Evidence of Contemporary Papers
Dal 01 Luglio 2021 al 10 Settembre 2021
Milano
Luogo: Fondazione Mudima
Indirizzo: Via Tadino 26
Orari: 1 - 23 luglio e 1 - 10 settembre 2021: lunedì-venerdì 11-13 / 15-19
Curatori: Davide Di Maggio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02.29409633
E-Mail info: info@mudima.net
Sito ufficiale: http://www.mudima.net
‘Il disegno copia ciò che resta di una visione. Quello che penso è che, a prescindere che si parli di pittura o scultura, alla fine è il disegno che conta. Se si padroneggiasse un po’ il disegno, tutto il resto sarebbe possibile...Il disegno è l’inizio di tutto’’.
(cit. Alberto Giacometti)
La Fondazione Mudima di Milano, ha il piacere di presentarela mostra Evidence of Contemporary Papers.
La mostra presenta più di quaranta tra disegni e opere su carta, di artisti di diverse generazioni e provenienze, che pongono l’attenzione sull’importanza cruciale che la carta ha e ha avuto all’interno del loro processo creativo.
Una tipologia di mostra che parrebbe esiliata dal pensiero corrente. Piccoli fogli e carte di grandi dimensioni, inchiostri acquerellatieschizzi preparatori, collage, grafichestoricheelibri di artista. Oggetti da vedere da vicino con un’attenzione sconosciuta alla frenetica fruizione cui eravamo abituati fin d’ora.
Quando si pensa all’arte moderna e contemporanea, vengono subito in mente installazioni, video, fotografie, happenings, dipinti e sculture, difficilmente si pensa alle opere su carta. Se poi viene citato il disegno come forma d’arte si pensa a Michelangelo o alle bozze di Leonardo da Vinci, quasi mai a qualche artista del Novecento, meno ancora agli artisti contemporanei.
A differenza di altre forme d’arte basate sulla poetica del definitivo, l’opera su carta, deve la sua forza alla sua natura precaria e fragile, a partire dalla leggerezza del supporto, la carta.
La carta come materiale sensibile e vario dove agire attraverso il segno, dove concretizzare le proprie idee, accompagna la vita e le esperienze di gran parte degli artisti contemporanei. La sperimentazione su carta è il loro luogo d’elezione, il luogo in cui si misura la ricchezza e la novità dell’ispirazione dell’artista stesso.
Le opere si rivelano come un’incomparabile testimonianza della fertile immaginazione e del duro lavoro degli artisti, uno spaccato delle infinite possibilità offerte da una tecnica antica che, anche in questa occasione, non manca di rivelare la sua attualità.
In altre parole l’opera su carta non cerca una coerenza legata a un’idea del mondo fisso, bloccato in un’ideologia, ma cede al dubbio, alla distrazione, tenendo così sotto controllo il concetto di arte che il mondo ha ratificato, complicandolo e ponendo obiezioni.
Prendendo spunto da un’intuizione dello storico dell’arte Alberto Boatto, che ha parlato delle differenzeesistenti tra l’uso di un segno su fondo bianco, chiaro dominio concettuale,e un segno su fondo nero, viscerale, espressionista e quindi pittorico, Evidence of Contemporary Papers, presenta un’analisi dientrambeletendenze, cheentrano a far parte di un’area di invenzione molto vasta, che diventa allo stesso tempo una sfera di riflessione e immaginazione.
Inquieti e instancabili contemplatori del mondo e sfrenati inghiottitori di tutte le sensazioni che esso produce, gli artisti in mostra riescono a squarciare il tutt’altro che sottile velo di tenebra che li separa da ciò che è convenzionale, banale o già noto, una sottile linea d’ombra che come ha scritto Joseph Conrad,“...è ciò che divide le fasi della vita, la bellezza dalla banalità, la poesia dallo squallore, la geometria dal caos e l’opera umana dalla natura, che poi se ne riappropria. Si tratta di un confine labile e confuso, di una linea sottile che non è una barriera ma una frontiera, che ci permette di vivere in bilico o di tuffarci in una direzione ben definita. Allo stesso tempo è lo spazio che separa me da voi che mi leggete, ed insieme è il filo che tiene uniti i vostri pensieri alle mie parole, che collega menti, persone e vite diverse, altrimenti destinate a rimanere estranee”
Il percorso della mostra parte da questo concetto e si sviluppa sui due piani della Fondazione creando una casa comune degli artisti, che pur con tematiche diverse sono accomunati dall’uso della carta e dal tentativo di rappresentareil mondo cheli circonda attraverso diessa, mostrando senza intermediari il significato della linea d’ombra e della vita stessa, fatta proprio di questi momenti.
