I love New York: fotografie di Brian Hamill. Woody Allen, Robert De Niro e le icone del cinema
Dal 18 Febbraio 2018 al 22 Aprile 2018
Mantova
Luogo: Mantova Outlet Village
Indirizzo: via Marco Biagi, Bagnolo San Vito
Curatori: ONO Arte Contemporanea
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0376 25041
E-Mail info: info@mantovaoutlet.it
Sito ufficiale: http://www.mantovaoutlet.it
Dopo il successo ottenuto dalle precedenti esposizioni si rinnova la collaborazione tra Mantova Outlet Village e ONO arte contemporanea che presentano “I love New York: fotografie di Brian Hamill – Woody Allen, Robert De Niro e le icone del cinema”, una personale di Brian Hamill, fotoreporter e fotografo di scena che dagli anni ’70 ha lavorato sul set di oltre settantacinque film, di cui ventisei solo di Woody Allen.
La mostra, composta da 60 scatti, presenta per la prima volta in Italia immagini tratte dai set di film come “Il migliore” “Big” “Una Moglie” “Pallottole su Broadway” “Stardust Memories” “Sabrina” “Il pasto nudo” “La rosa purpurea del Cairo” “La conversazione” “Stato di grazia” ed “American Buffalo”. Dopo il successo di una prima retrospettiva svoltasi nel 2017 presso la galleria bolognese ONO arte, infatti, si è voluto allargare lo sguardo ad una più ampia produzione cinematografica, non solo quella di Allen, per offrirne una più completa lettura attraverso le testimonianze di uno dei suoi più prolifici reporter.
L’esposizione, aperta dal 18 febbraio 22 aprile 2018 ad ingresso libero, è organizzata da e presso Mantova Outlet Village, curata da ONO Arte Contemporanea e sarà presentata da Daniela Sogliani storica dell’arte, domenica 18 febbraio alle ore 16.30.
La prima volta che Hamill incontra Allen è sul set di “Io e Annie” il film che consacrò Allen tra i più grandi registi americani. vincendo ben quattro Premi Oscar. La pellicola segna una svolta fondamentale nel percorso artistico di Allen che nel film ha saputo raccontare il sentimento dell’amore e le sue contraddizioni come nessun altro era riuscito a fare prima di allora con una sincerità, una profondità ma soprattutto un’ironia che da lì in poi sarebbero diventati marchi di fabbrica del cinema di Woody Allen. Hamill non aveva mai visto uno dei film di Allen ma presto capisce che l’immagine pubblica un po’ nevrotica ed intellettuale che il regista e attore mette in scena non è altro che quella di un personaggio di finzione, e da lì comincia una amicizia che dura tuttora. Altrettanto presto il fotografo imparerà che Allen è un uomo di poche parole e ancor meno complimenti, che non interagisce molto con i suoi attori e che al più canonico cut alla fine di una scena, sostituisce un laconico “okay”.
Hamill ha seguito Allen lavorando a lungometraggi come “Io e Annie”, “Manhattan”, “Zelig” e molti altri, immortalando il making of di film che sono diventati pietra miliare del cinema contemporaneo. Sarà l’esperienza di fotoreporter a segnare il lavoro di Hamill sulla scena, ricco di attimi rubati più che documentati, e a cementare così la collaborazione con il regista.
Il rapporto tra i due però prosegue anche dietro le scene e Hamill ci regala scatti privati di Allen ritratto nel suo salotto in momenti di vita quotidiana, o ancora nel suo studio mentre analizza le pellicole appena girate. Di lui Allen dice:
“He’s got eyes in the back of his head. He knows what shots are important and he gets them, plus he’s got soul. He can compose, he can light, and he’s to the point.”
Partendo dal cinema di Allen (che dal 14 dicembre è nelle sale cinematografiche con il suo ultimo capolavoro “La Ruota delle Meraviglie”) la mostra è però ampliata e racconta attraverso le foto di Hamill la cultura newyorkese, e di conseguenza quella americana, a cavallo degli anni 60 e 80 fatta di attori, musicisti e sportivi che hanno fatto innamorare di New York persone di tutto il mondo.
