PIMPA e PININ. Arriva la Pimpa e I sentieri segreti di Pinin Carpi
Dal 05 Febbraio 2022 al 24 Aprile 2022
Lugano |
Luogo: Museo in erba
Indirizzo: Riva Caccia 1
Orari: Lu – ve: 8.30 – 11.30 / 13.30 – 16.30. Sa – do: 14.00 – 17.00
Enti promotori:
- Con il patrocinio e sostegno della Città di Lugano
Telefono per informazioni: +41 918355254
E-Mail info: ilmuseoinerba@bluewin.ch
Sito ufficiale: http://www.museoinerba.com
Dal 5 febbraio al 24 aprile 2022 al Museo in erba una doppia mostra interattiva che fa conoscere due tra i più importanti autori della letteratura per l’infanzia e per ragazzi: Altan e Pinin Carpi. Ciò significa unire due mondi, due linguaggi: quello del fumetto di Altan, semplice, colorato e adatto anche ai più piccoli con le sue specifiche modalità di narrazione, e quello immaginifico e onirico di Pinin Carpi, delle sue storie allegre, buffe, incantate che coinvolgono con la straordinaria potenzialità espressiva di testo e immagine.
È un viaggio nel mondo della fantasia disseminato di figure, animali, personaggi, ambientazioni e luoghi da scoprire attraverso il gioco.
“Arriva la Pimpa!”
Il 13 luglio del 1975 la Pimpa appare per la prima volta sulle pagine del Corriere dei Piccoli in una tavola in cui contempla la luna invece di andare a dormire. Da allora ha fatto affezionare a sé generazioni di piccoli lettori. Per rendere omaggio alla famosa cagnolina a pois, la casa editrice Franco Cosimo Panini e l’Associazione Culturale Hamelin hanno ideato nel 2015 la mostra itinerante “Arriva la Pimpa” che il Museo in erba porta per la prima volta in Svizzera. Il percorso, composto da 12 pannelli, accompagna i bambini in un viaggio alla scoperta del simpatico personaggio che, con spontaneità e allegria coinvolge i piccoli lettori da quattro generazioni.
La chiave d'ingresso del progetto è quella del fumetto: è stata questa stata la prima modalità con cui Pimpa ha incontrato i suoi lettori e da allora continua a raccontare le sue fantastiche avventure. La cagnolina a pallini rossi disegnata da Altan parla la lingua dell’infanzia, quella lingua che le permette di condividere con i suoi lettori una visione del mondo: un luogo pieno di eccitanti sorprese - anche nell’apparente banalità del quotidiano - in cui tutto ha un’anima e tutto può essere occasione di avventure strabilianti.
I visitatori (piccoli e grandi) sono invitati a giocare, disegnare, inventare storie, riconoscere personaggi. Non manca, naturalmente, la casa della Pimpa dove i bambini possono fisicamente entrare nel mondo della cagnolina a pois e stupirsi, come lei delle piccole cose che riscaldano il cuore.
“I sentieri segreti di Pinin Carpi”
La prima parte del percorso, dedicata allo scrittore e illustratore Pinin Carpi (Milano, 1920-2004), è stata ideata dalla Fondazione Pasquinelli, in collaborazione con Anna Carpi, figlia dello scrittore. Lo stile unico di Pinin, che lo rende uno dei più originali autori per l’infanzia del Novecento, dà un’opportunità importante alla lettura fantastica da parte dei bambini: nelle sue storie parole e immagini si integrano perfettamente ma lasciano libero spazio all’immaginazione. Il Sentiero segreto del 1984 è il culmine del suo vasto lavoro e racconta la storia di una bambina che, a un certo punto della narrazione, attraversa senza parole mondi straordinari e magici fatti solo di immagini. La mostra prende il nome proprio da questo albo che raccoglie buona parte degli straordinari acquerelli esposti ad altezza bambino: i piccoli visitatori, muniti di lente, possono perdersi tra castelli incantati, la neve di un giorno d’inverno o i pianeti dello spazio.
L’esposizione delle tavole di Pinin Carpi è affiancata da un percorso ludico e interattivo dedicato all’artista e ai suoi libri per l’infanzia, ideato da Elisa Ferrario, responsabile didattica del Museo in erba. “A caccia di immagini”, “Ho perso la testa… ma non la fantasia”, “Un momento che adesso ho fame!”, “Dalla parte dei bambini” … ecco i titoli di alcune postazioni dove i visitatori si divertiranno giocando con un mondo incantato di racconti, avventure, filastrocche e illustrazioni. Insomma, un percorso da… favola!
Completa il percorso una serie di video dove Pinin racconta le sue storie. Sarà inoltre proposto in atelier il laboratorio “Dentro una macchia di colore”, ideato da Beatrice Gervasini, responsabile della sezione didattica della Fondazione Pasquinelli.
