.
La Mostra propone un percorso tra documenti d’archivio e artefatti tessili. Saranno esposti foto e carte provenienti dall’archivio “Carolina de Viti de Marco e Giulia Starace”, depositato presso la Fondazione, che permettono di ricostruire la trama internazionale in cui si inserisce la loro azione filantropica e artistica e i loro collegamenti con alcuni dei movimenti artistici e culturali del ‘900 come l’emancipazionismo femminile, il movimento artistico dell’Arts and Craft, il modernismo religioso, la pedagogia montessoriana e la filosofia steineriana. Accanto ai documenti, saranno esposti pezzi appartenenti alle collezioni private di Joe e Eileen Coppola e di Gabriele e Giulia Malinconico: esemplari del campionario del prestigioso laboratorio della Scuola di Casamassella creato da Carolina ed Etta de Viti de Marco e consorziato nelle Industrie femminili italiane, nonché attestati e diplomi che certificano i premi ricevuti in occasione di alcune grandi Esposizioni Universali dell’epoca. Saranno altresì esposti disegni tecnici e opere originali di ricamo e tessitura di pugno di Carolina de Viti De Marco e di Lucia Starace. Il contesto storico e antropologico in cui si inserisce l’azione filantropica delle de Viti de Marco verrà documentato da un focus sui reportage fotografici di Giuseppe Palumbo realizzati nel Salento nei primi decenni del Novecento il cui archivio di foto è custodito presso il Museo Castromediano. Ad essere mostrati vi saranno anche gli opuscoli del corso di disegno ornamentale di Gioacchino Toma (custoditi presso la Biblioteca Bernardini), pittore galatinese che si dedicò con profonda partecipazione all’insegnamento del disegno applicato alle arti nelle scuole municipali di ricamo a Napoli, nella seconda metà dell’Ottocento. A questa sezione filologica si collega, nella seconda sala, l’esposizione di artefatti attuali del laboratorio tessile delle Costantine, tra cui di particolare rilievo alcuni capi realizzati da Christian Dior per la sfilata Cruise 2021, tenutasi a Lecce il 22 luglio 2020.
La sala ospiterà anche una sezione didattica, con la presenza di un telaio storico e interventi diretti delle tessitrici del laboratorio Le Costantine.
Nella Sala Conferenze del Museo Castromediano alle 20.30 sarà proiettato il film documentario “Amando e cantando” diretto da Edoardo Winspeare e prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione Con il Sud, dedicato alla storia della Fondazione Le Costantine e alle figure femminili de Viti de Marco-Starace.
Il film è realizzato attraverso il Social Film Production con il Sud, iniziativa promossa da Fondazione Con il Sud e Fondazione Apulia Film Commission che, giunta alla seconda edizione, permette la collaborazione attiva tra il mondo del cinema e il Terzo settore, con la produzione esecutiva di Saietta Film e in collaborazione con Fondazione Le Costantine e Fondazione di Comunità del Salento. “Amando e cantando”, racconta il presente e il passato del laboratorio tessile nato dall’intuizione delle donne della famiglia De Viti de Marco-Starace e che oggi grazie all’impegno di altre donne continua a produrre pregiati tessuti artigianali richiesti in tutto il mondo.
L’allestimento della mostra e il progetto grafico sono stati realizzati da 3seizero di Carlo Contino Circolone e Antonio Mangia.
“Una mostra e un documentario raccontano una storia visionaria, rivoluzionaria, concepita da donne piene di idee ed energie intellettuali e imprenditoriali. E la storia di come il lavoro sia imprenditoria, ma anche cultura e immaginazione, didattica e partecipazione. E non si poteva scegliere un luogo più adeguato della Biblioteca Bernardini di Lecce, spazio costantemente aperto agli sguardi e al quotidiano di centinaia di giovani che ogni giorno la scelgono come propria casa per studiare e stare insieme. Questo concetto dilatato di comunità ci deve sempre guidare per poter progettare la nascita di nuovi percorsi di riscoperta di una storia pugliese straordinariamente aperta al mondo”, afferma Loredana Capone, presidente del consiglio della Regione Puglia.