Artisti:
Daniela Alfarano Alessandro Bazan Joseph Beuys Jake&Dinos Chapman Martin Dammann Diamante Faraldo Formento & Sossella Claire Fredric Bryson Gill Dick Higgins Oda Jaune Milan Knizak Yoko Ono Andrea Salvino Andrea Santarlasci Markus Schinwald Gianni Emilio Simonetti Fausta Squatriti Lee Ufan Alessandro Verdi Wolf Vostell
(cit. Alberto Giacometti)
La Fondazione Mudima di Milano, ha il piacere di presentarela mostra Evidence of Contemporary Papers.
La mostra presenta più di quaranta tra disegni e opere su carta, di artisti di diverse generazioni e provenienze, che pongono l’attenzione sull’importanza cruciale che la carta ha e ha avuto all’interno del loro processo creativo.
Una tipologia di mostra che parrebbe esiliata dal pensiero corrente. Piccoli fogli e carte di grandi dimensioni, inchiostri acquerellatieschizzi preparatori, collage, grafichestoricheelibri di artista. Oggetti da vedere da vicino con un’attenzione sconosciuta alla frenetica fruizione cui eravamo abituati fin d’ora.
Quando si pensa all’arte moderna e contemporanea, vengono subito in mente installazioni, video, fotografie, happenings, dipinti e sculture, difficilmente si pensa alle opere su carta. Se poi viene citato il disegno come forma d’arte si pensa a Michelangelo o alle bozze di Leonardo da Vinci, quasi mai a qualche artista del Novecento, meno ancora agli artisti contemporanei.
A differenza di altre forme d’arte basate sulla poetica del definitivo, l’opera su carta, deve la sua forza alla sua natura precaria e fragile, a partire dalla leggerezza del supporto, la carta.
La carta come materiale sensibile e vario dove agire attraverso il segno, dove concretizzare le proprie idee, accompagna la vita e le esperienze di gran parte degli artisti contemporanei. La sperimentazione su carta è il loro luogo d’elezione, il luogo in cui si misura la ricchezza e la novità dell’ispirazione dell’artista stesso.
Le opere si rivelano come un’incomparabile testimonianza della fertile immaginazione e del duro lavoro degli artisti, uno spaccato delle infinite possibilità offerte da una tecnica antica che, anche in questa occasione, non manca di rivelare la sua attualità.
In altre parole l’opera su carta non cerca una coerenza legata a un’idea del mondo fisso, bloccato in un’ideologia, ma cede al dubbio, alla distrazione, tenendo così sotto controllo il concetto di arte che il mondo ha ratificato, complicandolo e ponendo obiezioni.
Prendendo spunto da un’intuizione dello storico dell’arte Alberto Boatto, che ha parlato delle differenzeesistenti tra l’uso di un segno su fondo bianco, chiaro dominio concettuale,e un segno su fondo nero, viscerale, espressionista e quindi pittorico, Evidence of Contemporary Papers, presenta un’analisi dientrambeletendenze, cheentrano a far parte di un’area di invenzione molto vasta, che diventa allo stesso tempo una sfera di riflessione e immaginazione.
Inquieti e instancabili contemplatori del mondo e sfrenati inghiottitori di tutte le sensazioni che esso produce, gli artisti in mostra riescono a squarciare il tutt’altro che sottile velo di tenebra che li separa da ciò che è convenzionale, banale o già noto, una sottile linea d’ombra che come ha scritto Joseph Conrad,“...è ciò che divide le fasi della vita, la bellezza dalla banalità, la poesia dallo squallore, la geometria dal caos e l’opera umana dalla natura, che poi se ne riappropria. Si tratta di un confine labile e confuso, di una linea sottile che non è una barriera ma una frontiera, che ci permette di vivere in bilico o di tuffarci in una direzione ben definita. Allo stesso tempo è lo spazio che separa me da voi che mi leggete, ed insieme è il filo che tiene uniti i vostri pensieri alle mie parole, che collega menti, persone e vite diverse, altrimenti destinate a rimanere estranee”
Il percorso della mostra parte da questo concetto e si sviluppa sui due piani della Fondazione creando una casa comune degli artisti, che pur con tematiche diverse sono accomunati dall’uso della carta e dal tentativo di rappresentareil mondo cheli circonda attraverso diessa, mostrando senza intermediari il significato della linea d’ombra e della vita stessa, fatta proprio di questi momenti.
Artisti:
Daniela Alfarano Alessandro Bazan Joseph Beuys Jake&Dinos Chapman Martin Dammann Diamante Faraldo Formento & Sossella Claire Fredric Bryson Gill Dick Higgins Oda Jaune Milan Knizak Yoko Ono Andrea Salvino Andrea Santarlasci Markus Schinwald Gianni Emilio Simonetti Fausta Squatriti Lee Ufan Alessandro Verdi Wolf Vostell
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