Equilibrando la curva
Wilfredo Prieto, Equilibrando la curva, HangarBicocca, Milano
Dal 22 Giugno 2012 al 02 Settembre 2012
Milano
Luogo: HangarBicocca
Indirizzo: via Chiese 2
Orari: da giovedì a domenica 11-23
Curatori: Andrea Lissoni
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 66111573
E-Mail info: info@hangarbicocca.org
Sito ufficiale: http://www.hangarbicocca.org
Dal 22 giugno al 2 settembre 2012 HangarBicocca presenta Equilibrando la curva, una
mostra dell’artista cubano Wilfredo Prieto, che vive e lavora tra l’Avana e New York.
Costituita da opere e installazioni di sorprendente immediatezza visiva, di cui la
maggior parte realizzate appositamente per gli spazi di HangarBicocca, questa importante
personale, a cura di Andrea Lissoni, mette in scena un universo spiazzante e visionario
che invita a leggere la società contemporanea e i suoi macro temi: l’economia, la politica,
l’ambiente.
All’apparenza ironiche e giocose, le opere di Prieto analizzano con occhio critico le
problematiche e le contraddizioni sociali ed economiche del mondo di oggi,
interrogano lo spazio pubblico e i suoi limiti, mettono in crisi convenzioni e stereotipi.
Utilizzando oggetti, icone e materiali di uso comune della società globalizzata, l’artista
realizza grandi ready-made, ambienti e performance che trasformano piccoli dettagli in
imprevisti slittamenti di senso, prodotti di scarso valore in statement politici, modifiche di
funzione in immagini perturbanti.
E sono proprio gli oggetti quotidiani - un autobus, un carillon, un tubo da giardino - sempre
ripensati e decontestualizzati, i protagonisti di Equilibrando la curva, la più ampia mostra
mai realizzata dall’artista fino ad oggi. Negli ampi spazi di HangarBicocca Prieto crea
installazioni, ambienti, meccanismi in movimento che destabilizzano ogni aspettativa
possibile del pubblico, innescando una reazione a catena di sensazioni stranianti che
sottolinea gli elementi di instabilità e imprevedibilità insiti nella realtà che ci circonda.
Il lavoro Wilfredo Prieto utilizza materiali inconsueti prelevati dalla quotidianità e distorti: tra
i suoi più celebri interventi le bandiere nazionali private dei loro colori originari (Apolitical,
2001), il red carpet che nasconde polvere e sporcizia (Untitled (Red Carpet), 2007), la
banconota da un dollaro moltiplicata con un rimando di specchi (One Million Dollars, 2002),
la montagna di diamanti di cui solo uno autentico (One, 2008).
La maggior parte delle opere che costituiscono la mostra sono state prodotte in loco
attraverso la stretta collaborazione tra l’artista e lo staff di HangarBicocca,
confermando la vocazione produttiva e di ricerca di questo centro per l’arte che ha tra i suoi
principali obbiettivi la realizzazione di progetti dal carattere fortemente innovativo.
Biografia
Wilfriedo Prieto (1978, Sancti Spíritus, Cuba) è uno dei più interessanti artisti emersi sulla
scena dell'arte contemporanea internazionale nell'ultimo decennio. Diplomatosi in pittura
nel 2002 all'Istituto Superiore di Belle Arti de La Habana a Cuba, non ha mai dipinto,
impegnandosi piuttosto in una ricerca libera da ogni convenzione, definizione o struttura di
disciplina, di genere o di medium artistico. Ha esposto nei più importanti musei
internazionali fra cui: il Museo de Arte Contemporáneo de Vigo (MARCO), Vigo (2011), il
Museum of Contemporary Art di Detroit (MOCAD) (2011), il Pinchuk Art Center, Kiev
(2010), il Castello di Rivoli, Torino (2010), il CCA Wattis Institute for Contemporary Arts,
San Francisco (2009), il PS1 MoMA, New York (2008), lo S.M.A.K., Ghent, Belgio (2008),
la Dia Art Foundation, New York (2007). Ha partecipato alla Biennale di Istanbul e alla
Yokoama Triennale (2011), alla Biennale di San Paolo e alla Biennale d’Architettura di
Venezia (2010), alla Biennale de La Habana (2009), e alla Biennale d’Arte di Venezia nel
2011 e nel 2007 (esponendo nel padiglione italo latino americano). Ha ricevuto numerosi
premi fra cui, nel 2008, il Cartier Foundation Award.
