Agnes Spaak. Le rêve dans un rêve
Dal 20 Ottobre 2012 al 26 Ottobre 2012
Milano
Luogo: Palazzo Isimbardi
Indirizzo: corso Monforte 35
Orari: da lunedì a domenica 11-19
Curatori: Stefania Morici, Federico Poletti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 348 6067818
E-Mail info: alepra@gmail.com
Il 19 ottobre nella straordinaria cornice di Palazzo Isimbardi (Corso Monforte 35, Milano) si inaugura la mostra fotografica di Agnes Spaak dal titolo “Le rêve dans un rêve” a cura di Stefania Morici e Federico Poletti. La mostra è nata grazie alla collaborazione con l’Assessorato Moda Eventi Expo della Provincia di Milano. Per la prima volta si possono vedere raccolte insieme 22 fotografie dell’artista, alcune delle quali inedite e realizzate per l’occasione. All’inaugurazione interverranno il Presidente della Provincia On. Guido Podestà, l’Assessore Moda Eventi Expo della Provincia di Milano Silvia Garnero e l’artista Agnes Spaak.
“Si tratta di un’esposizione, a ingresso gratuito, che attesta la nostra attenzione verso la cultura e le arti, che fanno della nostra sede uno spazio permanente a disposizione dei milanesi - ha dichiarato il Presidente On. Guido Podestà -. Questa mostra fotografica firmata Agnès Spaak, attrice e fotografa francese, dimostra, infatti, ancora una volta, la volontà della Provincia di Milano di aprire, ai cittadini, le porte di Palazzo Isimbardi. Una tendenza che ci ha consentito di ospitare le migliori performance di artisti del calibro di Agnès”.
Questa prima personale milanese dedicata al lavoro di Agnes Spaak intende mostrare come i confini espressivi della fotografia possano essere spinti oltre la definizione di un genere o di una categoria estetica, verso una ricerca sperimentale e inimmaginabile.
All’interno della mostra Agnes Spaak ospiterà inoltre una serie di fotografie realizzate da Darko Labor, che debutta per la prima volta in Italia. La sua ricerca documentaristica si concentra sulle persone che incontra per le strade di Zagabria e di altre città croate e italiane. Dapprima diventa molto popolare su Instagram, per poi passare alla fotografia in digitale, rigorosamente in bianco e nero.
Tra i suoi soggetti preferiti, le persone anziane, soprattutto signore, che lui chiama “le mie rose” e che fotografa nei dettagli dei loro volti segnati dal tempo e dalle sfide che hanno affrontato in tutti i loro anni di vita. Fiere di mostrarsi in tutta la loro naturalezza al suo obiettivo. Due percorsi - quello di Darko Labor e Agnes Spaak - uniti dalla comune passione per la realtà colta attraverso due visioni differenti: una onirica, quella della Spaak, l’altra, quella di Labor, realista, ma capaci entrambe di trascendere l’“Hic et Nunc”.
Una percorso unico nel suo genere anche grazie all’allestimento, che è stato curato dagli Architetti Jessica Astolfi, Luigi Cancellara e Agostino Danilo Reale.
“Si tratta di un’esposizione, a ingresso gratuito, che attesta la nostra attenzione verso la cultura e le arti, che fanno della nostra sede uno spazio permanente a disposizione dei milanesi - ha dichiarato il Presidente On. Guido Podestà -. Questa mostra fotografica firmata Agnès Spaak, attrice e fotografa francese, dimostra, infatti, ancora una volta, la volontà della Provincia di Milano di aprire, ai cittadini, le porte di Palazzo Isimbardi. Una tendenza che ci ha consentito di ospitare le migliori performance di artisti del calibro di Agnès”.
Questa prima personale milanese dedicata al lavoro di Agnes Spaak intende mostrare come i confini espressivi della fotografia possano essere spinti oltre la definizione di un genere o di una categoria estetica, verso una ricerca sperimentale e inimmaginabile.
All’interno della mostra Agnes Spaak ospiterà inoltre una serie di fotografie realizzate da Darko Labor, che debutta per la prima volta in Italia. La sua ricerca documentaristica si concentra sulle persone che incontra per le strade di Zagabria e di altre città croate e italiane. Dapprima diventa molto popolare su Instagram, per poi passare alla fotografia in digitale, rigorosamente in bianco e nero.
Tra i suoi soggetti preferiti, le persone anziane, soprattutto signore, che lui chiama “le mie rose” e che fotografa nei dettagli dei loro volti segnati dal tempo e dalle sfide che hanno affrontato in tutti i loro anni di vita. Fiere di mostrarsi in tutta la loro naturalezza al suo obiettivo. Due percorsi - quello di Darko Labor e Agnes Spaak - uniti dalla comune passione per la realtà colta attraverso due visioni differenti: una onirica, quella della Spaak, l’altra, quella di Labor, realista, ma capaci entrambe di trascendere l’“Hic et Nunc”.
Una percorso unico nel suo genere anche grazie all’allestimento, che è stato curato dagli Architetti Jessica Astolfi, Luigi Cancellara e Agostino Danilo Reale.
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