Giuseppe Bergomi. Nuvole
Dal 18 Luglio 2015 al 22 Agosto 2015
Pietrasanta | Lucca
Luogo: Galleria Giovanni Bonelli
Indirizzo: piazzetta del Centauro
Orari: tutti i giorni 11-13 / 18-24
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: info@galleriagiovannibonelli.it
Dal 18 luglio al 22 agosto 2015, la Galleria Giovanni Bonelli a Pietrasanta (LU) ospita la personale di Giuseppe Bergomi (Brescia, 1953), dal titolo NUVOLE.
La rassegna, curata da Flavio Arensi, col patrocinio del Comune di Pietrasanta, presenta 15 sculture dell’artista bresciano, create appositamente per questo appuntamento, terrecotte smaltate con interventi a mosaico e bronzi patinati.
Il realismo di Bergomi è frutto di un lavoro lento e meticoloso che depura l'immagine da qualsiasi particolare superfluo, e dove la vera protagonista della sua cifra espressiva è da sempre la figura umana.
Il nuovo ciclo di sculture esposte a Pietrasanta sono il risultato di un’evoluzione del linguaggio creativo di Bergomi. In questo caso, le figure, per lo più soggetti femminili, sono presentate a coppie e sono accompagnate dalla presenza di un volume che dialoga con esse.
Il caso più evidente è la comparsa delle nuvole, elementi tipici dell’epoca barocca dell’arte italiana, ma che a Bergomi ricordano una fase della propria ricerca pittorica di qualche decennio fa.
Per Flavio Arensi «la scultura di Bergomi ripropone in maniera preminente la ricerca figurativa quale risposta alla temperie concettuale, minimalista e poverista degli anni Settanta. Bergomi riporta al centro della scena il senso stretto di una corporalità che è disciplina tecnica e allo stesso tempo ricerca poetica. Le sue nuove sculture seguono il lungo solco già tracciato da un’ampia produzione e nel contempo cercano un nuovo dialogo con la materia, in particolare la ceramica e il mosaico, impiegati per rinnovare temi e forme a lui cari, come i ritratti dei bagnanti».
Giuseppe Bergomi nasce nel 1953 a Brescia. Dopo l’Accademia di Brera tiene la sua prima personale come pittore a Brescia e tre anni dopo inizia a modellare. Da quel momento cominciano i rapporti con le più importanti gallerie italiane e straniere e il consenso della critica più prestigiosa. Nel 1992-1993 l’Accademia di Château Beychevelle lo invita a vivere e lavorare a Château Beychevelle. In questa occasione realizza una grande terracotta raffigurante l’allegoria della giustizia con la quale vince il Grand Prix Château Beychevelle 1993. Nel 1996 partecipa alla Quadriennale di Roma e nel ’97 vince il Premio Camera dei Deputati con un’esposizione personale a Palazzo di Vicolo Valdina a Montecitorio. Nello stesso anno il Principato di Monaco acquisisce due grandi sculture esposte alla Sesta Biennale di Scultura di Montecarlo. Nel 2000 realizza una scultura monumentale in bronzo dal titolo Uomini, delfini e parallelepipedi per l’ingresso dell’acquario di Nagoya, in Giappone. Da luglio a settembre 2005 il Chiostro del Bramante a Roma ospita una grande mostra con più di 60 opere. Nel maggio 2009 la Casa Museo Pietro Malossi di Ome dedica all’artista una personale che racchiude le sue principali opere dal 1984 al 2009. Viene invitato nel 2011 a partecipare alla 54° edizione della Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi e al Festival dei due Mondi di Spoleto. Giuseppe Bergomi (Antologica), 2012, Sant’Agostino-Duomo, Pietrasanta.
Vive con la moglie Alma a Ome, in provincia di Brescia.
La rassegna, curata da Flavio Arensi, col patrocinio del Comune di Pietrasanta, presenta 15 sculture dell’artista bresciano, create appositamente per questo appuntamento, terrecotte smaltate con interventi a mosaico e bronzi patinati.
Il realismo di Bergomi è frutto di un lavoro lento e meticoloso che depura l'immagine da qualsiasi particolare superfluo, e dove la vera protagonista della sua cifra espressiva è da sempre la figura umana.
Il nuovo ciclo di sculture esposte a Pietrasanta sono il risultato di un’evoluzione del linguaggio creativo di Bergomi. In questo caso, le figure, per lo più soggetti femminili, sono presentate a coppie e sono accompagnate dalla presenza di un volume che dialoga con esse.
Il caso più evidente è la comparsa delle nuvole, elementi tipici dell’epoca barocca dell’arte italiana, ma che a Bergomi ricordano una fase della propria ricerca pittorica di qualche decennio fa.
Per Flavio Arensi «la scultura di Bergomi ripropone in maniera preminente la ricerca figurativa quale risposta alla temperie concettuale, minimalista e poverista degli anni Settanta. Bergomi riporta al centro della scena il senso stretto di una corporalità che è disciplina tecnica e allo stesso tempo ricerca poetica. Le sue nuove sculture seguono il lungo solco già tracciato da un’ampia produzione e nel contempo cercano un nuovo dialogo con la materia, in particolare la ceramica e il mosaico, impiegati per rinnovare temi e forme a lui cari, come i ritratti dei bagnanti».
Giuseppe Bergomi nasce nel 1953 a Brescia. Dopo l’Accademia di Brera tiene la sua prima personale come pittore a Brescia e tre anni dopo inizia a modellare. Da quel momento cominciano i rapporti con le più importanti gallerie italiane e straniere e il consenso della critica più prestigiosa. Nel 1992-1993 l’Accademia di Château Beychevelle lo invita a vivere e lavorare a Château Beychevelle. In questa occasione realizza una grande terracotta raffigurante l’allegoria della giustizia con la quale vince il Grand Prix Château Beychevelle 1993. Nel 1996 partecipa alla Quadriennale di Roma e nel ’97 vince il Premio Camera dei Deputati con un’esposizione personale a Palazzo di Vicolo Valdina a Montecitorio. Nello stesso anno il Principato di Monaco acquisisce due grandi sculture esposte alla Sesta Biennale di Scultura di Montecarlo. Nel 2000 realizza una scultura monumentale in bronzo dal titolo Uomini, delfini e parallelepipedi per l’ingresso dell’acquario di Nagoya, in Giappone. Da luglio a settembre 2005 il Chiostro del Bramante a Roma ospita una grande mostra con più di 60 opere. Nel maggio 2009 la Casa Museo Pietro Malossi di Ome dedica all’artista una personale che racchiude le sue principali opere dal 1984 al 2009. Viene invitato nel 2011 a partecipare alla 54° edizione della Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi e al Festival dei due Mondi di Spoleto. Giuseppe Bergomi (Antologica), 2012, Sant’Agostino-Duomo, Pietrasanta.
Vive con la moglie Alma a Ome, in provincia di Brescia.
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