Arte e linguaggio nell'era digitale
![Eleonora Prado, Vietnamese girl on phu quoc Eleonora Prado, Vietnamese girl on phu quoc](http://www.arte.it/foto/600x450/69/47929-vietnam-visto-da-eleonora-prado-vietnamese-girl-on-phu-quoc.jpg)
Eleonora Prado, Vietnamese girl on phu quoc
Dal 29 Aprile 2016 al 18 Maggio 2016
Milano
Luogo: Spazio Tadini
Indirizzo: via Niccolò Jommelli 24
Curatori: Francesco Tadini, Melina Scalise
Enti promotori:
- Spazio Tadini
Telefono per informazioni: +39 02 26110481
E-Mail info: ms@spaziotadini.it
Sito ufficiale: http://www.spaziotadini.it
“Moleskine e viaggi d’artista” di Eleonora Prado, “Paesaggio binario” di Andrea Chinese e “Generazione MEME” vi accompagneranno in un viaggio alla scoperta dell’evoluzione del linguaggio visivo dal segno all’ultima invenzione tecnologica ovvero la penna computer da utilizzare su carta Moleskine che traduce l’analogico in digitale, fino all’esplorazione del fenomeno dei MEME che, tra i giovani, sostituisce il linguaggio verbale nel racconto di stati emotivi. Un vero e proprio itinerario che ripercorre la storia dei mezzi utilizzati dall’uomo per comunicare attraverso i segni dalla pietra al computer, al web, fino alla penna digitale. Eleonora Prado autrice della rubrica “Moleskine e viaggi d’artista” su milanoartexpo.com, curata da Francesco Tadini, espone a Spazio Tadini in particolare i suoi disegni realizzati durante l’ultimo viaggio in Vietnam e sarà la prima artista a realizzare dal vivo opere con lo Smart Writing set di Moleskine. Si tratta di una penna che ha le premesse rivoluzionarie che ebbe il tubetto di colore per gli impressionisti permettendo loro di poter dipingere all’aperto. Con questo strumento il disegno su carta diventa automaticamente digitale moltiplicando le possibilità di espressione artistica. Andrea Chinese esporrà i suoi “Paesaggi binari”, ovvero disegni a penna composti esclusivamente da piccoli segmenti, la cui variazione di densità, lunghezza e direzione porta alla costituzione della forma. Il linguaggio binario, bianco e nero, su cui si fonda il linguaggio informatico, viene impiegato per una composizione analogica che raffigura l’ambiente in cui l’uomo si muove e guarda. Chinese riproduce prevalentemente mappe aeree per restituire, attraverso il puro racconto della forma, il rapporto tra antropico e naturale anche nelle sue varianti prospettiche. “Generazione MEME” è il risultato di uno stage con un gruppo di studenti del terzo anno che frequenta il liceo Scientifico Carducci di Milano a cura di Melina Scalise, psicologa, per indagare uno degli aspetti del linguaggio giovanile: i MEME. Si tratta di immagini prima disegni, poi fotografie e oggi anche brevi video utilizzati nel linguaggio web soprattutto per comunicare situazioni emotive. I ragazzi esporranno i MEME più utilizzati, ne illustreranno la nascita e l’evoluzione, il senso e la portata sociale con approfondimenti con i loro docenti ed incontri durante la durata della mostra. I giovani racconteranno se stessi e i cambiamenti linguistici in atto nell’era digitale.
Inaugurazione 29 aprile dalle 18.30
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