Hamill infatti non solo è riuscito a catturare lo spirito di New York filtrato dal lavoro del regista ma è stato anche protagonista della cosiddetta scena newyorkese ritraendo, con uno stile unico che non poteva non prescindere anche da un approccio personali e umano, i personaggi straordinari che hanno arricchito la città nel corso della seconda metà del XX secolo: Maryl Streep, John Lennon, Francis Ford Coppola, Brad Pitt, Johnny Depp, Robert Downey Jr, Mohammed Ali e ovviamente Robert DeNiro – un altro New York addicted - sul set di “Toro Scatenato”.
De Niro è considerato uno dei più importanti attori americani non solo per il numero di film nei quali ha recitato, e che gli hanno fruttato 2 premi Oscar, ma soprattutto per la qualità delle sue interpretazioni e dei suoi personaggi che l’attore ha sempre preparato in modo maniacale. Straordinari anche i registi coi quali ha lavorato, primo su tutti l’amico Martin Scorses col quale ha recitato in 8 pellicole. Tra le sue interpretazioni più memorabili sicuramente Travis Bickle, lo psicopatico reduce del Vietnam in Taxi Driver, Don Vito Corleone ne Il Padrino, e ovviamente Jack La Motte in Toro Scatenato, immortalato da Hamill in immagini diventate ormai iconiche ed esposte in occasione di questa mostra al Mantova Outlet Village.
“In continuità con le mostre fotografiche di grande successo dedicate alla pittura, alla musica e alla street art con questa esposizione vogliamo celebrare il grande cinema d’autore” – dichiara Sara Sirocchi, Marketing Manager ed organizzatrice dell’evento. “Allen ci è sembrato il protagonista ideale, il suo umorismo è qualcosa di inimitabile. Fa sorridere in modo intelligente, ma anche ridere di pancia. E’ un gioco fulmineo di parole e idee, venato di autoironia, disincanto, cinismo, dissacrazione, ama giocare con i paradossi, ma fa sempre riflettere. Soprattutto è un umorismo sincero in cui non si percepisce la menzogna, e non si avverte l’artifizio. Le foto sono davvero tutte affascinanti e il contesto storico-artistico dell’epoca che si respira è stupendamente glamour”
“Il lavoro di ONO è sempre stato quello di raccontare, attraverso la fotografia, storie che abbiano influito profondamente nel tessuto culturale e sociale dagli anni 30 del XX secolo ai giorni nostri. Fin dalla nostra prima collaborazione con MOMI ci è sembrata subito una straordinaria possibilità quella di poter catturare l’attenzione di un pubblico molto ampio per raccontare queste stesse storie, magari già in parte conosciute, con un nuovo taglio e con l’attenzione allo scovare gli elementi che le hanno reso eterne e un simbolo della cultura contemporanea. La mostra di Brian Hamill è forse uno degli esempi più lampanti di questa collaborazione.”, ha aggiunto Maurizio Guidoni di ONO Arte.
Mantova Outlet Village, inaugurato nel 2003, attualmente conta oltre 110 punti vendita dei brand di moda più famosi. Di proprietà del Gruppo Blackstone e gestito da Multi Outlet Management Italy Srl, rappresenta insieme a Franciacorta, Valdichiana, Palmanova e Molfetta Outlet Village, uno dei principali Network italiani del settore. È meta ambita di un importante numero di visitatori (3.000.000/anno) e turisti - vista la vicinanza con il Lago di Garda e la città di Verona, oltre che al posizionamento strategico sull’A22, uscita di Mantova Sud.
L’Outlet, che nasce per essere una realtà commerciale, si caratterizza ed è noto sul mercato, come struttura promotrice e attiva nell’organizzare al suo interno grandi eventi di carattere artistico (mostre d’arte), culturale (rassegne cinematografiche e incontri letterari con autori di spicco), musicale (grandi concerti, opere liriche, circo contemporaneo) e molti altri. L’influenza e la collaborazione con la città di Mantova, famosa per i grandi Festival, oltre che per il patrimonio culturale (nel 2016 ha ricevuto la nomina di Capitale Italiana della Cultura) hanno sicuramente promosso lo sviluppo di queste caratteristiche da parte dell’Outlet.
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