Ex_po. Milano e la sua distanza
Dal 30 Gennaio 2015 al 22 Febbraio 2015
Milano
Luogo: Triennale di Milano
Indirizzo: via Alemagna 6
Orari: da martedi a domenica 10.30-20.30; giovedi 10.30-23
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 724341
E-Mail info: info@triennale.org
Sito ufficiale: http://www.triennale.org/it/
"Ex_po. Milano e la sua distanza" è un racconto, la messa in scena di un territorio, delle sue geometrie e delle sue tracce. È una macchina-scultura parlante, è uno strumento di misura – stadia metallica rossa – che disegna geo-grafie precise per poi scomporle in una rincorsa di immagini e di voci.
In una ricerca che sovrappone regole costruttive e scienze naturali, figure e sequenze di suoni, abachi di colori e radici di parole, frammenti letterari e reperti materiali, Attilio Stocchi, da tempo, medita sull'originaria ragion d’essere di Milano nel suo territorio. Milano – Mediolanum, medium land, terra di mezzo tra due fiumi, l’Adda e il Ticino, affluenti del Po – è equidistante (EX) dall’acqua (PO) nei punti di guado - Magenta, Vigevano, Vaprio d’Adda, Lodi: 29.640 metri, 20 miglia romane, 20.000 passi. Misura che corrisponde con precisione al raggio del nono anello della sua costruzione aurea costitutiva.
Comprendere "fisicamente" questa “distanza assoluta” può essere un punto di partenza – una misura acquisita – per ipotizzare un nuovo modo di percepire lo spazio urbano e il suo territorio immediato.
Milano deve ascoltare la sua acqua, e per questo è importante riuscire a stabilire delle relazioni, quasi delle consuetudini percettive a scala territoriale. Expo 2015 è un’occasione per provare a “mettere in mostra”, rappresentare, questo specifico dna insediativo, per segnalare le “profonde geometrie, e antiche storie” della nostra città e del suo territorio. Il passo umano – con il suo ritmo e la sua resistenza – può essere la misura di nuovi modelli di relazioni spaziali.
La Stadia oggi in Triennale, è il dispositivo narrativo che racchiude e trasmette questi pensieri.
Viginti Milia, poi, sarà una linea da Milano all’Adda, un percorso verso l’acqua segnato da nove tonalità di azzurro. Nove come gli anelli concentrici che scandiscono la sua progressione: Celeste, Turchese, Ciano, Ceruleo, Blu reale, Cobalto, Blu elettrico, Blu di Prussia, Oltremare. Un’impronta e una traccia di questo preciso legame tra la nostra città e le acque al suo intorno.
In una ricerca che sovrappone regole costruttive e scienze naturali, figure e sequenze di suoni, abachi di colori e radici di parole, frammenti letterari e reperti materiali, Attilio Stocchi, da tempo, medita sull'originaria ragion d’essere di Milano nel suo territorio. Milano – Mediolanum, medium land, terra di mezzo tra due fiumi, l’Adda e il Ticino, affluenti del Po – è equidistante (EX) dall’acqua (PO) nei punti di guado - Magenta, Vigevano, Vaprio d’Adda, Lodi: 29.640 metri, 20 miglia romane, 20.000 passi. Misura che corrisponde con precisione al raggio del nono anello della sua costruzione aurea costitutiva.
Comprendere "fisicamente" questa “distanza assoluta” può essere un punto di partenza – una misura acquisita – per ipotizzare un nuovo modo di percepire lo spazio urbano e il suo territorio immediato.
Milano deve ascoltare la sua acqua, e per questo è importante riuscire a stabilire delle relazioni, quasi delle consuetudini percettive a scala territoriale. Expo 2015 è un’occasione per provare a “mettere in mostra”, rappresentare, questo specifico dna insediativo, per segnalare le “profonde geometrie, e antiche storie” della nostra città e del suo territorio. Il passo umano – con il suo ritmo e la sua resistenza – può essere la misura di nuovi modelli di relazioni spaziali.
La Stadia oggi in Triennale, è il dispositivo narrativo che racchiude e trasmette questi pensieri.
Viginti Milia, poi, sarà una linea da Milano all’Adda, un percorso verso l’acqua segnato da nove tonalità di azzurro. Nove come gli anelli concentrici che scandiscono la sua progressione: Celeste, Turchese, Ciano, Ceruleo, Blu reale, Cobalto, Blu elettrico, Blu di Prussia, Oltremare. Un’impronta e una traccia di questo preciso legame tra la nostra città e le acque al suo intorno.
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