André Butzer

André Butzer, Untitled, 2020. Acrylic on canvas, 226.2 x 376.1 x 3 cm. I Ph. Fabio Mantegna
Dal 11 Giugno 2021 al 23 Luglio 2021
Milano
Luogo: Gió Marconi
Indirizzo: Via Tadino 20
Orari: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 19.00
Telefono per informazioni: +39 02 29404373
E-Mail info: info@giomarconi.com
Sito ufficiale: http://www.giomarconi.com
Per la sua quinta personale alla galleria Gió Marconi l’artista torna a realizzare i suoi personaggi più iconici con nuove opere che ammiccano al mondo dei cartoon.
Nella sua ultima mostra del 2018, André Butzer aveva presentato da Gió Marconi gli N-paintings, una serie di opere monocromatiche nere. Dall’11 giugno al 23 luglio 2021 l’artista torna a esporre in galleria, e alla sua quinta personale offre un nuovo sorprendente capovolgimento del suo lavoro, esponendo una selezione di opere su carta e un gruppo di inediti dipinti astratti e figurativi dai colori audaci in cui tornano protagonisti i suoi personaggi più iconici.
Tra i più rilevanti artisti tedeschi contemporanei, André Butzer esplora le possibilità del medium pittorico, sviluppando un universo personale e fortemente espressivo che spazia dalla storia tedesca e americana alla cultura, dalla politica alla storia dell'arte, fino al mondo dei fumetti e dei cartoni animati. Nei suoi nuovi lavori si colgono tanto riferimenti ai personaggi creati da Walt Disney, quanto alla fantascienza fino all'Espressionismo.
(…)
CM: Molto tempo fa hai parlato di “Tempo-Oggi” e “Tempo-Mai”.
AB: C’era questa cosa... C'è anche Tempo-Ora. Tempo-Mai è N. Oggi è Tempo-N. Oggi è sempre N.
CM: N è una visione onirica?
AB: No. N non è niente di desiderabile. In realtà è, come sappiamo, molto più difficile.
CM: Nessun posto dove stare.
AB: No.
CM: Cosa sarebbe uno stare, uno stare desiderabile?
AB: (…) Passeggiate mattutine e passeggiate serali. Stare fuori fa bene.
CM: Un "momento magico" sia dentro che fuori il tempo? O è qualcosa di diverso?
AB: Magico, tutto è magico. C'è solo magia, anche. Ma questo non ha niente a che fare con il tempo. La magia è pre-scientifica e post-scientifica. La magia è sempre.
CM: Prima e dopo la ragione?
AB: La fine della scienza. La fine delle scienze è imminente. Ora siamo pre-magici, in tempi pre-magici.
CM: Si dipinge perché il linguaggio fallisce?
AB: Come dovrei saperlo? Sto solo facendo il mio lavoro (…)
CM: La pittura nasce da immagini a ritmo?
AB: Ritmo, forse. Ma... è troppo generale.
CM: La monotonia è un tratto caratteristico dell'arte, la ripetizione, l‘iterazione?
AB: Non è mai monotono, vero? Sempre diverso. Ecco perché non è necessario fare qualcosa di diverso, ma sempre e solo la stessa cosa. Senza alcuna intenzione. Non puoi fare qualcosa di diverso intenzionalmente. È davvero, davvero brutto. Veramente. È così brutto, fare intenzionalmente le cose in modo diverso. Non dovresti farlo. Devi fare la stessa cosa.
CM: Hai pensato alla semplicità, sia nella musica che nell'arte.
AB: Non ho mi pensato ad altro.
CM: Molto semplice, quasi folcloristico. Come i Meat Puppets, che abbiamo ascoltato ieri sera. Molto semplice, ma molto complesso.
AB: Sì, sì, ma senza alcuna intenzione. Proprio come faccio io, folklore.
CM: Senza sforzo, sereno?
AB: Questo non lo so, ma sicuramente penso che in entrambi i casi sia arte popolare. Devi dire altrettanto.
CM: È questa la verità?
AB: Sì, la verità è tutto ciò di cui si tratta. Vicinanza alla verità. Mentire non è interessante. Alcune persone si sono occupate di bugie per molto tempo. Non lo facciamo più, invece facciamo arte popolar-verità.
CM: Il passato aiuta?
AB: Sempre.
CM: Il futuro aiuta?
AB: In ogni caso.
CM: Entrambi insieme?
AB: Si tratta di conservazione. Anche il futuro deve essere conservato.
(…)
Estratto da una conversazione tra Christian Malycha e André Butzer
Altadena, California, 13–14 gennaio 2021
André Butzer (n. 1973, Stoccarda) vive e lavora a Rangsdorf.
Tra le mostre personali: IKOB Museum of Contemporary Art, Eupen (2018); Yoshii Foundation, Hokuto (2018 Upcoming); Växjö Konsthall, Växjö (2017); Bavarian Army Museum, Ingolstadt (2016); Kunstverein Reutlingen, Reutlingen (2015); Künstlerhaus Halle für Kunst & Medien, Graz (2014); kestnergesellschaft, Hannover (2011); Kunsthistorisches Museum, Vienna (2011); Kunsthalle Nürnberg, Norimberga (2009); Kunstverein Heilbronn, Heilbronn (2004).
Tra le mostre collettive: Kunsthalle Krems, Krems an der Donau (2017); Deichtorhallen, Amburgo (2016); Kunsthalle Düsseldorf, Düsseldorf (2015); Kunstmuseum Stuttgart, Stoccarda (2014); Kunsthalle Emden, Emden (2013); MoCA-Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2013); Museum of Concrete Art, Ingolstadt (2012); Kunstraum München, Monaco (2012); Mumok, Vienna (2008); ZKM – Center for Art and Media, Karlsruhe (2008); Carré d'art - Musée d'art contemporain de Nîmes, Nîmes (2005); Kunsthalle Hamburg, Amburgo (2003).
