Flaminia Mantegazza. Sentimenti ri-tratti
![Flaminia Mantegazza, <em>Puccini</em>, 2011. Flaminia Mantegazza, <em>Puccini</em>, 2011.](http://www.arte.it/foto/600x450/7c/19117-visual.jpg)
Flaminia Mantegazza, Puccini, 2011.
Dal 21 Dicembre 2013 al 26 Gennaio 2014
Lucca
Luogo: Lu.C.C.A. Lucca Center Of Contemporary Art
Indirizzo: Via della Fratta 36
Orari: da martedì a domenica ore 10-19. Chiuso lunedì, 25, 26, 31 dicembre e 1 gennaio.
Curatori: Maurizio Vanni
Prolungata: Fino al 2 Febbraio 2014
Costo del biglietto: ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 0583 571712
E-Mail info: info@luccamuseum.com
Sito ufficiale: http://www.luccamuseum.com
Tasselli di carta variopinti che giocano a comporre ritratti o stati interiori attraverso il contrasto dei colori e dei volumi. Questa la tecnica usata dall’artista brasiliana Flaminia Mantegazza per le sue opere che saranno in mostra nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground dal 21 dicembre 2013 al 26 gennaio 2014 nella personale “Sentimenti ri-tratti” curata da Maurizio Vanni. L’esposizione è a ingresso libero.
Partendo dall’uso della carta delle riviste, le sue tele diventano un vero e proprio palinsesto materico: stesi e modulati, i piccoli tasselli emergono dalla superficie allentando il confine tra immagine bidimensionale e immagine plastica, sospesi tra pittura e pratica scultorea. “Curiose unioni di frammenti – scrive il curatore Maurizio Vanni–, elementi contaminati, dissonanze armoniche, ossimori ottici, tessere di un mosaico universale in eterno divenire: sono queste le sensazioni che si manifestano di fronte a chiunque cerchi di entrare nel lavoro di Flaminia Mantegazza”.
Con questa particolare tecnica, l’artista brasiliana va a scandagliare l’universo dei sentimenti attraverso i ritratti di figure celebri come Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi o con linguaggi più astratti, sempre e comunque alla ricerca dell’essenza di quella verità che non può svelarsi ad occhio nudo. “Ecco come i ritratti – spiega Vanni – si trasformano in suggestive mappe topografiche dove intuire la personalità e il carattere del personaggio: un gioco cerebrale e ironico che spinge lo spettatore a unire i magici puntini dell’esistenza. Altri lavori, apparentemente astratti, si presentano come una realtà aumentata, ingigantita all’ennesima potenza, dove i tratti si divertono a ingannare un occhio sempre meno allenato alla condivisione. Con i sentimenti e con l’amore universale, la nostra immaginazione è in grado di colorare qualunque superficie in bianco e nero, purché non si dimentichi che basta dare il nome a una cosa per farla esistere”.
Biografia di Flaminia Mantegazza
Flaminia Mantegazza, carioca di nascita, inizia la sua attività di artista alla fine degli anni ’90, a Roma, dove ha frequentato la Scuola di Arte Ornamentale. Tra i suoi più importanti maestri si annoverano Jo?o Magalh?es della Scuola di Arti Visive Parque Lage di Rio de Janeiro e Alberto Parresdella Scuola Porta Blu di Roma.
Divisa tra le principali città europee, continua la sua ricerca rivolgendo il suo sguardo allo studio degli spazi urbani e metropolitani, sondandone gli aspetti sociali e antropologici. Flaminia Mantegazza inoltre si sta specializzando nello studio dell'arte contemporanea attirata dalla cosiddetta art and craft del riciclo. Vive e lavora a Roma.
Partendo dall’uso della carta delle riviste, le sue tele diventano un vero e proprio palinsesto materico: stesi e modulati, i piccoli tasselli emergono dalla superficie allentando il confine tra immagine bidimensionale e immagine plastica, sospesi tra pittura e pratica scultorea. “Curiose unioni di frammenti – scrive il curatore Maurizio Vanni–, elementi contaminati, dissonanze armoniche, ossimori ottici, tessere di un mosaico universale in eterno divenire: sono queste le sensazioni che si manifestano di fronte a chiunque cerchi di entrare nel lavoro di Flaminia Mantegazza”.
Con questa particolare tecnica, l’artista brasiliana va a scandagliare l’universo dei sentimenti attraverso i ritratti di figure celebri come Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi o con linguaggi più astratti, sempre e comunque alla ricerca dell’essenza di quella verità che non può svelarsi ad occhio nudo. “Ecco come i ritratti – spiega Vanni – si trasformano in suggestive mappe topografiche dove intuire la personalità e il carattere del personaggio: un gioco cerebrale e ironico che spinge lo spettatore a unire i magici puntini dell’esistenza. Altri lavori, apparentemente astratti, si presentano come una realtà aumentata, ingigantita all’ennesima potenza, dove i tratti si divertono a ingannare un occhio sempre meno allenato alla condivisione. Con i sentimenti e con l’amore universale, la nostra immaginazione è in grado di colorare qualunque superficie in bianco e nero, purché non si dimentichi che basta dare il nome a una cosa per farla esistere”.
Biografia di Flaminia Mantegazza
Flaminia Mantegazza, carioca di nascita, inizia la sua attività di artista alla fine degli anni ’90, a Roma, dove ha frequentato la Scuola di Arte Ornamentale. Tra i suoi più importanti maestri si annoverano Jo?o Magalh?es della Scuola di Arti Visive Parque Lage di Rio de Janeiro e Alberto Parresdella Scuola Porta Blu di Roma.
Divisa tra le principali città europee, continua la sua ricerca rivolgendo il suo sguardo allo studio degli spazi urbani e metropolitani, sondandone gli aspetti sociali e antropologici. Flaminia Mantegazza inoltre si sta specializzando nello studio dell'arte contemporanea attirata dalla cosiddetta art and craft del riciclo. Vive e lavora a Roma.
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