Arturo Safina. I Misteri / Roberto Rognoni. Saintes Maries de la Mer / Simone Florena. Scorciatoie

Arturo Safina, I Misteri

 

Dal 19 Maggio 2014 al 31 Maggio 2014

Milano

Luogo: Palazzo Bovara

Indirizzo: corso Venezia 51

Orari: lunedì-venerdì 8.30-18

Curatori: Antonia Jannone

E-Mail info: cristina_comelli@libero.it

Sito ufficiale: http://www.photofestival.it/


Arturo Safina. I Misteri 

L’Associazione “I colori della vita”, parteciperà al PhotoFestival di Milano, con la mostra fotografica dal titolo “I Misteri” La processione lunga un giorno, del fotografo Trapanese Arturo Safina presso la sede della Confcommercio di Milano Palazzo Bovara in Corso Venezia, dal 19 al 31 maggio. 
La processione del Venerdì Santo a Trapani, unanimemente riconosciuta con il nome “I Misteri” è una manifestazione di antichissima tradizione che risale a più di quattrocento anni fa e coinvolge l’intera città in un rito autenticamente collettivo. 
Arturo Safina, presidente dell’Associazione I colori della vita, l’ha seguita con dedizione, documentata con pazienza e interpretata con passione dal 1985 al 2008 per realizzare questa ricerca in bianconero che mostra ciò che avviene nell’arco delle intere ventiquattro ore. 
Le fotografie colgono non solo gli aspetti religiosi ma anche quelli più generalmente umani calandoli in un’atmosfera delicata e poetica. 
La mostra sarà presentata dal noto Prof. Roberto Mutti, storico e critico di fotografia e insegnante presso l’Accademia del Teatro alla Scala e presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. 
Le immagini esposte sono contenute nel volume fotografico che è stato realizzato da edizione Di Girolamo. Il volume racconta la processione del Venerdì Santo di Trapani, e racchiude una serie di immagini in bianco e nero, realizzate dal 1985 al 2008. 
Il saggio introduttivo è stato affidato a Vincenzo Consolo, i testi sono di Salvatore Costanza e Giovanni Cammareri, con una prefazione di Romano Cagnoni, fotografo toscano molto stimato nel mondo per i suoi reportage. 
*Questa processione ha letto e fotografato in modo originale Arturo Safina. Safina appartiene alla grande tradizione dei fotografi siciliani che, da Sellerio, a Minnella, a Scianna, a Leone non hanno potuto eludere quella grande manifestazione umana che è la festa religiosa. “Safina, in queste straordinarie 80 foto della processione dei Misteri di Trapani, ci fa vedere ciò che avviene nelle 24 ore del rito religioso. Ha fissato immagini umane, religiose e poetiche. Immagini di una comunità in un momento di pietà e di riconoscimento.*(estratto dalla presentazione di Vincenzo Consolo). 

Roberto Rognoni. Saintes Maries de la Mer 

Fotografie e stampa vintage 
Maria Maddalena, Maria Salomé e Maria Jacobé con la serva Sara, vuole la leggenda, in balia di una nave priva di remi, approdarono nel luogo della Camargue che da questa loro presenza prese il nome. Ogni anno questa zona della Francia meridionale è il luogo di un grande incontro dei gitani di tutta Europa che qui convergono per rendere omaggio alla loro protettrice Sara la Nera. 
Roberto Rognoni si è mescolato alla folla del 24 maggio, ha seguito il corteo che dalla chiesa si è diretto al mare per immergersi nelle onde, si è soffermato su volti, espressioni, costumi facendo emergere quel senso gioioso che è alla base di questa manifestazione carica di teatralità. 

Simone Florena. Scorciatoie 
a cura di Antonia Jannone 

Le strade verticali sono una delle ricchezze nascoste di Napoli. Sono strade dove si cammina in un modo particolare, il piede deve stare attento perché l’andare è segmentato dai gradini (o gradoni, a seconda dei casi). Si va “giùnapoli” al ritmo regolato di chi scende camminando in verticale. 
Che bella idea ha dunque avuto Simone Florena a fotografare le “pedamentine” della nostra città; idea resa ancor più felice dalla prosa di Francesco Durante che doppia le immagini con sinuosa aderenza alla realtà. 
Pensateci, i gradini non permettono il passaggio delle automobili. È questa una prima annotazione doverosa. 
Se si vuole percorrere queste “erte vie”, come le chiamava Leopardi, bisogna andare a piedi. Non solo, se si sceglie di iniziarsi a questi percorsi all’improvviso la forma della città cambia, le distanze si accorciano, e l’udito e la vista ne godono intensamente. Per di più, lungo questi percorsi c’è spesso la possibilità delle funicolari (soprattutto per le risalite), che praticano il loro andirivieni verticale nelle loro prossimità. 
Se ogni cosa ha un suo verso e un corrispettivo recto, le vie che si possono guardare sfogliando questo libro (che ha giustamente anch’esso una forma verticale) sono il recto della città; sono strade che possiedono una loro metrica ben precisa e per questo fanno pensare alla poesia, al modo in cui le parole si organizzano quando si compongono poesie. 
(dalla Prefazione al libro Scorciatoie di Silvio Perrella) 

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