Riapertura della 'Biennale Light Art Mantova 2020'
Dal 03 Febbraio 2021 al 09 Aprile 2021
Mantova
Luogo: Casa del Mantegna
Indirizzo: Via Giovanni Acerbi 4
Orari: da martedì a venerdì 11-18
Curatori: Vittorio Erlindo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0376 360506
Sito ufficiale: http://biennalelightart.it
La Biennale Light Art di Mantova - con la curatela generale del critico d’arte Vittorio Erlindo e realizzata con il sostegno di Eni, Main Partner dell’evento - si compone di due sezioni: Light Art, con 21 artisti, curata da Vittorio Erlindo, e Black light, con 13 artisti, curata da Gisella Gellini e Gaetano Corica.
L’obiettivo della Biennale resta quello di stabilire un dialogo intenso e al contempo delicato tra le opere degli artisti e gli spazi interni ed esterni della Casa del Mantegna e anche il tempio di San Sebastiano di Leon Battista Alberti, architetture che, per la loro vicinanza fisica, offrono una visione unitaria della strategia urbanistica, artistica e architettonica dei Gonzaga. Edificati infatti nella zona meridionale di Mantova in un'area adiacente all'isola del Te e quasi ai margini del tessuto urbano cittadino, sono anch’essi centrali nei percorsi turistici della città.
La Biennale Light Art 2020 di Mantova, oltre a dare spazio alle diverse sensibilità artistiche del panorama contemporaneo e a rendere omaggio a diversi esponenti storici, molti dei quali artisti di fama internazionale, offre un ampio e articolato spaccato di apparati luminosi e delle poetiche e tecniche utilizzate per le diverse opere.
“L’arte e la scienza da sempre si frequentano e si confrontano con le rispettive tecniche, attraverso la creatività, l’immaginazione, la visionarietà. L’unica pratica avversa alle arti e alle scienze è quella di copiare, e ciò spinge entrambe a riflettere e a pensare in maniera opposta rispetto al senso comune, e a cercare risposte alle domande radicali cui l’uomo non è riuscito ancora a dare risposta.” - afferma il curatore Vittorio Erlindo - “Nella Biennale di Mantova, il nesso che unisce l’arte al progresso scientifico è evidente dal loro legame coi diversi materiali luminosi utilizzati dagli artisti che fanno affiorare un’intesa armonica capace di aprire a nuove prospettive non solo per l’arte ma anche per la scienza.”
Dopo i grandi spazi e le grandi installazioni di Palazzo Ducale dell’edizione 2018, la Biennale si confronta con ambienti più misurati e pensati in proporzione aurea da Andrea Mantegna per la sua famiglia e per il proprio laboratorio artistico. Le opere luminose e luci di wood sostituiscono interamente la luce naturale e artificiale della Casa, restituendo nuove emozioni e spazialità.
Conclude Erlindo: “Il Covid 19 ci ha spaventati, ma non ci ha vinti, né vincerà sul mondo e sulla scienza. Durante il primo lockdown, non sapendo se la Biennale si sarebbe potuta fisicamente realizzare, abbiamo ricostruito in Cinema4D la Casa del Mantegna e il Tempio di san Sebastiano e nei loro ambienti abbiamo collocato le opere e le interviste degli artisti. Non è come vedere nei prossimi giorni la Biennale dal vivo, ma il virtual tour è stato certamente un’opportunità che la realtà virtuale ha offerto a quanti, sia per la chiusura dei Musei che per lontananza geografica, non l’avrebbero mai potuta vedere.”
Artisti della Biennale Light Art Mantova
Mario Agrifoglio, Nino Alfieri, Peter Assmann, Carlo Bernardini, Nicola Boccini, Leonilde Carabba, Davide Coltro, Guglielmo Paolo Conti, Giuliana Cuneaz, Davide Dall’Osso, Giulio De Mitri, Mario De Leo, Nicola Evangelisti, Elia Festa, Maria Cristiana Fioretti, Giovanna Fra, Silvia Guberti, Massimo Hachen, Margareta Hesse, Oky Izumi, Marco Lodola, Fardy Maes, Federica Marangoni, Vincenzo Marsiglia, Max Marra, Yari Miele, Mary Mutt, Pietro Pirelli, Francesca Romano, Sebastiano Romano, Giuseppe Rosini, Donatella Schilirò, Paolo Scirpa, Claudio Sek De Luca.