“Ho sognato questo momento da quando, giovane sindaca di Uggiano – precisa Cristina Rizzo, presidente Le Costantine –, ho fatto ingresso nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Le Costantine 23 anni fa. Ero consapevole che la Fondazione fosse custode di una storia straordinaria ma anche che la nostra fondatrice, Donna Giulia Starace e sua cugina Lucia De Viti de Marco, ci avessero eletti non solo custodi ma anche fattivi operatori. La riapertura del Laboratorio di Tessitura “Cantando e Amando” e del Centro di Formazione ci hanno permesso di scrivere nuovi capitoli di questo avvincente romanzo. La mostra “Le anime del Tessile”, curata da Elena Laurenzi e Brizia Minerva, ed il documentario di Edoardo Winspeare “Cantando e Amando” ne rappresentano il suggello. E per me è un sogno che si avvera”.
“Nel percorso della mostra – sostengono Elena Laurenzie Brizia Minerva– seguiamo lo sviluppo di un progetto che intreccia una sapienza tecnica antichissima, accuratamente custodita e coltivata, con il senso politico della felicità pubblica e della responsabilità nei confronti del mondo. Il ricordo delle donne che vollero creare quella che oggi è la Fondazione Le Costantine è la forza vincolante che nutre i legami all’interno della comunità e il volano propulsivo delle creazioni. La tradizione funge da elemento ispiratore del cambiamento; il passato rischiara la consapevolezza del presente e nutre l’immaginazione volta al futuro”.
“Nel Mediterraneo la tessitura è una tradizione antica ma a Casamassella, nel Salento, c’è un posto dove quest’arte è diventata metafora di libertà, emancipazione e poesia – spiega il regista Edoardo Winspeare-. Tale luogo si chiama “Le Costantine”, sede di una fondazione in cui l’utopia della felicità pubblica attraverso il lavoro è stata realizzata. “Amando e cantando” è un omaggio alle donne straordinarie che tanti anni fa lo hanno immaginato e creato, ma anche a coloro che stanno proseguendo il loro progetto e lo fanno prosperare. Questo film è un omaggio a tutte le donne forti e buone che stanno salvando il mondo”.
“L’innovazione sociale è diventato ormai uno degli assi strategici di AFC e questo progetto, che ho fortemente voluto in Puglia grazie anche alla presenza della Fondazione Con il Sud e il supporto della Regione Puglia, sta ormai facendo scuola in Italia - commenta Simonetta Dellomonaco, Presidente Apulia Film Commission-. Non si tratta solo di affrontare temi sociali nel cinema, ma di condividere l’esperienza cinematografica con gli operatori del terzo settore e affrontare in campo insieme a loro le problematiche nel vissuto quotidiano ed esaltare, come abbiamo scelto di fare in questa edizione del bando, i valori che scaturiscono dal basso, dal tessuto sociale d’eccellenza. Winspeare ha deciso di raccontare l’universo femminile, era uno dei temi che abbiamo proposto, restituendo al grande pubblico il valore immenso contenuto nel saper fare di queste donne sapienti e appassionate, che nel nome delle “Costantine” hanno portato il brand Puglia in tutto il mondo”.
“L’obiettivo del Social Film Production Con il Sud è far incontrare il mondo del cinema con il Terzo settore per raccontare il nostro Sud attraverso le sue piccole grandi storie umane e sociali – sottolinea Fabrizio Minnella, responsabile comunicazione e relazioni esterne di Fondazione Con il Sud-. Il film di Winspeare rappresenta questo e molto altro, è uno sguardo sulla forza delle donne e su una tradizione che resiste nel tempo, è una grande storia di comunità e di libertà che deve essere raccontata. Siamo davvero contenti che questo percorso condiviso con l’Apulia Film Commission ci regali opere meravigliose e che questa prima assoluta di “Amando e cantando” sia parte di un evento così significativo”.
“Ci sono progetti che più di altri danno senso al lavoro che facciamo. Tra questi rientra sicuramente la mostra Le anime del tessile. Non è soltanto la storia della fondazione Le Costantine che emerge; ma lo spirito che tiene insieme il passato e il presente, la tradizione che attraverso il lavoro femminile, attraversa il tempo e parla al gusto contemporaneo”, afferma Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce.
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