Express and Explore
Dal 14 Settembre 2021 al 22 Ottobre 2021
Milano
Luogo: ESH Gallery
Indirizzo: Via Forcella 7
Orari: 11.00-19.00. Dall’11 ottobre: su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 0256568164
E-Mail info: enquiries@eshgallery.com
Sito ufficiale: http://www.eshgallery.com
ESH Gallery è lieta di presentare la mostra Express and Explore, una collettiva dedicata al vetro giapponese contemporaneo realizzata in occasione della Milano Art Week 2021.
La mostra è pensata per riavvicinare il pubblico alla bellezza attraverso il lavoro di sei artisti giapponesi che utilizzano il vetro come materia di espressione: opere sospese tra spazio e tempo, a metà tra arte, design e craft che andranno ad ampliare l’offerta espositiva della città di Milano dopo un lungo periodo di assopimento culturale.
Seppur lontane tra loro per tecnica e ricerca estetica, le sculture esposte pongono l’attenzione su una forma d’arte che, per lungo tempo vincolata alla tradizione, oggi è oggetto di sperimentazione da parte delle giovani generazioni giapponesi che si affacciano a Occidente per sfruttarne le innumerevoli potenzialità plastiche. Nella creazione delle loro opere, i sei artisti presentati si “esprimono ed esplorano” appunto, e nell'atto di fare arte sovrappongono le loro emozioni, sensazioni e credenze al materiale per creare la forma.
Le opere che emergono da questa infinita esplorazione sono intrise di freschezza ed energia, e con ogni incontro troviamo che suscitano la nostra stessa, innata energia per vivere nel mondo di oggi, e la gioia di lasciar volare l'immaginazione.
Le creature trasparenti della giovane Mika Aoki sono concepite come microrganismi, forme dinamiche che si evolvono nello spazio diffondendosi come virus. Esposta in numerose esposizioni museali, vantando una mostra personale all’Hokkaido Museum of Modern Art, Mika incentra la propria attenzione sull’effetto scenico ed emozionale di grandi installazioni e piccole sculture sospese in dimensioni cristallizzate.
Ryo Sekino plasma i concetti assoluti di grazia e semplicità propri della cultura nipponica in eleganti vasi trasparenti rivestiti da un opaco vetro bianco. Con questa tecnica emergono delle sottili fessure in superficie che permettono alla luce di passare attraverso, unendo dimensione interna ed esterna in un unico oggetto.
Una rivisitazione della millenaria arte del Kintsugi, l’arte di valorizzare le fratture attraverso la luminosità dell’oro, che evidenzia l’amore per il Giappone e la sua storia.
Ōki Izumi, celebre artista d’adozione milanese, usa il vetro industriale dal colore verdazzurro per dare forma a sculture stratificate a metà tra il visibile e l’invisibile, contenitori di luce in cui aleggia un alone di enigmaticità. Pensate per essere guardate all’interno e attraverso, dalle architetture invisibili alle sintesi più astratte, le opere di Izumi continuano ad affascinare per il richiamo alla natura e alla cultura zen.
Shohei Yokoyama, selezionato tra gli artisti finalisti del prestigioso LOEWE Craft Prize, presenterà due serie di opere frutto di eccezionale abilità tecnica. Se nelle prime in fibra di vetro l’artista sperimenta le possibilità plastiche, da materia liquida alla sua trasformazione solida, nelle seconde, dotate di una caratteristica forma embrionale, Shohei avvicina la tecnica della soffiatura all’atto primordiale della creazione.
In mostra anche le sculture floreali di Runa Kosogawa che trova nella natura una costante guida spirituale e d’ispirazione artistica e Yoshiaki Kojiro, le cui affascinanti opere dall’intenso blu e bianco si caratterizzano per l’effetto metamorfico delle strutture.
Opening: 14 settembre dalle 18 alle 21
La mostra è pensata per riavvicinare il pubblico alla bellezza attraverso il lavoro di sei artisti giapponesi che utilizzano il vetro come materia di espressione: opere sospese tra spazio e tempo, a metà tra arte, design e craft che andranno ad ampliare l’offerta espositiva della città di Milano dopo un lungo periodo di assopimento culturale.
Seppur lontane tra loro per tecnica e ricerca estetica, le sculture esposte pongono l’attenzione su una forma d’arte che, per lungo tempo vincolata alla tradizione, oggi è oggetto di sperimentazione da parte delle giovani generazioni giapponesi che si affacciano a Occidente per sfruttarne le innumerevoli potenzialità plastiche. Nella creazione delle loro opere, i sei artisti presentati si “esprimono ed esplorano” appunto, e nell'atto di fare arte sovrappongono le loro emozioni, sensazioni e credenze al materiale per creare la forma.
Le opere che emergono da questa infinita esplorazione sono intrise di freschezza ed energia, e con ogni incontro troviamo che suscitano la nostra stessa, innata energia per vivere nel mondo di oggi, e la gioia di lasciar volare l'immaginazione.
Le creature trasparenti della giovane Mika Aoki sono concepite come microrganismi, forme dinamiche che si evolvono nello spazio diffondendosi come virus. Esposta in numerose esposizioni museali, vantando una mostra personale all’Hokkaido Museum of Modern Art, Mika incentra la propria attenzione sull’effetto scenico ed emozionale di grandi installazioni e piccole sculture sospese in dimensioni cristallizzate.
Ryo Sekino plasma i concetti assoluti di grazia e semplicità propri della cultura nipponica in eleganti vasi trasparenti rivestiti da un opaco vetro bianco. Con questa tecnica emergono delle sottili fessure in superficie che permettono alla luce di passare attraverso, unendo dimensione interna ed esterna in un unico oggetto.
Una rivisitazione della millenaria arte del Kintsugi, l’arte di valorizzare le fratture attraverso la luminosità dell’oro, che evidenzia l’amore per il Giappone e la sua storia.
Ōki Izumi, celebre artista d’adozione milanese, usa il vetro industriale dal colore verdazzurro per dare forma a sculture stratificate a metà tra il visibile e l’invisibile, contenitori di luce in cui aleggia un alone di enigmaticità. Pensate per essere guardate all’interno e attraverso, dalle architetture invisibili alle sintesi più astratte, le opere di Izumi continuano ad affascinare per il richiamo alla natura e alla cultura zen.
Shohei Yokoyama, selezionato tra gli artisti finalisti del prestigioso LOEWE Craft Prize, presenterà due serie di opere frutto di eccezionale abilità tecnica. Se nelle prime in fibra di vetro l’artista sperimenta le possibilità plastiche, da materia liquida alla sua trasformazione solida, nelle seconde, dotate di una caratteristica forma embrionale, Shohei avvicina la tecnica della soffiatura all’atto primordiale della creazione.
In mostra anche le sculture floreali di Runa Kosogawa che trova nella natura una costante guida spirituale e d’ispirazione artistica e Yoshiaki Kojiro, le cui affascinanti opere dall’intenso blu e bianco si caratterizzano per l’effetto metamorfico delle strutture.
Opening: 14 settembre dalle 18 alle 21
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