L’obiettivo della Biennale resta quello di stabilire un dialogo intenso e al contempo delicato tra le opere degli artisti e gli spazi interni ed esterni della Casa del Mantegna e anche il tempio di San Sebastiano di Leon Battista Alberti, architetture che, per la loro vicinanza fisica, offrono una visione unitaria della strategia urbanistica, artistica e architettonica dei Gonzaga. Edificati infatti nella zona meridionale di Mantova in un'area adiacente all'isola del Te e quasi ai margini del tessuto urbano cittadino, sono anch’essi centrali nei percorsi turistici della città.
La Biennale Light Art 2020 di Mantova, oltre a dare spazio alle diverse sensibilità artistiche del panorama contemporaneo e a rendere omaggio a diversi esponenti storici, molti dei quali artisti di fama internazionale, offre un ampio e articolato spaccato di apparati luminosi e delle poetiche e tecniche utilizzate per le diverse opere.
“L’arte e la scienza da sempre si frequentano e si confrontano con le rispettive tecniche, attraverso la creatività, l’immaginazione, la visionarietà. L’unica pratica avversa alle arti e alle scienze è quella di copiare, e ciò spinge entrambe a riflettere e a pensare in maniera opposta rispetto al senso comune, e a cercare risposte alle domande radicali cui l’uomo non è riuscito ancora a dare risposta.” - afferma il curatore Vittorio Erlindo - “Nella Biennale di Mantova, il nesso che unisce l’arte al progresso scientifico è evidente dal loro legame coi diversi materiali luminosi utilizzati dagli artisti che fanno affiorare un’intesa armonica capace di aprire a nuove prospettive non solo per l’arte ma anche per la scienza.”
Dopo i grandi spazi e le grandi installazioni di Palazzo Ducale dell’edizione 2018, la Biennale si confronta con ambienti più misurati e pensati in proporzione aurea da Andrea Mantegna per la sua famiglia e per il proprio laboratorio artistico. Le opere luminose e luci di wood sostituiscono interamente la luce naturale e artificiale della Casa, restituendo nuove emozioni e spazialità.
Conclude Erlindo: “Il Covid 19 ci ha spaventati, ma non ci ha vinti, né vincerà sul mondo e sulla scienza. Durante il primo lockdown, non sapendo se la Biennale si sarebbe potuta fisicamente realizzare, abbiamo ricostruito in Cinema4D la Casa del Mantegna e il Tempio di san Sebastiano e nei loro ambienti abbiamo collocato le opere e le interviste degli artisti. Non è come vedere nei prossimi giorni la Biennale dal vivo, ma il virtual tour è stato certamente un’opportunità che la realtà virtuale ha offerto a quanti, sia per la chiusura dei Musei che per lontananza geografica, non l’avrebbero mai potuta vedere.”
Artisti della Biennale Light Art Mantova
Mario Agrifoglio, Nino Alfieri, Peter Assmann, Carlo Bernardini, Nicola Boccini, Leonilde Carabba, Davide Coltro, Guglielmo Paolo Conti, Giuliana Cuneaz, Davide Dall’Osso, Giulio De Mitri, Mario De Leo, Nicola Evangelisti, Elia Festa, Maria Cristiana Fioretti, Giovanna Fra, Silvia Guberti, Massimo Hachen, Margareta Hesse, Oky Izumi, Marco Lodola, Fardy Maes, Federica Marangoni, Vincenzo Marsiglia, Max Marra, Yari Miele, Mary Mutt, Pietro Pirelli, Francesca Romano, Sebastiano Romano, Giuseppe Rosini, Donatella Schilirò, Paolo Scirpa, Claudio Sek De Luca.
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