Lindsay Kemp. Kemp - Madiai - Baronti
Dal 01 Maggio 2016 al 30 Giugno 2016
Livorno
Luogo: Granai di Villa Mimbelli
Indirizzo: via San Jacopo in Acquaviva
Enti promotori:
- Comune di Livorno
Costo del biglietto: 3 €
Telefono per informazioni: +39 0586 824620 - 824610
E-Mail info: museofattori@comune.livorno.it
Sito ufficiale: http://www.comune.livorno.it
Davanti ad un numeroso pubblico, lo straordinario artista Lindsay Kemp si è esibito in una performance del tutto particolare: ha disegnato marinai, prostitute e angeli su una grande parete dei Granai di Villa Mimbelli adibita a tela. E poi il via alla Mostra "Kemp - Madiai - Baronti" nell'ambito del progetto "Fattori Contemporaneo".
Promossa dal Comune di Livorno e con il contributo della Banca Monte dei Paschi di Siena l'esposizione sarà aperta fino al 5 giugno: un’insolita quanto eccezionale mostra, da un'idea di Gabriele Filippelli. I protagonisti sono tre artisti molto diversi tra loro: Lindsay Kemp, Giorgia Madiai e Francesco Baronti.
Il Maestro dello spettacolo Lindsay Kemp, uno dei più grandi danzatori e registi teatrali viventi, espone circa trenta disegni, la maggior parte inediti, caratterizzati dall’inconfondibile e felice tratto bozzettistico. Gli rendono omaggio due giovani e talentuosi artisti Giorgia Madiai e Francesco Baronti che presentano oltre venti opere pittoriche, alcune di grande e grandissimo formato, concepite per questa speciale occasione.
Accomunati da un’amicizia nata a Livorno, città nella quale per scelta i tre artisti vivono, e da un vivace desiderio di dialogo che mette sempre in gioco la creatività, circa un anno fa Giorgia Madiai e Francesco Baronti hanno immaginato di poter trasformare il loro incontro a la loro ammirazione per Lindsay Kemp in un’occasione visiva. Ecco che la mostra nasce come un itinerario senza mèta, all’infuori di quella di condividere il piacere di fare arte e di offrirla a tutti coloro che vorranno prenderne parte, scoprendovi le voci di un amicale conversare. Kemp ha immediatamente accettato l’invito a esporre con i due amici nella sua città d’adozione. Con l’entusiasmo e la generosità che lo contraddistinguono, il celebre performer teatrale ha reso possibile questo progetto, pur nell’intensissima stagione di appuntamenti internazionali che lo vedono protagonista del suo spettacolo “Kemp Dances”.
I disegni di Lindsay Kemp in mostra (I sala) appartengono alla galleria immaginaria di personaggi che da molti anni l’artista fa vivere grazie a controllate linee sinuose tracciate sulla carta bianca: “Quando disegno c’è musica, nella stanza o nel silenzio – ha affermato Kemp in una recente intervista -. E così nasce la danza di un nuovo danzatore dentro di me, che nell’istante balza fuori come un lampo o un angelo dal mio corpo, una linea nera che atterra sul bianco splendore della pagina ed esegue la sua danza, l’unica, quella per la quale forse verrà ricordato, fatta da lui, non da me. Ma sul palcoscenico di carta bianca come su quello nel teatro, la danza è anche equilibrio e tecnica, accumulo di stimoli e influenze. E così la mia galleria di eroi e archetipi, di marinai e toreri, ballerine e madri, angeli e diavoli, si veste di echi di Cocteau, Mirò, Picasso, Matisse, di calligrafia giapponese e graffiti preistorici. Il cuore di ciascuno è pieno di danzatori ma l’importante è osare, alzare il sipario e mostrarli al mondo. Sciogliere il nodo e farlo diventare una linea, un sorriso. Per te”.
Le opere che Francesco Baronti ha realizzato per la mostra ai Granai (II sala) esaltano, anche nelle dimensioni, la chiave teatrale delle sue peculiari finzioni pittoriche, dei suoi mondi mentali e fantasiosi, trovando con il parallelo mondo delle figure di Kemp una felice consonanza. Brulicanti rappresentazioni sceniche debordanti di fantastici personaggi animati, le storie surreali di Baronti si caricano di ricercate reminiscenze visive, eco di lontane epoche artistiche, che convivono con presenze ossessionanti della nostra contemporaneità.
Alle corde dell’anima si rivolge il complesso fare artistico di Giorgia Madiai, le cui tele (esposte nella III sala) dichiarano un arrovellarsi della stesura pittorica in cui si stratifica l’indagine che da anni va compiendo sull’universo della femminilità e sulle declinazioni dell’intimità. Senza veli e false pudicizie, le sue figure potenti ed essenziali dialogano con quelle di Kemp con autentica profondità, sui temi ad entrambi cari della (etero-omo-bi)sessualità, della corporeità, dell’amore, della maschera, dell’ascolto, della solitudine.
Durante l’inaugurazione saranno presenti gli artisti e Lindsay Kemp si esibirà in una performance pittorica (Dancing Drawings) su una grande tela che campeggerà a piena parete in una delle sale espositive.
Orario: venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19
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