Altri progetti espositivi
In concomitanza con la personale di Wilfredo Prieto, HangarBicocca ospita, come parte del
progetto Opere contro il tempo, l’installazione di Ilya e Emilia Kabakov The Happiest Man,
a cura di Chiara Bertola. Presentato nel 2000 presso il centro d’arte Jeu de Paume di
Parigi, il lavoro consiste in una grande sala cinematografica al cui interno viene riprodotta
una tipica casa russa degli anni ’30: sia dalla platea che dall’interno di questa casa lo
spettatore può assistere alla proiezione di pellicole d’epoca.
mostra dell’artista cubano Wilfredo Prieto, che vive e lavora tra l’Avana e New York.
Costituita da opere e installazioni di sorprendente immediatezza visiva, di cui la
maggior parte realizzate appositamente per gli spazi di HangarBicocca, questa importante
personale, a cura di Andrea Lissoni, mette in scena un universo spiazzante e visionario
che invita a leggere la società contemporanea e i suoi macro temi: l’economia, la politica,
l’ambiente.
All’apparenza ironiche e giocose, le opere di Prieto analizzano con occhio critico le
problematiche e le contraddizioni sociali ed economiche del mondo di oggi,
interrogano lo spazio pubblico e i suoi limiti, mettono in crisi convenzioni e stereotipi.
Utilizzando oggetti, icone e materiali di uso comune della società globalizzata, l’artista
realizza grandi ready-made, ambienti e performance che trasformano piccoli dettagli in
imprevisti slittamenti di senso, prodotti di scarso valore in statement politici, modifiche di
funzione in immagini perturbanti.
E sono proprio gli oggetti quotidiani - un autobus, un carillon, un tubo da giardino - sempre
ripensati e decontestualizzati, i protagonisti di Equilibrando la curva, la più ampia mostra
mai realizzata dall’artista fino ad oggi. Negli ampi spazi di HangarBicocca Prieto crea
installazioni, ambienti, meccanismi in movimento che destabilizzano ogni aspettativa
possibile del pubblico, innescando una reazione a catena di sensazioni stranianti che
sottolinea gli elementi di instabilità e imprevedibilità insiti nella realtà che ci circonda.
Il lavoro Wilfredo Prieto utilizza materiali inconsueti prelevati dalla quotidianità e distorti: tra
i suoi più celebri interventi le bandiere nazionali private dei loro colori originari (Apolitical,
2001), il red carpet che nasconde polvere e sporcizia (Untitled (Red Carpet), 2007), la
banconota da un dollaro moltiplicata con un rimando di specchi (One Million Dollars, 2002),
la montagna di diamanti di cui solo uno autentico (One, 2008).
La maggior parte delle opere che costituiscono la mostra sono state prodotte in loco
attraverso la stretta collaborazione tra l’artista e lo staff di HangarBicocca,
confermando la vocazione produttiva e di ricerca di questo centro per l’arte che ha tra i suoi
principali obbiettivi la realizzazione di progetti dal carattere fortemente innovativo.
Biografia
Wilfriedo Prieto (1978, Sancti Spíritus, Cuba) è uno dei più interessanti artisti emersi sulla
scena dell'arte contemporanea internazionale nell'ultimo decennio. Diplomatosi in pittura
nel 2002 all'Istituto Superiore di Belle Arti de La Habana a Cuba, non ha mai dipinto,
impegnandosi piuttosto in una ricerca libera da ogni convenzione, definizione o struttura di
disciplina, di genere o di medium artistico. Ha esposto nei più importanti musei
internazionali fra cui: il Museo de Arte Contemporáneo de Vigo (MARCO), Vigo (2011), il
Museum of Contemporary Art di Detroit (MOCAD) (2011), il Pinchuk Art Center, Kiev
(2010), il Castello di Rivoli, Torino (2010), il CCA Wattis Institute for Contemporary Arts,
San Francisco (2009), il PS1 MoMA, New York (2008), lo S.M.A.K., Ghent, Belgio (2008),
la Dia Art Foundation, New York (2007). Ha partecipato alla Biennale di Istanbul e alla
Yokoama Triennale (2011), alla Biennale di San Paolo e alla Biennale d’Architettura di
Venezia (2010), alla Biennale de La Habana (2009), e alla Biennale d’Arte di Venezia nel
2011 e nel 2007 (esponendo nel padiglione italo latino americano). Ha ricevuto numerosi
premi fra cui, nel 2008, il Cartier Foundation Award.
Altri progetti espositivi
In concomitanza con la personale di Wilfredo Prieto, HangarBicocca ospita, come parte del
progetto Opere contro il tempo, l’installazione di Ilya e Emilia Kabakov The Happiest Man,
a cura di Chiara Bertola. Presentato nel 2000 presso il centro d’arte Jeu de Paume di
Parigi, il lavoro consiste in una grande sala cinematografica al cui interno viene riprodotta
una tipica casa russa degli anni ’30: sia dalla platea che dall’interno di questa casa lo
spettatore può assistere alla proiezione di pellicole d’epoca.
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