Capitani di un esercito. Milano e i suoi collezionisti

Carlo Fornara, Da una leggenda alpina, olio su tela 72 x 101 cm

 

Dal 20 Ottobre 2017 al 20 Dicembre 2017

Milano

Luogo: Gallerie Maspes

Indirizzo: via Manzoni 45

Orari: da martedì a sabato 10.00-13.00; 15.00-19.00

Curatori: Elisabetta Staudacher

Enti promotori:

  • Col patrocinio di Comune di Milano
  • Città Metropolitana
  • Regione Lombardia
  • Commissione Europea

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 863885

E-Mail info: info@galleriemaspes.com

Sito ufficiale: http://www.galleriemaspes.com/



Le Gallerie Maspes di Milano (via Manzoni 45) proseguono la loro indagine sul collezionismo milanese tra le due guerre con la mostra Capitani di un esercito. Milano e i suoi collezionisti.
L’esposizione, in programma dal 20 ottobre al 20 dicembre 2017, presenta una decina di capolavori di autori quali Giuseppe De Nittis, Carlo Fornara, Emilio Longoni, Antonio Mancini e altri, scelti come particolarmente esemplificativi della ricchezza e dell’importanza delle collezioni nate e sviluppatesi nel capoluogo lombardo.
La rassegna, ideata da Francesco Luigi Maspes e curata da Elisabetta Staudacher, col patrocinio del Comune di Milano, della Città Metropolitana, della Regione Lombardia, della Commissione Europea, analizza le vicende dei “capitani di un esercito”, come li definì il critico Raffaele Calzini nel 1934, ovvero di insigni professionisti, senatori, banchieri, industriali che, appassionati dell’arte italiana dell’Ottocento e del primo Novecento, formarono e arricchirono la loro raccolta in un periodo di ampia circolazione di opere nella città lombarda.
Per questa mostra sono stati selezionati i nomi di Luigi Della Torre appartenente alla famiglia dei banchieri Pisa, Mario Rossello, Giovanni Treccani degli Alfieri, Paolo Ingegnoli, Alberto Clerici, Camillo Giussani, Enrico Mascioni e Giacomo Jucker, quest’ultimo ideale continuatore della tradizione collezionistica meneghina, dopo la seconda guerra mondiale. Giacomo Jucker, infatti, prese ispirazione dai suoi predecessori e s’ispirò ai cataloghi della galleria Pesaro editi fino al 1938, anno della improvvisa scomparsa del suo fondatore, e a quelli della galleria Geri.
Il percorso espositivo si snoda attraverso capolavori quali Place de la Concorde di Giuseppe De Nittis, mai esposto prima d’ora, Dietro le scene di Mosè Bianchi, Una leggenda alpina, opera simbolista di Carlo Fornara, Il banco dell’antiquario di Domenico Induno, Quando gli uccelletti vanno a dormire di Vittore Grubicy de Dragon, Papaveri in fiore di Emilio Longoni,Scugnizzo con salvadanaio di Antonio Mancini.
 
Il catalogo (Gallerie Maspes edizioni) contiene un saggio di Elisabetta Staudacher, già autrice del volume su Mario Rossello, nel quale si analizzano i rapporti tra collezionisti, galleristi e critici d’arte appartenenti alla realtà culturale milanese approfondendo, in particolare, i contatti con il consiglio direttivo della Permanente e il legame con la galleria Pesaro, nella quale alcune raccolte (Pisa-Della Torre, Clerci, Ingegnoli, Mascioni) sono andate all'incanto nei primi anni trenta.
La mostra è organizzata in collaborazione con la Società Per le Belle Arti ed Esposizione Permanente che ha in programma di ospitare una conferenza sul collezionismo milanese.

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