Palai
Dal 25 Luglio 2021 al 15 Settembre 2021
Lecce
Luogo: Palazzo Tamborino Cezzi
Indirizzo: Via Guglielmo Paladini 50
Costo del biglietto: ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria
E-Mail info: info@palaiproject.com
Sito ufficiale: http://www.palaiproject.com
Un palazzo nobiliare nel borgo antico di Lecce, una collettiva che riunisce oltre quaranta artisti selezionati da dieci gallerie internazionali, il desiderio di ripensare a nuove strategie per il contemporaneo dal Sud Italia: questa la formula di Palai, un progetto espositivo che dal 25 luglio al 15 settembre abiterà gli spazi di Palazzo Tamborino Cezzi, residenza ottocentesca nel centro storico della città pugliese.
Palai è ideato e organizzato dalle gallerie parigine Balice Hertling e Ciaccia Levi, che a loro volta hanno invitato otto realtà provenienti da tutto il mondo: Antenna Space (Shanghai), Blum & Poe (Los Angeles, New York, Tokyo), Sadie Coles HQ (Londra), Bill Cournoyer / The Meeting (New York), LAYR (Vienna, Roma), LC Queisser (Tbilisi) e per l’Italia Veda (Firenze) e ZERO… (Milano).
Gli artisti in mostra sono Theodora Allen, Alma Allen, Amber Andrews, March Avery, Alex Ayed, Julie Beaufils, Anna-Sophie Berger, Jonathan Binet, Camille Blatrix, Regina Bogat, Xinyi Cheng, Isabelle Cornaro, Morgan Courtois, Horacio Alcolea Crespo, Enzo Cucchi, Alfred D’Ursel, Simone Fattal, Louis Fratino, Owen Fu, Anya Gallaccio, Francesco Gennari, Breyer P-Orridge / Eric Heist, Benjamin Hirte, Yu Honglei, Yukie Ishikawa, Jutta Koether, Friedrich Kunath, Mimi Lauter, Klara Lidén, Florian Maier-Aichen, Jonatah Manno, Beaux Mendes, Ketuta Alexi Meskhishvili, Monique Mouton, Chalisée Naamani, Kayode Ojo, Ser Serpas, Aviva Silverman, Martine Syms, Alexander Tovborg, Damon Zucconi.
Palai vuol dire “palazzo” nel dialetto griko locale, sebbene la parola conservi assonanze e un significato simile in tutte le lingue e nazionalità delle gallerie coinvolte nel progetto. In qualità di spazio deputato ad accogliere opere d’arte e come opera architettonica in sé, con Palai Palazzo Tamborino Cezzi torna alla sua centralità nel tessuto socio-culturale della città, aprendosi all’accoglienza delle comunità che incontra. Palai intende dare vita a Lecce a un progetto culturale che celebra la cura, la generosità, lo scambio come valori fondanti dell’identità mediterranea. Per tutta l’estate Palai accoglierà artisti, curatori, galleristi, critici d’arte e collezionisti in questa venue speciale, in cui opere di artisti contemporanei, di varie generazioni, entreranno in dialogo e convivranno in spazi ricchi di testimonianze del passato offrendo ai visitatori un’esperienza unica tra linguaggi contemporanei, storia e paesaggio.
Palai è animato da un forte spirito di collaborazione tra le realtà coinvolte. ‘Come promotori del progetto crediamo che condividere e convivere negli spazi di Palazzo Tamborino Cezzi possa aiutarci a riconnetterci, ricaricarci e sondare collettivamente nuove direzioni da intraprendere nelle rispettive pratiche di lavoro. Guardando al futuro e a lungo termine, Palai vuole diventare un evento con cadenza annuale in grado di promuovere interazioni uniche con gli spazi che incontra’, dichiarano due degli organizzatori, Antoine Levi e Daniele Balice.
Opportunità che è rivolta non solo alla comunità artistica internazionale ma anche alle realtà territoriali. Palai ha attivato una virtuosa rete di collaborazioni con istituzioni come Comune di Lecce, Accademia di Belle Arti e PIA - a circulating place for artists and curators, scuola per il contemporaneo che propone percorsi altamente professionalizzanti per artisti e curatori. Per tutta l’estate Palai promuoverà anche un’agenda di appuntamenti che si chiuderà con Lecce Art Week.
L’evento vede il supporto di Maison Ruinart, la più antica Maison de Champagne, partner ufficiale delle più prestigiose fiere internazionali di arte contemporanea, tra cui Art Basel Miami, Art Basel, Frieze London, Fiac, miart e molte altre. La sottile arte della creazione dello Champagne della Maison si riconosce nel suo impegno nel mondo dell’arte, evocando l'audacia dimostrata nel 1896 quando Ruinart chiese all'artista ceco Alphonse Mucha di realizzare un manifesto pubblicitario che all'epoca suscitò grande scalpore. Da allora, Ruinart ha incaricato numerosi artisti, designer e menti creative di realizzare la propria visione della Maison, rendendola sempre contemporanea. Da Patricia Urquiola a Maarten Baas, da Hubert Le Gall a Jaume Plensa. Più recentemente l’artista Liu Bolin, Vik Muniz e quest’anno la collaborazione con l’artista Carte Blanche David Shrigley.