Le due mostre si accompagnano e si rafforzano a vicenda, uniti da alcuni tratti in comune e allo stesso tempo ben distinti nelle loro specificità.
La Pimpa di Altan, con il suo carattere positivo, sempre curiosa e aperta alla scoperta, parla la lingua dell’infanzia, proprio come i personaggi delle storie di Pinin Carpi. I mondi dei due autori hanno in comune quella “magia” dove tutto è possibile, dove ogni situazione o problema diventa subito opportunità, occasione di avventure strabilianti.
È un viaggio nel mondo della fantasia disseminato di figure, animali, personaggi, ambientazioni e luoghi da scoprire attraverso il gioco.
“Arriva la Pimpa!”
Il 13 luglio del 1975 la Pimpa appare per la prima volta sulle pagine del Corriere dei Piccoli in una tavola in cui contempla la luna invece di andare a dormire. Da allora ha fatto affezionare a sé generazioni di piccoli lettori. Per rendere omaggio alla famosa cagnolina a pois, la casa editrice Franco Cosimo Panini e l’Associazione Culturale Hamelin hanno ideato nel 2015 la mostra itinerante “Arriva la Pimpa” che il Museo in erba porta per la prima volta in Svizzera. Il percorso, composto da 12 pannelli, accompagna i bambini in un viaggio alla scoperta del simpatico personaggio che, con spontaneità e allegria coinvolge i piccoli lettori da quattro generazioni.
La chiave d'ingresso del progetto è quella del fumetto: è stata questa stata la prima modalità con cui Pimpa ha incontrato i suoi lettori e da allora continua a raccontare le sue fantastiche avventure. La cagnolina a pallini rossi disegnata da Altan parla la lingua dell’infanzia, quella lingua che le permette di condividere con i suoi lettori una visione del mondo: un luogo pieno di eccitanti sorprese - anche nell’apparente banalità del quotidiano - in cui tutto ha un’anima e tutto può essere occasione di avventure strabilianti.
I visitatori (piccoli e grandi) sono invitati a giocare, disegnare, inventare storie, riconoscere personaggi. Non manca, naturalmente, la casa della Pimpa dove i bambini possono fisicamente entrare nel mondo della cagnolina a pois e stupirsi, come lei delle piccole cose che riscaldano il cuore.
“I sentieri segreti di Pinin Carpi”
La prima parte del percorso, dedicata allo scrittore e illustratore Pinin Carpi (Milano, 1920-2004), è stata ideata dalla Fondazione Pasquinelli, in collaborazione con Anna Carpi, figlia dello scrittore. Lo stile unico di Pinin, che lo rende uno dei più originali autori per l’infanzia del Novecento, dà un’opportunità importante alla lettura fantastica da parte dei bambini: nelle sue storie parole e immagini si integrano perfettamente ma lasciano libero spazio all’immaginazione. Il Sentiero segreto del 1984 è il culmine del suo vasto lavoro e racconta la storia di una bambina che, a un certo punto della narrazione, attraversa senza parole mondi straordinari e magici fatti solo di immagini. La mostra prende il nome proprio da questo albo che raccoglie buona parte degli straordinari acquerelli esposti ad altezza bambino: i piccoli visitatori, muniti di lente, possono perdersi tra castelli incantati, la neve di un giorno d’inverno o i pianeti dello spazio.
L’esposizione delle tavole di Pinin Carpi è affiancata da un percorso ludico e interattivo dedicato all’artista e ai suoi libri per l’infanzia, ideato da Elisa Ferrario, responsabile didattica del Museo in erba. “A caccia di immagini”, “Ho perso la testa… ma non la fantasia”, “Un momento che adesso ho fame!”, “Dalla parte dei bambini” … ecco i titoli di alcune postazioni dove i visitatori si divertiranno giocando con un mondo incantato di racconti, avventure, filastrocche e illustrazioni. Insomma, un percorso da… favola!
Completa il percorso una serie di video dove Pinin racconta le sue storie. Sarà inoltre proposto in atelier il laboratorio “Dentro una macchia di colore”, ideato da Beatrice Gervasini, responsabile della sezione didattica della Fondazione Pasquinelli.
Le due mostre si accompagnano e si rafforzano a vicenda, uniti da alcuni tratti in comune e allo stesso tempo ben distinti nelle loro specificità.
La Pimpa di Altan, con il suo carattere positivo, sempre curiosa e aperta alla scoperta, parla la lingua dell’infanzia, proprio come i personaggi delle storie di Pinin Carpi. I mondi dei due autori hanno in comune quella “magia” dove tutto è possibile, dove ogni situazione o problema diventa subito opportunità, occasione di avventure strabilianti.
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