Nella sua ultima mostra del 2018, André Butzer aveva presentato da Gió Marconi gli N-paintings, una serie di opere monocromatiche nere. Dall’11 giugno al 23 luglio 2021 l’artista torna a esporre in galleria, e alla sua quinta personale offre un nuovo sorprendente capovolgimento del suo lavoro, esponendo una selezione di opere su carta e un gruppo di inediti dipinti astratti e figurativi dai colori audaci in cui tornano protagonisti i suoi personaggi più iconici.
Tra i più rilevanti artisti tedeschi contemporanei, André Butzer esplora le possibilità del medium pittorico, sviluppando un universo personale e fortemente espressivo che spazia dalla storia tedesca e americana alla cultura, dalla politica alla storia dell'arte, fino al mondo dei fumetti e dei cartoni animati. Nei suoi nuovi lavori si colgono tanto riferimenti ai personaggi creati da Walt Disney, quanto alla fantascienza fino all'Espressionismo.
(…)
CM: Molto tempo fa hai parlato di “Tempo-Oggi” e “Tempo-Mai”.
AB: C’era questa cosa... C'è anche Tempo-Ora. Tempo-Mai è N. Oggi è Tempo-N. Oggi è sempre N.
CM: N è una visione onirica?
AB: No. N non è niente di desiderabile. In realtà è, come sappiamo, molto più difficile.
CM: Nessun posto dove stare.
AB: No.
CM: Cosa sarebbe uno stare, uno stare desiderabile?
AB: (…) Passeggiate mattutine e passeggiate serali. Stare fuori fa bene.
CM: Un "momento magico" sia dentro che fuori il tempo? O è qualcosa di diverso?
AB: Magico, tutto è magico. C'è solo magia, anche. Ma questo non ha niente a che fare con il tempo. La magia è pre-scientifica e post-scientifica. La magia è sempre.
CM: Prima e dopo la ragione?
AB: La fine della scienza. La fine delle scienze è imminente. Ora siamo pre-magici, in tempi pre-magici.
CM: Si dipinge perché il linguaggio fallisce?
AB: Come dovrei saperlo? Sto solo facendo il mio lavoro (…)
CM: La pittura nasce da immagini a ritmo?
AB: Ritmo, forse. Ma... è troppo generale.
CM: La monotonia è un tratto caratteristico dell'arte, la ripetizione, l‘iterazione?
AB: Non è mai monotono, vero? Sempre diverso. Ecco perché non è necessario fare qualcosa di diverso, ma sempre e solo la stessa cosa. Senza alcuna intenzione. Non puoi fare qualcosa di diverso intenzionalmente. È davvero, davvero brutto. Veramente. È così brutto, fare intenzionalmente le cose in modo diverso. Non dovresti farlo. Devi fare la stessa cosa.
CM: Hai pensato alla semplicità, sia nella musica che nell'arte.
AB: Non ho mi pensato ad altro.
CM: Molto semplice, quasi folcloristico. Come i Meat Puppets, che abbiamo ascoltato ieri sera. Molto semplice, ma molto complesso.
AB: Sì, sì, ma senza alcuna intenzione. Proprio come faccio io, folklore.
CM: Senza sforzo, sereno?
AB: Questo non lo so, ma sicuramente penso che in entrambi i casi sia arte popolare. Devi dire altrettanto.
CM: È questa la verità?
AB: Sì, la verità è tutto ciò di cui si tratta. Vicinanza alla verità. Mentire non è interessante. Alcune persone si sono occupate di bugie per molto tempo. Non lo facciamo più, invece facciamo arte popolar-verità.
CM: Il passato aiuta?
AB: Sempre.
CM: Il futuro aiuta?
AB: In ogni caso.
CM: Entrambi insieme?
AB: Si tratta di conservazione. Anche il futuro deve essere conservato.
(…)
Estratto da una conversazione tra Christian Malycha e André Butzer
Altadena, California, 13–14 gennaio 2021
André Butzer (n. 1973, Stoccarda) vive e lavora a Rangsdorf.
Tra le mostre personali: IKOB Museum of Contemporary Art, Eupen (2018); Yoshii Foundation, Hokuto (2018 Upcoming); Växjö Konsthall, Växjö (2017); Bavarian Army Museum, Ingolstadt (2016); Kunstverein Reutlingen, Reutlingen (2015); Künstlerhaus Halle für Kunst & Medien, Graz (2014); kestnergesellschaft, Hannover (2011); Kunsthistorisches Museum, Vienna (2011); Kunsthalle Nürnberg, Norimberga (2009); Kunstverein Heilbronn, Heilbronn (2004).
Tra le mostre collettive: Kunsthalle Krems, Krems an der Donau (2017); Deichtorhallen, Amburgo (2016); Kunsthalle Düsseldorf, Düsseldorf (2015); Kunstmuseum Stuttgart, Stoccarda (2014); Kunsthalle Emden, Emden (2013); MoCA-Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2013); Museum of Concrete Art, Ingolstadt (2012); Kunstraum München, Monaco (2012); Mumok, Vienna (2008); ZKM – Center for Art and Media, Karlsruhe (2008); Carré d'art - Musée d'art contemporain de Nîmes, Nîmes (2005); Kunsthalle Hamburg, Amburgo (2003).
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