Joel Meyerowitz. Taking my time
Dal 23 Novembre 2013 al 15 Dicembre 2013
Lucca
Luogo: Real Collegio
Indirizzo: piazza del Collegio
Orari: da lunedì a venerdi 15-19.30; da sabato a domenica 10- 19.30
Enti promotori:
- Città di Lucca
- Provincia di Lucca
- Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
- Fondazione Banca del Monte di Lucca
- Camera di Commercio di Lucca
Costo del biglietto: biglietto cumulativo € 18, Real Collegio € 10
Telefono per informazioni: +39 0583 5899224
E-Mail info: info@photoluxfestival.it
Sito ufficiale: http://www.photoluxfestival.it
La mostra sarà in esposizione a Lucca grazie alla collaborazione tra il Photolux Festival e Cortona on the Move - Fotografia in viaggio. Nata come una retrospettiva curata dallo stesso Joel Meyerowitz, a Lucca ne verrà presentato un estratto che si concentra sulle fotografie scattate che ritraggono la vita della città.
Ragazzo di strada cresciuto tra le case popolari dell’East Bronx a New York, Meyerowiz racconta di aver vissuto “una relazione tranquilla con l’energia e la spontanea follia della vita di quelle strade”. Dopo aver visto Robert Franck scattare un piccolo lavoro di pubblicità, ne rimase folgorato: “Quello che mi colpì profondamente fu la magia del semplice fatto che si “muoveva” mentre scattava fotografie a persone anche esse in movimento! E questo mi bastò! Lasciai il mio lavoro, presi in prestito una macchina fotografica, uscii fuori per le strade di New York, e da allora non mi sono mai più guardato indietro.”
Joel Meyerowitz è nato nel 1938, nel Bronx, ed è convinto che sia stata la fondamentale educazione di strada ricevuta ad alimentare in lui il piacere di osservare le persone, una sensibilità che è al centro della sua fotografia.
È uno "street photographer" nella tradizione di Henri Cartier-Bresson e Robert Frank, anche se lavora esclusivamente a colori: il suo primo libro Cape Light è considerato un classico della fotografia a colori e ha venduto oltre 100.000 copie.
L'energia inquieta e l' approccio aperto al soggetto tipici di Meyerowitz hanno dato vita ad un lavoro multiforme:Photographs From a Moving Car (una mostra personale al MoMA nel 1968), il suo progetto finanziato dal Guggenheim Fellowship, Still Going: America During Vietnam, il suo lavoro con la camera a grande formato (8x10) ha portato alla pubblicazione di diversi libri; Cape Light, St. Louis and The Arch, Redheads, A Summer's Day,Bay/Sky, Aftermath: The World Trade Center Archive,e altri.
Nel 1995 Meyerowitz ha anche diretto e prodotto il suo primo film, POP, diario intimo di un road trip lungo tre settimane col figlio, Sasha, e il padre, Hy.
Pochi giorni dopo l'attacco dell'11 settembre 2001 al World Trade Center di New York, Meyerowitz, unico fotografo ad ottenere il libero accesso al sito, ha cominciato a creare un archivio di immagini sulla distruzione e ricostruzione di Ground Zero e con questo lavoro è anche stato invitato a rappresentare gli Stati Uniti all'ottava Biennale di Architettura di Venezia.
Lo scorso autunno sono stati pubblicati tre nuovi libri, Taking My Time, la retrospettiva in due volumi edita da Phaidon in occasione del cinquantesimo anno di attività; Provence: lasting Impressions, a quattro mani con la moglie Maggie Barrett, pubblicato da Sterling, e un libro sugli ultimi lavori di Paul Strand edito da Aperture.
Meyerowitz è patrocinato dal Guggenheim e sia il NEA (National Endowment of the Arts) che il NEH (National Endowment for the Humanities) gli hanno conferito dei premi. Il suo lavoro fa parte della collezione del Museum of Modern Art, del Boston Museum of Fine Arts, The Art Institute of Chicago, e di molti altri musei nel mondo.
Joel Meyerowitz è nato nel 1938, nel Bronx, ed è convinto che sia stata la fondamentale educazione di strada ricevuta ad alimentare in lui il piacere di osservare le persone, una sensibilità che è al centro della sua fotografia.
È uno "street photographer" nella tradizione di Henri Cartier-Bresson e Robert Frank, anche se lavora esclusivamente a colori: il suo primo libro Cape Light è considerato un classico della fotografia a colori e ha venduto oltre 100.000 copie.
L'energia inquieta e l' approccio aperto al soggetto tipici di Meyerowitz hanno dato vita ad un lavoro multiforme:Photographs From a Moving Car (una mostra personale al MoMA nel 1968), il suo progetto finanziato dal Guggenheim Fellowship, Still Going: America During Vietnam, il suo lavoro con la camera a grande formato (8x10) ha portato alla pubblicazione di diversi libri; Cape Light, St. Louis and The Arch, Redheads, A Summer's Day,Bay/Sky, Aftermath: The World Trade Center Archive,e altri.
Nel 1995 Meyerowitz ha anche diretto e prodotto il suo primo film, POP, diario intimo di un road trip lungo tre settimane col figlio, Sasha, e il padre, Hy.
Pochi giorni dopo l'attacco dell'11 settembre 2001 al World Trade Center di New York, Meyerowitz, unico fotografo ad ottenere il libero accesso al sito, ha cominciato a creare un archivio di immagini sulla distruzione e ricostruzione di Ground Zero e con questo lavoro è anche stato invitato a rappresentare gli Stati Uniti all'ottava Biennale di Architettura di Venezia.
Lo scorso autunno sono stati pubblicati tre nuovi libri, Taking My Time, la retrospettiva in due volumi edita da Phaidon in occasione del cinquantesimo anno di attività; Provence: lasting Impressions, a quattro mani con la moglie Maggie Barrett, pubblicato da Sterling, e un libro sugli ultimi lavori di Paul Strand edito da Aperture.
Meyerowitz è patrocinato dal Guggenheim e sia il NEA (National Endowment of the Arts) che il NEH (National Endowment for the Humanities) gli hanno conferito dei premi. Il suo lavoro fa parte della collezione del Museum of Modern Art, del Boston Museum of Fine Arts, The Art Institute of Chicago, e di molti altri musei nel mondo.
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