"Siamo orgogliosi di essere partner di questa iniziativa che promuove l’arte contemporanea a Lecce, cuore del Salento. Maison Ruinart è riconosciuta in tutto il mondo per essere lo Champagne dell'arte contemporanea per eccellenza e per il suo costante impegno nella tutela dell’ambiente e nella lotta al cambiamento climatico” dichiara Silvia Rossetto, Senior Brand Manager Ruinart. “Non potevamo che abbracciare con entusiasmo questo progetto, in una delle zone più incantevoli della Puglia, e brindare agli artisti e appassionati che animeranno questa imperdibile mostra".
Palai è ideato e organizzato dalle gallerie parigine Balice Hertling e Ciaccia Levi, che a loro volta hanno invitato otto realtà provenienti da tutto il mondo: Antenna Space (Shanghai), Blum & Poe (Los Angeles, New York, Tokyo), Sadie Coles HQ (Londra), Bill Cournoyer / The Meeting (New York), LAYR (Vienna, Roma), LC Queisser (Tbilisi) e per l’Italia Veda (Firenze) e ZERO… (Milano).
Gli artisti in mostra sono Theodora Allen, Alma Allen, Amber Andrews, March Avery, Alex Ayed, Julie Beaufils, Anna-Sophie Berger, Jonathan Binet, Camille Blatrix, Regina Bogat, Xinyi Cheng, Isabelle Cornaro, Morgan Courtois, Horacio Alcolea Crespo, Enzo Cucchi, Alfred D’Ursel, Simone Fattal, Louis Fratino, Owen Fu, Anya Gallaccio, Francesco Gennari, Breyer P-Orridge / Eric Heist, Benjamin Hirte, Yu Honglei, Yukie Ishikawa, Jutta Koether, Friedrich Kunath, Mimi Lauter, Klara Lidén, Florian Maier-Aichen, Jonatah Manno, Beaux Mendes, Ketuta Alexi Meskhishvili, Monique Mouton, Chalisée Naamani, Kayode Ojo, Ser Serpas, Aviva Silverman, Martine Syms, Alexander Tovborg, Damon Zucconi.
Palai vuol dire “palazzo” nel dialetto griko locale, sebbene la parola conservi assonanze e un significato simile in tutte le lingue e nazionalità delle gallerie coinvolte nel progetto. In qualità di spazio deputato ad accogliere opere d’arte e come opera architettonica in sé, con Palai Palazzo Tamborino Cezzi torna alla sua centralità nel tessuto socio-culturale della città, aprendosi all’accoglienza delle comunità che incontra. Palai intende dare vita a Lecce a un progetto culturale che celebra la cura, la generosità, lo scambio come valori fondanti dell’identità mediterranea. Per tutta l’estate Palai accoglierà artisti, curatori, galleristi, critici d’arte e collezionisti in questa venue speciale, in cui opere di artisti contemporanei, di varie generazioni, entreranno in dialogo e convivranno in spazi ricchi di testimonianze del passato offrendo ai visitatori un’esperienza unica tra linguaggi contemporanei, storia e paesaggio.
Palai è animato da un forte spirito di collaborazione tra le realtà coinvolte. ‘Come promotori del progetto crediamo che condividere e convivere negli spazi di Palazzo Tamborino Cezzi possa aiutarci a riconnetterci, ricaricarci e sondare collettivamente nuove direzioni da intraprendere nelle rispettive pratiche di lavoro. Guardando al futuro e a lungo termine, Palai vuole diventare un evento con cadenza annuale in grado di promuovere interazioni uniche con gli spazi che incontra’, dichiarano due degli organizzatori, Antoine Levi e Daniele Balice.
Opportunità che è rivolta non solo alla comunità artistica internazionale ma anche alle realtà territoriali. Palai ha attivato una virtuosa rete di collaborazioni con istituzioni come Comune di Lecce, Accademia di Belle Arti e PIA - a circulating place for artists and curators, scuola per il contemporaneo che propone percorsi altamente professionalizzanti per artisti e curatori. Per tutta l’estate Palai promuoverà anche un’agenda di appuntamenti che si chiuderà con Lecce Art Week.
L’evento vede il supporto di Maison Ruinart, la più antica Maison de Champagne, partner ufficiale delle più prestigiose fiere internazionali di arte contemporanea, tra cui Art Basel Miami, Art Basel, Frieze London, Fiac, miart e molte altre. La sottile arte della creazione dello Champagne della Maison si riconosce nel suo impegno nel mondo dell’arte, evocando l'audacia dimostrata nel 1896 quando Ruinart chiese all'artista ceco Alphonse Mucha di realizzare un manifesto pubblicitario che all'epoca suscitò grande scalpore. Da allora, Ruinart ha incaricato numerosi artisti, designer e menti creative di realizzare la propria visione della Maison, rendendola sempre contemporanea. Da Patricia Urquiola a Maarten Baas, da Hubert Le Gall a Jaume Plensa. Più recentemente l’artista Liu Bolin, Vik Muniz e quest’anno la collaborazione con l’artista Carte Blanche David Shrigley.
"Siamo orgogliosi di essere partner di questa iniziativa che promuove l’arte contemporanea a Lecce, cuore del Salento. Maison Ruinart è riconosciuta in tutto il mondo per essere lo Champagne dell'arte contemporanea per eccellenza e per il suo costante impegno nella tutela dell’ambiente e nella lotta al cambiamento climatico” dichiara Silvia Rossetto, Senior Brand Manager Ruinart. “Non potevamo che abbracciare con entusiasmo questo progetto, in una delle zone più incantevoli della Puglia, e brindare agli artisti e appassionati che animeranno questa imperdibile mostra".
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